Disfunzione erettile, perdita sensibilità del pene e del desiderio sessuale

Ho 18 anni, vado in bicicletta da 4 anni, aumentando gradualmente la frequenza sono arrivato a circa 2 allenamenti a settimana di 4 ore al massimo ciascuno.


Da maggio di quest'anno ho iniziato a notare che facevo fatica a mantenere l'erezione, impiegando anche più tempo a venire.
Inizialmente non ho dato importanza alla cosa, pensavo che fosse temporanea, così ho continuato ad andare in bici come sempre.


Arrivata l'estate sono uscito con la bici più o meno ogni sera per circa 1 ora, oltre all'allenamento solito, fino a settembre per poi tornare a fare solo il pomeriggio.


Due settimane fa ho avuto il mio primo rapporto, che è durato parecchio e dove ho avuto difficoltà a mantenere l'erezione, da qui ho iniziato a preoccuparmi sul serio.


Così dopo aver cercato sulle possibili cause, ho trovato che il sellino premendo sul pavimento pelvico può andare a compromettere l'erezione e la sensibilità del pene.


Quindi ho completamente smesso di andare in bici, ma non sembra migliorare particolarmente, inoltre questi ultimi giorni da seduto ho iniziato a sentire delle piccole scosse che partono dal bacino fino al pene.
Ho paura di essermi procurato danni ai nervi, così ho deciso di chiedere a voi cosa devo fare.


Non sento più lo stesso impulso sessuale di prima, impiego più tempo per ottenere un'erezione, e sono meno solide di prima (anche se in alcuni momenti raggiungo un'erezione completa), durante il rapporto ho poca sensazione e le mie eiaculazioni sembrano meno soddisfacenti.
Le erezioni mattutine sono diminuite di frequenza e di durezza.


Cosa devo fare per tornare come ero?
Posso recuperare le erezioni, la sensibilità e il desiderio di prima?
Ho aspettato troppo tempo o posso ancora avere una risoluzione completa dei miei problemi?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile giovane lettore,

per "recuperare le erezioni, la sensibilità e il desiderio di prima" bisogna, senza perdere altro tempo in internet, ora sentire in diretta un bravo ed esperto andrologo.
Sarà il suo andrologo che, valutata la sua situazione clinica, poi deciderà il da farsi.

Detto questo, si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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