Jelqing può causare ipp?

Salve innanzitutto volevo ringraziare i medici di questo forum per lo splendido servizio offerto.

Vado al dunque ho 27 anni è da un paio di mesi ho eseguito gli esercizi jelqing che consistono nel massaggiare il pene in stato semieretto per 10 minuti massimo sotto la doccia per avere migliore circolazione ed erezioni piu potenti.

Un giorno peró durante un rapporto sessuale mentre la ragazza era sopra di me, durante la penetrazione, il pene non è riuscito ad entrare nella vagina e si è piegato in erezione.
Non ho avvertito dolore ma ho perso l’erezione durante il rapporto.

Durante la settimana successiva ho notato una qualità minore delle erezioni, con erezioni mattutine e spontane assenti e con dolore del pene a riposo.
Sono andato a fare una visita urologica e ho spiegato al medico che ho effetuato gli esercizi jelqing e mi ha detto che questi tipi di esercizi non vanno effetuati se non in particolari occasioni e prescritti da un medico.
Durante la visita mi ha palpato il pene in cerca di eventuale tessuto fibroso e mi ha detto che la buona notizia è che non c’è tessuto fibroso, mi ha prescritto naproxen 500 da prendere per 10 giorni e vitamina E in alte dosi 400mg con selenio 50mg per 3 mesi per scongiurare eventuali placche in futuro.

Attualmente dopo un mese esatto dall’inizio dei problemi lo stato delle mie erezioni sono buone ma devo stimolare il pene per avere un’erezione, mentre prima avevo erezioni spontanee più frequenti, al mattino le erezioni sono rare, se ci sono sono a metà.
Il dolorino/fastidio al pene è solo a riposo ed a giorni alterni.
La mia paura è che in futuro possano comparire tessuto fibroso che puo portare alla sindrome di peyronie.
Quanti mesi devo aspettare per escludere un tale evento?

Ho anche letto molti articoli è molti dei sintomi che ho sono piu simili alla sindrome del pene flaccido duro, anche se poco accertata al giorno d’oggi dai medici.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.3k 1.2k 647
Gentile lettore,

fatto anche un ecocolrodoppler dei corpi cavernosi?

Risenta ora il suo andrologo di fiducia e, detto questo, si ricordi ancora che comunque sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente un’indicazione clinica precisa e corretta.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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