Dolore ai testicoli e deficit erettivo
Gentilissimi dottori,
da circa un mese avverto dolore al testicolo sinistro e ho difficoltà a raggiungere e mantenere un'erezione soddisfacente. Tre settimane fa, mi sono recato da uno specialista urologo della mia città, il quale (sospettando una prostatite) mi ha prescritto spermiocultura ed ecografia dei testicoli. Mi sono sottoposto a tali esami (ho fatto anche analisi del sangue, visto che non mi controllavo da almeno un anno), ed entrambi hanno dato esito negativo. L'unico dato fuori norma è il livello elevato di alfa-globuline nell'elettroforesi sieroproteica (sia le alfa1 che le alfa2 sono circa 5 punti percentuali sopra la norma, il resto - ves, formula leucocitaria, ecc.- è OK). Il medico mi ha quindi detto di prendere un antiflogistico in supposte (nimesulide) per 7 giorni, ipotizzando la presenza di una semplice infiammazione (per tale diagnosi, non ha comunque preso in considerazione il livello di alfa-globuline: ha detto che esso non ha alcuna relazione col dolore ai testicoli). Oggi, passati 7 giorni dalla fine della cura, il dolore ai testicoli non è passato: è comunque diminuito di intensità, ma il deficit erettivo è notevolmente aumentato. Più in dettaglio, avverto una sorta di formicolio (specie all'inizio dell'erezione) e non raggiungo il grado di turgore di una volta. Ho anche notato che le erezioni del risveglio sono assenti o comunque assai ridotte in vigore. Leggendo i consigli su questo forum, ho di mia iniziativa richiesto il dosaggio ormonale ad un laboratorio di analisi (testosterone, testosterone libero, follitropina, ecc) e PSA, ed il rifacimento dell'elettroforesi sieroproteica. In attesa dei risultati di tali analisi, e di una visita andrologica non "a distanza", mi piacerebbe ricevere un vostro parere sulla possibile natura del mio problema, ed un consiglio su quali esami sia opportuno eseguire per dare allo specialista una visione "completa" ed una misura oggettiva del mio problema.
E' opportuno eseguire uno spermiogramma? Non lo ho fatto, perchè non riesco ad ottenere una erezione completa.
Inoltre, esistono indagini cliniche in grado di verificare la presenza di problemi circolatori o neurologici?
Riguardo a quest'ultimo punto, è bene precisare che da qualche mese (da prima dell'insorgere dei problemi all'apparato genitale) soffro di pesantezza alla testa, formicolio a mani e piedi, e sensazione di instabilità "da fermo" (da un RX alla colonna vertebrale, è risultato solo un accenno di platispondilia dei metameri sacrali). Ho riferito questo quadro all'urologo, il quale mi ha detto che non c'è alcuna connessione col "nuovo" problema. Il medico generico mi ha prescritto una RM alla colonna vertebrale. Esiste a vostro avviso una possibile correlazione tra i due problemi?
Vi ringrazio per l'attenzione, e mi scuso se mi sono dilungato eccessivamente nella descrizione
da circa un mese avverto dolore al testicolo sinistro e ho difficoltà a raggiungere e mantenere un'erezione soddisfacente. Tre settimane fa, mi sono recato da uno specialista urologo della mia città, il quale (sospettando una prostatite) mi ha prescritto spermiocultura ed ecografia dei testicoli. Mi sono sottoposto a tali esami (ho fatto anche analisi del sangue, visto che non mi controllavo da almeno un anno), ed entrambi hanno dato esito negativo. L'unico dato fuori norma è il livello elevato di alfa-globuline nell'elettroforesi sieroproteica (sia le alfa1 che le alfa2 sono circa 5 punti percentuali sopra la norma, il resto - ves, formula leucocitaria, ecc.- è OK). Il medico mi ha quindi detto di prendere un antiflogistico in supposte (nimesulide) per 7 giorni, ipotizzando la presenza di una semplice infiammazione (per tale diagnosi, non ha comunque preso in considerazione il livello di alfa-globuline: ha detto che esso non ha alcuna relazione col dolore ai testicoli). Oggi, passati 7 giorni dalla fine della cura, il dolore ai testicoli non è passato: è comunque diminuito di intensità, ma il deficit erettivo è notevolmente aumentato. Più in dettaglio, avverto una sorta di formicolio (specie all'inizio dell'erezione) e non raggiungo il grado di turgore di una volta. Ho anche notato che le erezioni del risveglio sono assenti o comunque assai ridotte in vigore. Leggendo i consigli su questo forum, ho di mia iniziativa richiesto il dosaggio ormonale ad un laboratorio di analisi (testosterone, testosterone libero, follitropina, ecc) e PSA, ed il rifacimento dell'elettroforesi sieroproteica. In attesa dei risultati di tali analisi, e di una visita andrologica non "a distanza", mi piacerebbe ricevere un vostro parere sulla possibile natura del mio problema, ed un consiglio su quali esami sia opportuno eseguire per dare allo specialista una visione "completa" ed una misura oggettiva del mio problema.
E' opportuno eseguire uno spermiogramma? Non lo ho fatto, perchè non riesco ad ottenere una erezione completa.
Inoltre, esistono indagini cliniche in grado di verificare la presenza di problemi circolatori o neurologici?
Riguardo a quest'ultimo punto, è bene precisare che da qualche mese (da prima dell'insorgere dei problemi all'apparato genitale) soffro di pesantezza alla testa, formicolio a mani e piedi, e sensazione di instabilità "da fermo" (da un RX alla colonna vertebrale, è risultato solo un accenno di platispondilia dei metameri sacrali). Ho riferito questo quadro all'urologo, il quale mi ha detto che non c'è alcuna connessione col "nuovo" problema. Il medico generico mi ha prescritto una RM alla colonna vertebrale. Esiste a vostro avviso una possibile correlazione tra i due problemi?
Vi ringrazio per l'attenzione, e mi scuso se mi sono dilungato eccessivamente nella descrizione
[#1]
caro lettore 26145,
i suoi disturbi potrebbero anche essere legati ad una qualche problematica "prostatica" mentre non vedo alcuna correlazione con le alterazioni delle analisi effettuate.
Nello specifico non vedo alcuna utilità dell'esame del liquido seminale.
Consulti uno specialista
cari salui
i suoi disturbi potrebbero anche essere legati ad una qualche problematica "prostatica" mentre non vedo alcuna correlazione con le alterazioni delle analisi effettuate.
Nello specifico non vedo alcuna utilità dell'esame del liquido seminale.
Consulti uno specialista
cari salui
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Gentile utente,
ho letto con attenzione la sua lettera.
L'impressione che ne ricavo è che prioritariamente lei abbia una forma di irritazione nella zona del testicolo, come lei ci riferisce (funicolo? epididimo?), anche banale come origine (ad esepio una nevralgia del funicolo), e che ciò le dia fastidio durante la sua attività sessuale, impedendole di rilassarsi in maniera adeguata. In questo senso la difficoltà di erezione sarebbe secondaria al fastidio "testicolare".
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
ho letto con attenzione la sua lettera.
L'impressione che ne ricavo è che prioritariamente lei abbia una forma di irritazione nella zona del testicolo, come lei ci riferisce (funicolo? epididimo?), anche banale come origine (ad esepio una nevralgia del funicolo), e che ciò le dia fastidio durante la sua attività sessuale, impedendole di rilassarsi in maniera adeguata. In questo senso la difficoltà di erezione sarebbe secondaria al fastidio "testicolare".
Cordialmente,
Edoardo Pescatori
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#5]
Ex utente
Gentilissimi dottori,
vi ringrazio innanzitutto per l'attenzione dedicatami. Per chiarezza, provo a descrivere con maggiore dettaglio il dolore al testicolo.
Non sono esperto di anatomia peniena, per cui non sono in grado di dire se il dolore viene dall'epididimo o dal funicolo (l'urologo che mi ha visitato forse l'avrebbe
potuto capire, ma di fatto... non mi ha guardato! La prima volta ha ascoltato la mia descrizione e mi ha prescritto delle indagini, la seconda ha letto il referto delle analisi e ha prescritto la cura). Dunque:
- il dolore si manifesta al testicolo sinistro, non è di intensità costante: è presente un fastidio costante, con alcune fitte improvvise (non riesco comunque a legare il presentarsi delle fitte a movimenti particolari);
- le fitte si irradiano alla regione addominale inferiore, e alla gamba sinistra (lato mediale);
- talvolta il dolore si sposta in regione perianale (questo quando sto seduto a lungo);
- la palpazione dello scroto non causa dolore;
- ho l'impressione che il testicolo sia un po' retratto verso l'anello inguinale (comunque, è sempre stato più in alto di quello destro).
Ricordo che comunque l'ecografia ai testicoli ha riscontrato normalità di sede, morfologia e dimensione di vasi, testicoli ed epididimi.
Altri elementi:
- In passato ho sofferto di una sintomatologia simile, ma non prolungata nel tempo (al più un giorno), e non gli ho dato alcuna importanza (ho collegato tali dolori
all'uso di jeans o slip stretti);
- Il mio liquido seminale da sempre presenta agglutinazioni. Ho fatto caso che le agglutinazioni scompaiono (per poi ripresentarsi) durante cure a base di antiinfiammatori prescritti per altri motivi.
Un'ulteriore precisazione: rileggendo l'anamnesi mi accordo di una scorretta descrizione: la sintomatologia è esordita con lieve calo del desiderio sessuale e formicolio al pene (in particolare sul glande)... il dolore al testicolo è subentrato qualche giorno dopo
(da ieri, il formicolio sembra passato, ma non il dolore e il deficit erettivo).
Mi sono permesso di "autoprescrivermi" il dosaggio ormonale perchè vorrei risparmiare un po' di tempo (vista l'ultima esperienza descrittavi), e portare un quadro clinico più preciso al medico che mi visiterà. In tal senso, è opportuno sottopormi ad EcoColorDoppler?
Esiste un'analisi in grado di accertare questa semplice "nevralgia del funicolo" o qualche
problematica "prostatica"?
Vi ringrazio ancora, sperando di non abusare della vostra pazienza
vi ringrazio innanzitutto per l'attenzione dedicatami. Per chiarezza, provo a descrivere con maggiore dettaglio il dolore al testicolo.
Non sono esperto di anatomia peniena, per cui non sono in grado di dire se il dolore viene dall'epididimo o dal funicolo (l'urologo che mi ha visitato forse l'avrebbe
potuto capire, ma di fatto... non mi ha guardato! La prima volta ha ascoltato la mia descrizione e mi ha prescritto delle indagini, la seconda ha letto il referto delle analisi e ha prescritto la cura). Dunque:
- il dolore si manifesta al testicolo sinistro, non è di intensità costante: è presente un fastidio costante, con alcune fitte improvvise (non riesco comunque a legare il presentarsi delle fitte a movimenti particolari);
- le fitte si irradiano alla regione addominale inferiore, e alla gamba sinistra (lato mediale);
- talvolta il dolore si sposta in regione perianale (questo quando sto seduto a lungo);
- la palpazione dello scroto non causa dolore;
- ho l'impressione che il testicolo sia un po' retratto verso l'anello inguinale (comunque, è sempre stato più in alto di quello destro).
Ricordo che comunque l'ecografia ai testicoli ha riscontrato normalità di sede, morfologia e dimensione di vasi, testicoli ed epididimi.
Altri elementi:
- In passato ho sofferto di una sintomatologia simile, ma non prolungata nel tempo (al più un giorno), e non gli ho dato alcuna importanza (ho collegato tali dolori
all'uso di jeans o slip stretti);
- Il mio liquido seminale da sempre presenta agglutinazioni. Ho fatto caso che le agglutinazioni scompaiono (per poi ripresentarsi) durante cure a base di antiinfiammatori prescritti per altri motivi.
Un'ulteriore precisazione: rileggendo l'anamnesi mi accordo di una scorretta descrizione: la sintomatologia è esordita con lieve calo del desiderio sessuale e formicolio al pene (in particolare sul glande)... il dolore al testicolo è subentrato qualche giorno dopo
(da ieri, il formicolio sembra passato, ma non il dolore e il deficit erettivo).
Mi sono permesso di "autoprescrivermi" il dosaggio ormonale perchè vorrei risparmiare un po' di tempo (vista l'ultima esperienza descrittavi), e portare un quadro clinico più preciso al medico che mi visiterà. In tal senso, è opportuno sottopormi ad EcoColorDoppler?
Esiste un'analisi in grado di accertare questa semplice "nevralgia del funicolo" o qualche
problematica "prostatica"?
Vi ringrazio ancora, sperando di non abusare della vostra pazienza
[#6]
Caro lettore,
a questo punto , vista la complessità della sua situazione clinica , soprattutto per chi come noi , non può fare una valutazione diretta del suo quadro clinico, potrebbe essere utile rivalutare gli aspetti neuro-vascolari , infiammatori-irritativi e psicologici (spesso concatenati e coopresenti) del suo problema. Per questo è giocoforza trovare , magari con l'aiuto del suo medico di medicina generale , un esperto andrologo che opera vicino alla sua residenza. In questo modo sarà possibile non solo fare una diagnosi ed eventualmente impostare una terapia ma anche monitorizzare nel tempo ed attentamente la sua situazione clinica veramente "ingarbugliata".
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
a questo punto , vista la complessità della sua situazione clinica , soprattutto per chi come noi , non può fare una valutazione diretta del suo quadro clinico, potrebbe essere utile rivalutare gli aspetti neuro-vascolari , infiammatori-irritativi e psicologici (spesso concatenati e coopresenti) del suo problema. Per questo è giocoforza trovare , magari con l'aiuto del suo medico di medicina generale , un esperto andrologo che opera vicino alla sua residenza. In questo modo sarà possibile non solo fare una diagnosi ed eventualmente impostare una terapia ma anche monitorizzare nel tempo ed attentamente la sua situazione clinica veramente "ingarbugliata".
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#7]
Gentile Utente,
si direi che Lei ha fatto quello che avrebbe dovuto fare, in prima istanza, il Collega Specialista che ha consultato. L'esame ecocolorDoppler può essere utile. Se il Colelga ha presunto l'esistenza di una prostatite, beh credo che avesse i suoi buoni motivi e, soprattutto, i suoi buoni dati obbiettivi clinici.
I sintomi dolorosi testicolari non debbono necessariamente essere correlati con i riferiti disturbi dell'erezione. Ne parli chiaramente con il Suo Specialista di fiducia.
Francamente non ho mai posto diagnosi di "nevralgia del testicolo". Infatti non è una diagnosi ma solo l'inevitabile conferma di un sintomo...il dolore. Se poi uno non sa a cosa riferirlo beh...
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
si direi che Lei ha fatto quello che avrebbe dovuto fare, in prima istanza, il Collega Specialista che ha consultato. L'esame ecocolorDoppler può essere utile. Se il Colelga ha presunto l'esistenza di una prostatite, beh credo che avesse i suoi buoni motivi e, soprattutto, i suoi buoni dati obbiettivi clinici.
I sintomi dolorosi testicolari non debbono necessariamente essere correlati con i riferiti disturbi dell'erezione. Ne parli chiaramente con il Suo Specialista di fiducia.
Francamente non ho mai posto diagnosi di "nevralgia del testicolo". Infatti non è una diagnosi ma solo l'inevitabile conferma di un sintomo...il dolore. Se poi uno non sa a cosa riferirlo beh...
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 23.4k visite dal 04/02/2007.
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