Come devo procedere ?
Sono un ragazzo di 21.
Soffro di disfunzione erettile.
E' da un anno che mi sveglio senza erezione, non ho rapporti sessuali, e durante la masturbazione l 'erezione è debole e non duratura, tant'è che questa condizione mi provoca anche un alto grado di eiaculazione precoce (c'è una bella differenza tra eiaculare e avere un erezione sufficiente al rapporto penetrativo e so che non devo essere io a spiegarvelo).
L'urologo da cui sono andato ha dedotto che il problema fosse di natura psicologica in seguito a delle analisi ormonali.
Onestamente non mi è sembrato un modus operandi molto serio, e a questa storia del problema psicologico non ci credo tanto.
Sono in terapia da 6 mesi ma non ho riscontrato alcun miglioramento da questo punto di vista.
Come mi consigliate di procedere?
Quali sono gli esami a cui un andrologo che affronta la problematica con serietà mi sottoporrebbe?
P.s. Soffro di prostatite cronica (anche se ultimamente sto meglio), e la mia uroflussometria presenta valori ai limiti bassi (Qmax 13 ml/s), tant è che l'ultimo urologo da cui sono andato mi ha fatto prenotare una cistoscopia con anestesia che effettuerò prossimamente.
Salve. Abbiamo due possibili ipotesi da verificare in sede clinico-strumentale:
- la cosiddetta "fuga venosa" che consiste nell'incapacità a raggiungere o mantenere una erezione valida da deflusso del sangue dal pene,
- una prostato-vescicolite persistente e tale da compromettere l'erezione.
Nel primo caso l'indagine da fare è l'ecocolordoppler penieno dinamico che consente di valutare in modo esaustivo tutta la dinamica vascolare, sia arteriosa che venosa, in corso di erezione farmacologicamente indotta.
Nel caso ci si orienti verso un processo infiammatorio degli annessi genitali, va fatto un esame batteriologico completo e una ecografia, meglio se trans- rettale, per identificare la causa del problema. Il tutto sempre alla luce di una accurata visita Andrologica.
Sulla uretro-cistoscopia non sono assolutamente d'accordo essendo una procedura invasiva e controindicata in caso di infezione.
Dr. ernesto fina
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