Infiammazione cronica pene
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 25 anni e circa 8 anni fa mi sono sottoposto ad un intervento di frenuloplastica a cui sono seguiti anni di regolare attività sessuale senza particolari problematiche da segnalare, se non un paio di balaniti curate con normali micotici.
Dopo alcuni rapporti (non protetti) avuti circa 5 mesi fa con la ragazza che allora frequentavo, ho cominciato a rilevare situazioni anomale, principalmente dopo la masturbazione, vale a dire
- Leggero ringonfiamento della pelle nella zona sotto il glande
- Talvolta arrossamento del buco da cui fuoriesce l'urina e in generale del glande
Consultato un andrologo/urologo mi è stata sostanzialmente diagnosticata una sorta di infiammazione cronica e prescritto intomoil e balanil, prospettando un'ipotetica operazione di circoncisione a breve/lungo termine, non trattandosi di una situazione grave ma che comunque potrebbe deficitare.
Dopo une ventina di giorni di cura la situazione è sostanzialmente rimasta immutata, con rigonfiamento della pelle dopo la masturbazione e sempre al mattino appena sveglio, situazione che tende a rientrare durante il giorno.
Non ho dolori, perdita di liquido od altro, anche se non ho avuto rapporti negli ultimi mesi.
Tenendo in considerazione che esclusa la (credo) normale sensibilità del pene, dovuta anche alla cicatrice presente sul frenulo, che comunque non mi ha particolarmente limitato nei rapporti in questi anni, non ho mai palesato altre problematiche, mi domandavo dunque se ritenete che un'operazione di circoncisione potrebbe risolvere una situazione che altrimenti rischia di peggiorare e/o comunque di influire negativamente sulla mia sessualità.
Oltre a non essere entusiasta di ricorrere nuovamente ad un'operazione chirurgica, leggo che la circoncisione in età adulta ha meno proprietà benefiche rispetto a quando effettuata da bambini, senza considerare che tra gli effetti negativi che più mi preoccupano vi è un'ulteriore perdita di elasticità del pene che a quel punto temo sarebbe irreparabile.
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi a schiarire i miei dubbi
Sono un ragazzo di 25 anni e circa 8 anni fa mi sono sottoposto ad un intervento di frenuloplastica a cui sono seguiti anni di regolare attività sessuale senza particolari problematiche da segnalare, se non un paio di balaniti curate con normali micotici.
Dopo alcuni rapporti (non protetti) avuti circa 5 mesi fa con la ragazza che allora frequentavo, ho cominciato a rilevare situazioni anomale, principalmente dopo la masturbazione, vale a dire
- Leggero ringonfiamento della pelle nella zona sotto il glande
- Talvolta arrossamento del buco da cui fuoriesce l'urina e in generale del glande
Consultato un andrologo/urologo mi è stata sostanzialmente diagnosticata una sorta di infiammazione cronica e prescritto intomoil e balanil, prospettando un'ipotetica operazione di circoncisione a breve/lungo termine, non trattandosi di una situazione grave ma che comunque potrebbe deficitare.
Dopo une ventina di giorni di cura la situazione è sostanzialmente rimasta immutata, con rigonfiamento della pelle dopo la masturbazione e sempre al mattino appena sveglio, situazione che tende a rientrare durante il giorno.
Non ho dolori, perdita di liquido od altro, anche se non ho avuto rapporti negli ultimi mesi.
Tenendo in considerazione che esclusa la (credo) normale sensibilità del pene, dovuta anche alla cicatrice presente sul frenulo, che comunque non mi ha particolarmente limitato nei rapporti in questi anni, non ho mai palesato altre problematiche, mi domandavo dunque se ritenete che un'operazione di circoncisione potrebbe risolvere una situazione che altrimenti rischia di peggiorare e/o comunque di influire negativamente sulla mia sessualità.
Oltre a non essere entusiasta di ricorrere nuovamente ad un'operazione chirurgica, leggo che la circoncisione in età adulta ha meno proprietà benefiche rispetto a quando effettuata da bambini, senza considerare che tra gli effetti negativi che più mi preoccupano vi è un'ulteriore perdita di elasticità del pene che a quel punto temo sarebbe irreparabile.
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi a schiarire i miei dubbi
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Gentile lettore,
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dirà a valutazione clinica terminata.
Un cordiale saluto.
purtroppo in presenza di queste situazioni cliniche complesse ed intricate, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo attuale problema clinico e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico e poi fare anche una corretta prognosi.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo ed aspettare quello che lui ci dirà a valutazione clinica terminata.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 743 visite dal 19/01/2024.
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