Posizione epididimo e rischi collegati
Buonasera,
Sono un ragazzo di 21 anni, non ho mai fatto esami in particolare o visite specializzate, circa 4 anni fa durante la quarantena del 2020 prevista dal governo per il covid-19, ho avuto un infiammazione dell'epididimo abbastanza fastidiosa e dolorosa, durata una decina di giorni circa da quello che ricordo.
Al tempo era mio padre che mi visitava, "medico di base", e lui aveva fatto diagnosi e palpazione per capire se ci fossero problemi particolari.
Mi pare di ricordare che la questione si risolse con qualche antinfiammatorio e antibiotico.
Da lì nulla di particolare se non qualche dolore sporadico che immagino capiti a tutti gli uomini, soprattutto in età di crescita (mio padre diceva così).
Ora a 21 anni non ho problemi particolari, ma inizio a sentire la necessità di fare qualche esame, anche per malattie sessualmente trasmissibili, e capire se è tutto regolare.
Durante l'autopalpazione mi sono accorto che il mio testicolo destro ha l'epididimo sul lato anteriore e non posteriore come il sinistro, che da quanto ho capito dovrebbe essere la normalità.
Sono abbastanza certo che sia l'epididimo perché sul lato posteriore non lo sento, e durante/poco successivamente agli atti sessuali capisco che sta facendo il suo dovere, perché si gonfia leggermente (immagino che sia dovuto all'attività sessuale).
Non ci ho mai fatto caso, ma penso che la posizione sia quella da molto tempo, ho solo la curiosità di capire se è una questione genetica, se ci sono fattori di rischio, se ha senso fare un accertamento senza intasare il sistema sanitario per niente.
Chiaramente immagino che la natura abbia posizionato l'epididimo nella parte posteriore del testicolo per proteggerlo, visto che è molto sensibile e importante.
Preferibilmente eviterei di chiedere ancora a mio padre, per evitare imbarazzi, anche perché ha già il suo lavoro da svolgere e non è uno specialista.
Ringrazio cortesemente chiunque abbia la premura di leggere e risolvere i miei dubbi.
Grazie in anticipo!
Sono un ragazzo di 21 anni, non ho mai fatto esami in particolare o visite specializzate, circa 4 anni fa durante la quarantena del 2020 prevista dal governo per il covid-19, ho avuto un infiammazione dell'epididimo abbastanza fastidiosa e dolorosa, durata una decina di giorni circa da quello che ricordo.
Al tempo era mio padre che mi visitava, "medico di base", e lui aveva fatto diagnosi e palpazione per capire se ci fossero problemi particolari.
Mi pare di ricordare che la questione si risolse con qualche antinfiammatorio e antibiotico.
Da lì nulla di particolare se non qualche dolore sporadico che immagino capiti a tutti gli uomini, soprattutto in età di crescita (mio padre diceva così).
Ora a 21 anni non ho problemi particolari, ma inizio a sentire la necessità di fare qualche esame, anche per malattie sessualmente trasmissibili, e capire se è tutto regolare.
Durante l'autopalpazione mi sono accorto che il mio testicolo destro ha l'epididimo sul lato anteriore e non posteriore come il sinistro, che da quanto ho capito dovrebbe essere la normalità.
Sono abbastanza certo che sia l'epididimo perché sul lato posteriore non lo sento, e durante/poco successivamente agli atti sessuali capisco che sta facendo il suo dovere, perché si gonfia leggermente (immagino che sia dovuto all'attività sessuale).
Non ci ho mai fatto caso, ma penso che la posizione sia quella da molto tempo, ho solo la curiosità di capire se è una questione genetica, se ci sono fattori di rischio, se ha senso fare un accertamento senza intasare il sistema sanitario per niente.
Chiaramente immagino che la natura abbia posizionato l'epididimo nella parte posteriore del testicolo per proteggerlo, visto che è molto sensibile e importante.
Preferibilmente eviterei di chiedere ancora a mio padre, per evitare imbarazzi, anche perché ha già il suo lavoro da svolgere e non è uno specialista.
Ringrazio cortesemente chiunque abbia la premura di leggere e risolvere i miei dubbi.
Grazie in anticipo!
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Gentile giovane ettore,
come spesso ripeto da questo sito e vista la sua "giovane" età, approfitti di questi "disturbi-malesseri" e mancanza di sicurezze, per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia.
Impari dalle sue compagne e dalle donne che la circondano che sicuramente, alla sua età, già conoscono il loro o la loro ginecologa.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
come spesso ripeto da questo sito e vista la sua "giovane" età, approfitti di questi "disturbi-malesseri" e mancanza di sicurezze, per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia.
Impari dalle sue compagne e dalle donne che la circondano che sicuramente, alla sua età, già conoscono il loro o la loro ginecologa.
Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione mirata e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 255 visite dal 31/07/2024.
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