Iperplasia nodale focale

Salve, scrivo per conto di mia moglie di anni 39 che dopo una ecografia ginecologica di routine, gli è stato evidenziata una lesione al fegato (iperplasia nodale focale). Vi riporto qui di seguito il risultato di TAC e ECOGRAFIA con contrasto.
TC ADDOME SUPERIORE ( + MDC) TC PELVI ( + MDC)
Esame eseguito prima e dopo somministrazione endovenosa di mdc organoiodato con acquisizione delle immagini in fase arteriosa, portale e tardiva. Nei segmenti II e III si apprezza voluminosa lesione focale che misura 94 x 53 x 45 mm nei diametri trasverso, antero-posteriore e longitudinale che presenta margini policiclici e crescita di tipo espansivo con depiazzamento delle vene sovraepatiche media e sinistra che appiono tuttavia pervie; la lesione appare marcatamente iperdensa in fase arteriosa con rifornimento da parte del ramo sinistro dell' arteria epatica che appare marcatamente ipertrofica e tortuosa; in fase portale e tardiva la lesione si presenta isodensa con evidenza di immagine ipodensa centrale compatibile con scar; in base al comportamento vascolare ed alla presenza di scar centrale la lesione appare compatibile in prima ipotesi con iperplasia nodulare focale ( potrebbe essere utile comunque correlazione con CEUS ).L'indagine non ha evidenziato lesioni focali a carico della milza, del pancreas e dei reni.
ECOGRAFIA FEGATO CON M.D.C.
Il fegato ha morfologia e dimensioni nella norma, profili e margini regolari ed ecostruttura moderatamente addensata, come si verifica in corso di steatosi di grado moderato e la presenza di lesione focale, localizzata a livello del lobo sinistro, che occupa il 2°,3° e 4° segmento, di 12 cm nel diametro massimo, con vascolarizzazione peri ed intranodulare, caratterizzata da segnali vascolari di tipo arterioso a basso indice d'impedenza ( Rl= 0, 55) e che dopo ecografia con mezzo di contrasto presenta un aspetto ipervascolare in fase arteriosa con precoce riempimento e successivo aspetto prevalentemente isovascolare in fase parenchimale, se si eccettua una piccola area ipovascolare localizzata nella porzione superficiale, di circa 20 mm nel diametro massimo. L'area di cui sopra è compatibile in prima ipotesi con nodulo di iperplasia nodulare focale. Non ulteriori lesioni focali. Le vie biliari intra ed extraepatiche non sono dilatate. La colecisti è normodistesa, con pareti non ispessite e senza calcoli al suo interno. Il pancreas, visualizzabile a livello della testa e del corpo presenta ecostruttura omogenea senza definite lesioni focali. Il dotto di Wirsung non è dilatato

Mi dareste un cosiglio se la diagnosi può essere affidabile o fare anche la biopsia?

grazie per evventuale risposta
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
La biopsia della INF (iperplasia nodulare focale) va fatta nei casi dubbi.

L'INF è una lesione benigna che non degenera, nè causa sintomi al paziente, ha scarsa tendenza alla rottura ed all'aumento di dimensioni.
Va controllata con l'ecografia epatica o con la TAC al fegato ogni 6-12 mesi.
Se vi dovessero essere ad esempio fenomeni compressivi per l'eccessivo volume, la lesione va asportata chirurgicamente.

Cordiali Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta veloce.
Comunque abbiamo scelto di fare la biopsia anche per non avere dubbi. Il medico comuque è abbastanza sicuro dell'esito della TAC e ecografia epatica.

Nella mia richiesta originaria, chiedevo di interpretare gli esiti su esposti anche perchè molti termini medici non sono facili da capire.

grazie
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Quanto descritto nei referti (TC ed ECT) non è altro che la descrizione dell'aspetto vascolare e del volume della lesione, che occupa buona parte del lobo epatico sinistro ( 2°,3° e 4° segmento epatico), nel contesto di un fegato grasso (steatosico).

Cordiali Saluti