Mi capitano frequenti episodi di emospermia, come devo comportarmi?

Salve,
ad inizio 2020 ho avuto un'infezione che mi ha causato orchite, che ho curato seguendo le indicazioni del mio andrologo.
Da quel momento mi è capitato diverse volte di trovare tracce di sangue nello sperma, gli episodi saranno stati circa 10, di cui 6 tra 2023 e 2024.
Ogni volta che si è presentata questa problematica mi sono fatto visitare dal mio andrologo, la causa è sempre stata infiammatoria alle vescicole seminali e/o alla prostata e dopo la prescrizione di integratori (una volta sola ho usato le supposte Topster) il mio andrologo mi ha rassicurato che non si tratta di nulla di grave.

Il ricorrente presentarsi di emospermia, però, mi preoccupa, ho il timore che si tratti di un'infiammazione ormai cronicizzata e mai trattata a dovere.
Come devo comportarmi?
Mi consigliate di cambiare medico?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

mi sembra che il suo andrologo sia ben orientato; lo segua nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su questo particolare problema andro-urologico, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/975-emospermia-sangue-liquido-seminale.html

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Dottore la ringrazio dei chiarimenti, mi piacerebbe avere delle ulteriori delucidazioni. Stavolta, sembra che l'infiammazione riguardi maggiormente le vescicole seminali come la scorsa volta, circa tre mesi fa. Dal momento che sciaguratamente saltai e poi non recuperai la visita di controllo, ho timore che sia la stessa infiammazione. Nel caso in cui un'infiammazione alle vescicole seminali cronicizzi in questo modo, ci possono essere conseguenze irreversibili per la fertilità? rischio che l'infiammazione resti senza poter guarire?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Non drammatizzi, ogni caso clinico fa da sé.
Non perda altro tempo e, appena possibile, risenta in diretta sempre il suo andrologo di fiducia.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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