Un primo momento voleva procedere all'asportazione del quadrante
C->H=parenchima mammario sede di carcinoma intraduttale con necrosi e calcificazioni (grado intermedio e alto).
Seguirà caratterizzazione biologica della neoplasia.
Il chirurgo in un primo momento voleva procedere all'asportazione del quadrante e dei linfonodi (tutti), l'oncologo, visto le dimensioni molto ridotte del mio seno, ha suggerito l'asportazione della mammella con impianto di protesi in contemporanea. Ora mi chiedo se vale la pena asportare tutti i linfonodi, non mi asportano quelli sentinella perchè in questo ospedale non fanno questo tipo di intervento, si evince dal referto che i linfonodi possono essere stati intaccati dal tumore? Ho visto che ci sono diversi tipi di intervento di mastectomia, nel mio caso bisogna ricorrere a quello più invasivo o i muscoli me li possono risparmiare?
ringrazio per la risposta
Sono d'accordo sull'asportazioone dell'intera mammella (mastectomia) visto che le dimensioni porrebbero la quadrantectomia come un non senso.
Sono anche d'accordo sull'asportazione dei linfonodi (intera catena) anche per una precisa stadiazione che sarà indicativa sul modus operandi post mastectomia.
LA ricostruzione intraoperatoria non le creerà imbarazzo psicologioco legato al fattore estetico.
Come direttore scientifico dell' Ass Lotta Tumori seni (veda il nostro sito)le ricordo che esistono ottimi centri di esclusiva chirurgia senologica in tutta Italia.
a mio parere non è indicata nel suo caso la mastectomia totale (ma questo è di minore importanza, se il seno venisse ricostruito come prima) ma soprattutto non è indicata l'asportazione di tutti i linfonodi ascellari.
La rimando, infatti, ad un articolo del nostro senologo Dr Catania
http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica.htm
dove è scritto quanto segue:
"E’ noto che le cellule tumorali che si staccano dal tumore, seguendo le vie linfatiche, migrano all’ascella passando da uno o più linfonodi che sono posti “a sentinella” del sistema linfatico della regione. Se questa stazione-sentinella risulta sana è molto probabile che anche tutti gli altri linfonodi siano indenni ed è pertanto inutile asportarli.
Come si fa ad identificare il linfonodo sentinella ? Utilizzando una sostanza radioattiva, che viene iniettata prima dell’intervento in prossimità del tumore. Questa sostanza segue la stessa via linfatica seguita da eventuali cellule tumorali e viene bloccata dal linfonodo sentinella. In tal modo il linfonodo può essere identificato, mediante una sonda rilevatrice di radioattività.
La dimostrazione intraoperatoria che il linfonodo sentinella è negativo consente di risparmiare tutti i rimanenti linfonodi del cavo ascellare con risultati cosmetici e funzionali più soddisfacenti."
Ci tenga al corrente, se lo desidera.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Vi terrò sicuramente al corrente, l'intervento è fissato per il 17 settembre!
Grazie ancora, le porgo i miei più cordiali e distinti saluti
rispetto la sua decisione, ma mi consenta di fornirle un'altra indicazione tecnica: la metodica del linfonodo sentinella è una procedura sicura ed accurata; allo IEO la percentuale di guarigione delle donne trattate è del 98%, forse addirittura migliore rispetto alla rimozione di tutti i linfonodi ascellari.
Tutto ciò senza compromettere la funzionalità dell'arto superiore per un abbastanza frequente linfedema.
Mi sono capitati casi in cui la paziente non era stata informata della tecnica del linfonodo sentinella e che, sottoposta a dissezione ascellare, ha avuto problemi anatomofunzionali a carico dell'arto superiore, con conseguenti implicazioni di natura medico-legale.
Non è il caso dei suoi chirurghi, che, mi pare, l'hanno correttamente informata che esiste questa metodica, che, tuttavia, in quell'ospedale non viene praticata perchè non attrezzato della medicina nucleare.
L'importante è che la paziente sappia a cosa vada incontro e che decida di affrontare consapevolmente i maggiori rischi che una tecnica comporta rispetto ad un'altra.
Non c'entra internet nè sono un senologo; solo che mi avvalgo, quando serve, del parere di esimi specialisti.
Riguardo al linfonodo sentinella, per esempio, la rimando al link dello IEO (Istituto Europeo Oncologico), che è una delle strutture per eccellenza della senologia a livello mondiale.
http://www.ieo.it/italiano/innovazioni/sentinel.shtml
Buona serata.
Non ho capito la risposta del Dott.Funicello sicuramente perchè in questo momento non riesco ad essere tanto lucida!
La ringrazio nuovamente le auguro una buona domenica
se lei fosse disposta a venire a Milano e dintorni, potrei trovarle io uno specialista ed un centro qualificato che praticano la metodica del linfonodo sentinella.
Stia tranquilla, farebbe tutto con il Servizio Sanitario Nazionale e senza spendere una lira.
Se lo desidera, mi contatti pure via mail privata
mariocorcelli@fstwebnet.it
Buona domenica.
Come fa a sapere che si tratti di un "triplo negativo" se non ha ancora l'istologico ?
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
A+B=parenchima mammario sede di carcinoma duttale infiltrante mediante differenziato (grado 2 sec. Elston-Ellis) di cm 0,8, con componente intraduttale (grado intermedio e alto) con necrosi e calcificazioni; la neoplasia giunge a cm 0,1 dal margine laterale e a cm 0,3 dal piano cutaneo.
C->H=parenchima mammario sede di carcinoma intraduttale con necrosi e calcificazioni (grado intermedio e alto).
Determinazione immunoistochimica dei caratteri biologici del carcinoma mammario:
Recettori per gli strogeni: 0,1%
recettori per il progesterone: 0,1%
attività proliferativa (Mib-1): alta 40%
Determinazione immunoistochimica dell'espressione della Proteina HAR-2/neu mediante kit HercepTest (DAKO): negativo (0)
Snomed TNM
T-040000
M-093500
Grazie per l'interessamento e per la disponibilità che dimostra sempre
Rispondo sulla preoccupazione ulteriore
1)>>>si tratta di un triplo negativo ?>>
SI
2)>>Ho letto che i triplo negativi intaccano di più la via ematica piuttosto che quella linfatica è vero? Esistono altri tipi di terapia per questi maledetti? >>>
Ragione di più per risparmiare la catena linfatica ascellare se è dimostrato che NON sia interessata. Ovviamente se dovesse risultare interessata ha fatto bene ad eseguire lo svuotamento ascellare.
I tumori mammari tripli negativi sono circa il 10-15% di tutti i carcinomi mammari, colpiscono più frequentemente le pazienti più giovani (< 50 anni) e più frequentemente le donne afro-americane.
Sono così chiamati perché non esprimono i recettori ormonali ( né il recettore per l’estrogeno ER, né quello per il Progesterone PgR ), e perché mancano dell’espressione del recettore di membrana HER2 (ER negativo, PgR negativo, HER2 negativo).
La maggioranza di questi tumori presenta un alto grado istologico G3 (il suo è un G2 e quindi meno aggressivo)
Possono in genere manifestare un atteggiamento più aggressivo, e quando diffondono preferiscono la via ematica a quella linfatica.
Per tale ragione viene utilizzata la chemioterapia come terapia adiuvante con una alta percentuale di risposte con antracicline risultando particolarmenten chemiosensibili a questi farmaci, anche perchè l’assenza dei recettori ormonali da un lato e l’assenza di HER2 dall’altro, limitano le armi a disposizione dell’oncologo.
Questi tumori sono infatti ORMONO NON-RESPONSIVI per cui non può essere usata la terapia ormonale.
Inoltre non è possibile usare farmaci mirati sul bersaglio molecolare HER2 ( trastuzumab e lapatinib).
L’unica arma ad oggi a disposizione quindi per la cura di questi tumori è la chemioterapia.
Sarebbe ora di sfatare la leggenda del "tumore triplo" ("triple negative") al punto da avere creato in america associazioni ( http://tnbcfoundation.org/index.html ) semplicemente ....perchè non esiste.
Ma esistono i tumori tripli negativi,che pur presentando tra loro forti analogie, hanno poi differenti storie naturali e prognosi.
Non si lasci catalogare in una categoria che non esiste e faccia la terapia proposta con fiducia.
Se non le dispiace appena arrivano le risposte gliele comunicherò.
Ancora grazie e buona domenica
Buona settimana
sede prelievo mammella dx
linfonodi ascellari
Esame macroscopico
ICont: mammella di cm 9,5x7,5 centrata da capezzolo. il margine profondo è rappresentato dalla fascia. Al taglio è presente un'area di aumentata consistenza a margini mal definiti che misura cm 3,5x1 che giunge in stretto rapporto col margine superiore e con la fascia che appare macroscopicamente indenne.
A+B= lesione margine superiore e fascia. C=prelievi comprendenti il margine inferiore e la fascia in corrispondenza della lesione. D= prelievo in corrispondenza del margine di sezione mediale. E= prelievo capezzolo. F= prelievo sulla lesione al di sotto del capezzolo.
IICont= tessuto adiposo di cm 5,5
G->L=linfonodi
REFERTO:
._D= Mastopatia fibrocistica
E= non lesioni neoplastiche
F= Fibroadenoma in mastopatia fibrocistica
G->L= 3 dei 12 linfonodi esaminati sono sede di metastasi. Sono presenti focolai di infiltrazione neoplastica nei tessuti molli perilinfonodali con trombosi neoplastiche.
Questo è quanto, non ho ancora parlato con l'oncologo perchè come ho detto il referto è arrivato oggi pomeriggio, ma sinceramente leggendolo non sono per niente tranquilla.
Grazie per la sua disponibilità e vista l'ora le auguro la buona notte
Si parlava di lesione di 8 mm e che ci fosse l'indiczione alla mastectomia perch il seno piccolo e ora ne viene descritta una "area" di 3,5 cm ? Ovviamente cambia tutto sia sulla indicazione alla mastectomi che allo svuotamento ascellare. Noi possiamo solo rispondere su quanto scrive Lei.
C->H=parenchima mammario sede di carcinoma intraduttale con necrosi e calcificazioni (grado intermedio e alto).
Questo è stato il primo referto a seguito dell'asportazione del nodulo, tutti mi hanno sempre parlato di 0,8 cm; l'ultimo che le ho trascritto è quello della mastectomia e cavo ascellare, infatti anche io leggendolo sono rimasta perplessa! Da sottolineare che ho insistito io per farmi fare la mastectomia sia per il seno molto piccolo sia per evitare di fare le radioterapie e l'oncologo ha appoggiato questa mia decisione. Veramente non capisco la discrepanza tra i due referti. Vedo che anche lei è un nottambulo!
Grazie per la risposta
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