Salve. sono un ragazzo di 26 anni e soffro di prostata infiammata

Da anni soffro di un’infiammazione persistente alla prostata, abatterica, che nei giorni di astinenza non mi crea alcun fastidio eccessivo, ma che se condisco con più stimolazioni sessuali mi causa bruciore, l’urologo mi ha detto che visti gli esami non ho assolutamente nulla e che questi problemi vanno via con il tempo, regolarizzando l’attività sessuale e bevendo molto, ma una cosa che mi chiedo spesso è una;
La prostatite può causare un calo del testosterone?
Io sono un ragazzo con un buon fisico, mi alleno bene e mangio molto, il mio sperma mi sembra sano ed i peli mi crescono velocemente, ma l’unica cosa che mi preoccupa e mi fa fare tale collegamento è questa erezione più debole , dipende dall’ infiammazione o dal testosterone?
Le donne le guardo e mi attirano, non so che spiegazioni darmi.
Spero in una vostra delucidazione, grazie mille in anticipo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

a volte un problema infiammatorio a livello della prostata crea anche problemi di natura funzionali e psicologici e non ormonali a livello della normale risposta sessuale comunque le ricordo che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche, oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo od andrologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale: 


1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;


2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;


3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;


4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;


5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;


6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;


7) tenere d'occhio la bilancia;


8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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