Cicatrice sul setto dorsale peniena dovuta a trauma penieno
Salve dottori, vado subito al sodo e vi spiego:
Qualche anno fa ho effettuato un esercizio di allungamento del pene (pessima idea lo so) strusciando una suola in gomma sul dorso del mio pene per circa 6/7 secondi e il risultato è stato come quello di aver sentito una lacerazione, sul dorso stesso, al suo interno.
Sono stato da un andrologo che mi ha fatto fare un'ecografia peniena e da cui non è risultato nulla di particolare e nessuna placca.
Anche alla palpazione il mio dottore non ha individuato nessuna placca ma ha rilevato questa cosa, dove appunto ho strusciato questa suola, ovvero sottile stria di fibrosi del setto dorsale medio peniena come per esiti cicatriziali e mi ha detto tassativamente che se qualche dottore mi dice di operarmi per questa cosa di lasciare assolutamente perdere.
Ora il problema qual'è?
Il mio problema adesso è che durante l'erezione, come detto anche al mio dottore, il pene fa fatica a rimanere in "piedi" ma punta verso il basso e con la mano a volte devo tirarlo su specialmente quando sono in piedi o in ginocchio (attenzione non ho forme ad "uncino" tipiche della malattia di la peyronie che il mio andrologo ha escluso subito).
A questo punto, il dottore che mi segue, mi ha prescritto Telefil 5 mg la sera e gli esercizi di potenziamento del pavimento pelvico (il tutto per un paio di mesi) dicendomi che si tratta di migliorare la qualità dell'erezione.
Vi chiedo siete d'accordo con lui?
Nel caso, c'è qualche rimedio (farmaci, creme, integratori ecc.
) che possono eliminare o ridurre al minimo questa cicatrice interna?
Grazie per l'attenzione
Qualche anno fa ho effettuato un esercizio di allungamento del pene (pessima idea lo so) strusciando una suola in gomma sul dorso del mio pene per circa 6/7 secondi e il risultato è stato come quello di aver sentito una lacerazione, sul dorso stesso, al suo interno.
Sono stato da un andrologo che mi ha fatto fare un'ecografia peniena e da cui non è risultato nulla di particolare e nessuna placca.
Anche alla palpazione il mio dottore non ha individuato nessuna placca ma ha rilevato questa cosa, dove appunto ho strusciato questa suola, ovvero sottile stria di fibrosi del setto dorsale medio peniena come per esiti cicatriziali e mi ha detto tassativamente che se qualche dottore mi dice di operarmi per questa cosa di lasciare assolutamente perdere.
Ora il problema qual'è?
Il mio problema adesso è che durante l'erezione, come detto anche al mio dottore, il pene fa fatica a rimanere in "piedi" ma punta verso il basso e con la mano a volte devo tirarlo su specialmente quando sono in piedi o in ginocchio (attenzione non ho forme ad "uncino" tipiche della malattia di la peyronie che il mio andrologo ha escluso subito).
A questo punto, il dottore che mi segue, mi ha prescritto Telefil 5 mg la sera e gli esercizi di potenziamento del pavimento pelvico (il tutto per un paio di mesi) dicendomi che si tratta di migliorare la qualità dell'erezione.
Vi chiedo siete d'accordo con lui?
Nel caso, c'è qualche rimedio (farmaci, creme, integratori ecc.
) che possono eliminare o ridurre al minimo questa cicatrice interna?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Caro lettore
non è possibile che la sua manovra possa aver determinato lesioni significative del suo pene mentre mi sembra più probabile che il suo pene abbia una problematica vascolare, da dsfunzione veno-occlusiva cavernosa, molto frequente nei peni con deviazione congenita
Rigiscan, Ecocolordoppler penieno dinamico.....
cordiali saluti
non è possibile che la sua manovra possa aver determinato lesioni significative del suo pene mentre mi sembra più probabile che il suo pene abbia una problematica vascolare, da dsfunzione veno-occlusiva cavernosa, molto frequente nei peni con deviazione congenita
Rigiscan, Ecocolordoppler penieno dinamico.....
cordiali saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Utente
Dottor Pozza la ringrazio per la risposta e le dico subito che avevo già in mente di effettuare un ecocolordoppler penieno dinamico e che farò appena posso ma le chiedo questo tipo di disfunzione veno-occlusiva cavernosa è facilmente curabile magari con dei farmaci (di che tipo?) o con soluzioni non invasive? (tipo chirurgia).
L'ecografia peniena dice questo: regolare rappresentazione dei corpi cavernosi e del corpo spongioso senza evidenza di lesioni focali solide o liquide.
Iniziale iperecogenicità del III distale della tunica albuginea senza evidenza di lesioni focali a placca a cui il mio andrologo non ha dato peso.
Mentre invece l'ecocolordoppler penieno basale che ho fatto dice questo: le arterie dorsali e cavernose del pene, in condizioni basali, sono rilevabili sino al solco balanoprepuziale con caratteristiche morfovelocimetriche normali.
Grazie ancora
L'ecografia peniena dice questo: regolare rappresentazione dei corpi cavernosi e del corpo spongioso senza evidenza di lesioni focali solide o liquide.
Iniziale iperecogenicità del III distale della tunica albuginea senza evidenza di lesioni focali a placca a cui il mio andrologo non ha dato peso.
Mentre invece l'ecocolordoppler penieno basale che ho fatto dice questo: le arterie dorsali e cavernose del pene, in condizioni basali, sono rilevabili sino al solco balanoprepuziale con caratteristiche morfovelocimetriche normali.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 775 visite dal 27/10/2023.
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