Dispnea continua

Buonasera.
Mia figlia 14enne sono quasi 3 mesi che soffre di dispnea continua, sin da quando si alza fino a quando va a dormire.
Legato al sonno, c’è il fatto che ci sono state delle notti in cui non è riuscita proprio a prendere sonno a causa di questo.
La dispnea vera e propria le si presenta soprattutto quando mangia, tanto che deve prendersi una pausa dai pasti poiché non respira.
I sintomi che ha sono moltissimi ma per ora vi informo di quelli più frequenti.
Questo disturbo lo ha iniziato ad avvertire un giorno quando stava mangiando: era seduta sul letto e probabilmente il boccone le era andato di traverso.
Iniziò ad avvertire un dolore al di sotto del polmone destro e una forte dispnea.
Prontamente la portammo al pronto soccorso per ben tre volte.
Fece un elettrocardiogramma e i risultati furono tutti nella norma e la rimandarono a casa diagnosticandole un disturbo d’ansia.
Mia figlia è sempre stata un po’ ipocondriaca ed ansiosa, ma la dispnea che ha non è generata da preoccupazioni ecc anzi dato che in passato ha sofferto di rari casi di attacchi di panico (anche tuttora), riesce a distinguere se lo è o meno.
I sintomi che ha frequentemente sono diversi, come vi ho accennato prima, ma maggiormente ha: dispnea, spesso ha il bisogno di eruttare, stomaco pesante, respira come se fosse una cosa innaturale ed obbligata e ansia.
Abbiamo fatto una visita dal cardiologo e non le ha trovato alcun tipo di problema.
Quando magari è concentrata su altro, magari anche solo quando passa l’aspirapolvere, inizia a faticare subito anche dopo aver cantato! Lei non è mai stata una ragazza ferma, è molto attiva e questa situazione le è del tutto estranea.
Ultimamente quando respira avverte l’aria fredda e le provoca quasi un fastidio.
Non so se è da tenere in considerazione, ma ha avuto anche alcuni problemi con la vescica.
Quando tratteneva l’urina fin quando il bisogno non svaniva, subito dopo iniziava ad avvertire forti dolori in quella zona.
Vi ringrazio in anticipo!
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Dr. Claudio Bosoni Allergologo, Medico di base 5.5k 281
Da quello che mi dice, sua figlia a sofferto in passato di attacchi di panico, che sono spesso associati ad uno stato ansioso-depressivo. Tutto quello che mi ha detto sulla dispnea che è iniziata dopo un senso di soffocamento mentre mangiava, ha avuto un effetto dirompente sulla sua psiche, già predisposta, tanto che ora compare nei momenti più disparati. Ritengo a questo punto che sia una dispnea di origine nervosa, cioè, una manifestazione di uno stato ansioso-depressivo latente dentro se stessa, e scatenata, da quel primo episodio avvenuto durante il pasto, che interiormente la terrorizza ancora. Le consiglio di sentire uno psichiatra (non uno psicologo perchè non adatto). Voglio che le faccia capire il nocciolo della questione. Se l' origine del suo malessere potesse essere quella e in quel caso darle i farmaci più idonei al suo caso.
Curi questa ragazza, non la lasci soffrire per tanto tempo, quando invece in poco tempo potrebbe tornare a vivere serena.

Dr. Claudio Bosoni

[#2]
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Buonasera, la ringrazio innanzitutto per la risposta. Abbiamo valutato l’idea di portarla da uno psichiatra. Ho riletto la mia richiesta e mi sono dimenticata alcuni dettagli che magari possono essere importanti. La dispnea è accompagnata da reflusso e giramenti di testa non appena si alza dal letto ecc e ci sono stati degli episodi in cui la notte aveva nausea. Lei faceva equitazione da Giugno 2021 a Dicembre 2022, ma, a causa di della scuola ha dovuto smettere. Negli ultimi tre mesi di vacanze non ha più fatto molto movimento (oltre all’uscire di casa). Un altro dettaglio è che mentre mangia inizia ad avere il naso tappato cosa che così peggiora la dispnea. I problemi si attenuano quando sta all’aperto. Può essere allergica secondo lei? Io lo escludo in verità, ma poiché abbiamo un gatto potrebbe essere possibile. Avevamo anche preso in considerazione la visita da un gastroenterologo dati i problemi che sta avendo.
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Dr. Claudio Bosoni Allergologo, Medico di base 5.5k 281
Reflusso e nausea abbiamo già detto a cosa sono dovute. Se ci si alza un pò di fretta al mattino c'è un lieve calo di pressione di pochi secondi (ipotensione ortostatica), che può dar luogo alle vertigini. Il movimento c'entra poco con la sua malattia. L' ostruzione nasale invece c' entra. Se si curerà, ci vorrà un pò di tempo, ma spariranno sia la dispnea, che l' ostruzione nasale. La ragazza deve pur poter respirare. Provvisoriamente acquisti uno spray nasale con vasocostrittore. Farà un puff a ogni narice e quando le narici saranno libere potrà mangiare. Sua figlia non è certo una allergopatica. Riguardo al gastroenterologo aspetterei almeno fino a quando sarà più equilibrata.
Se invece volete potete farla anche subito.

Dr. Claudio Bosoni

[#4]
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Vi ringrazio moltissimo! Scusi ancora ma ho un’altra domanda. Quando si sente peggio con la dispnea come posso calmarla?
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Dr. Claudio Bosoni Allergologo, Medico di base 5.5k 281
Con una cpr. di ansiolitico. Io non posso fare nomi commerciali, ma senta il farmacista.

Dr. Claudio Bosoni

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Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Perfetto, la ringrazio ancora Dottore! È stato gentilissimo.
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Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Buonasera dottore, a distanza di tempo l’aggiorno riguardo la situazione. Abbiamo preso in considerazione l’idea di farla andare da uno psicologo ma poco ha cambiato. Sappiamo che servirebbe una terapia intensiva, ma finora, secondo la dottoressa, lei non ne necessita. Ora ogni volta che è a stomaco pieno fatica di più a respirare però quelle crisi di cui le parlavo non ci sono più.
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Dr. Claudio Bosoni Allergologo, Medico di base 5.5k 281
Sig.ra, la psicologa non è adatta. L' ansia e la depressione non sono mai guarite con le parole di uno psicologo, ci vuole il farmaco. Che la sua dottoressa dica che è meglio aspettare non è un ragionamento logico. Vuole fare continuare a vivere questa ragazza con la sofferenza, con l'ansia e la depressione ? E fino a quando? Io non intendo una terapia intensiva, ma un buon psichiatra è in grado di capire la ragazza e le sue sofferenze, di darle il farmaco giusto, al dosaggio giusto, per la durata giusta.

Dr. Claudio Bosoni