Infezione da escherichia coli antibiotico resistente
Gentili dottori,
Non avendo avuto risposta alla mia pregressa richiesta di consulto, mi permetto di ripresentarla.
Il mio problema nasce nel maggio scorso in seguito ad una cistoscopia effettuata da un urologo.
Dopo la suddetta cistoscopia a distanza di quarantott'ore insorgono febbre oltre i 38 gradi senso di nausea pesantezza pelvica e bruciore alla minzione tutti i chiari sintomi di un'infezione considerando che non era stata fatta alcuna profilassi prima o dopo la cistoscopia stessa.
Passata la fase acuta effettuo coltura dell'urina e del liquido Seminale da cui emerge una infezione da escherichia coli resistente a tutti gli antibiotici ad eccezione del meropenem e ertapenem.
Mi sono rivolto al mio medico di famiglia che mi ha diretto ad un infettivologo il quale mi ha detto di non fare assolutamente nulla nonostante abbia dei sintomi.
Sono ormai 8 mesi che convivo con una prostatite continua che si manifesta con bruciore alla minzione alla eiaculazione pesantezza a livello pelvico dolore bruciore a livello anale e pesantezza testicolare e nessuno vuole fare nulla perché reputano che la terapia con questi antibiotici sia al loro dire eccessiva.
Devo pertanto rimanere per il resto della vita con questo batterio in seno con tutti i rischi che può comportare anche considerando che ancora non ho un figlio e vorrei procreare?
Gradirei un vostro parere
Cordialmente
Non avendo avuto risposta alla mia pregressa richiesta di consulto, mi permetto di ripresentarla.
Il mio problema nasce nel maggio scorso in seguito ad una cistoscopia effettuata da un urologo.
Dopo la suddetta cistoscopia a distanza di quarantott'ore insorgono febbre oltre i 38 gradi senso di nausea pesantezza pelvica e bruciore alla minzione tutti i chiari sintomi di un'infezione considerando che non era stata fatta alcuna profilassi prima o dopo la cistoscopia stessa.
Passata la fase acuta effettuo coltura dell'urina e del liquido Seminale da cui emerge una infezione da escherichia coli resistente a tutti gli antibiotici ad eccezione del meropenem e ertapenem.
Mi sono rivolto al mio medico di famiglia che mi ha diretto ad un infettivologo il quale mi ha detto di non fare assolutamente nulla nonostante abbia dei sintomi.
Sono ormai 8 mesi che convivo con una prostatite continua che si manifesta con bruciore alla minzione alla eiaculazione pesantezza a livello pelvico dolore bruciore a livello anale e pesantezza testicolare e nessuno vuole fare nulla perché reputano che la terapia con questi antibiotici sia al loro dire eccessiva.
Devo pertanto rimanere per il resto della vita con questo batterio in seno con tutti i rischi che può comportare anche considerando che ancora non ho un figlio e vorrei procreare?
Gradirei un vostro parere
Cordialmente
[#1]
Caro lettore
la infezione va monitorata con frequenti urino e spermiocolture
senta un uinfettivilogo per la scelta dell'antibiotico da assumere
movimenti, sport,, dieta equilibrata,
cordiali saluti
la infezione va monitorata con frequenti urino e spermiocolture
senta un uinfettivilogo per la scelta dell'antibiotico da assumere
movimenti, sport,, dieta equilibrata,
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Egregio Dott.Pozza,
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
Ogni mese ripeto le colture e la situazione è grossomodo uguale nell'ultima oltre ad essere apparsa anche la klebisella che però è sensibile a vari antibiotici la E.Coli permane solo risulta sensibile a Amikacina e Fosfomicina.
Mi sono recato alcune volte da un infettivologobche però mantiene la sua posizione ovvero di non fare niente nonostante i sintomi... le garantisco che oltre a essere fastidioso e anche pericoloso (le infiammazioni a lungo possono degenerare in neoplasie) è anche frustrante sessualmente e psicologicamente.... non so veramente cosa fare .
La ringrazio innanzitutto per la celere risposta.
Ogni mese ripeto le colture e la situazione è grossomodo uguale nell'ultima oltre ad essere apparsa anche la klebisella che però è sensibile a vari antibiotici la E.Coli permane solo risulta sensibile a Amikacina e Fosfomicina.
Mi sono recato alcune volte da un infettivologobche però mantiene la sua posizione ovvero di non fare niente nonostante i sintomi... le garantisco che oltre a essere fastidioso e anche pericoloso (le infiammazioni a lungo possono degenerare in neoplasie) è anche frustrante sessualmente e psicologicamente.... non so veramente cosa fare .
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 898 visite dal 04/02/2024.
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