Graminacee e interazioni con alimenti particolari
Salve.
Antefatto:
siamo stati fuori a cena, e mio figlio (8 anni, allergia graminacee e acaro) dopo aver mangiato una pizza e del melone cantalupo, dopo esser stato a giocare e rincorrersi con degli amichetti, ha manifestato quello che più tardi in ospedale è stato identificato in "orticaria-angioedema", ed è stato trattato con i medicinali di rito (cortisone ed anti-istamine, non ho il documento con me ora) e rilasciato mezz'ora dopo.
Il giorno dopo il pediatra ha ipotizzato non un'orticaria da sforzo fisico scatenata da qualche contaminazione nel cibo (cosa che avevo letto possibile vista la sudata che mio figlio si era procurata subito dopo cena), ma una interazione tra graminacee e cantalupo. Una conversazione telefonica tra il pediatra ed un allergologo ha dato vigore a questa ipotesi.
A questo punto, assunta corretta l'ipotesi, vorrei delle delucidazioni:
1. Questa interazione rende de-facto mio figlio allergico al melone? Non può più mangiarne? (premesso che ne ha sempre mangiato, anzi proprio il giorno prima ne avevamo mangiate alcune fette)
2. C'è un modo per non mettere paletti troppo restrittivi ad un bambino di 8 anni che mangia tutto con gran gusto? Specifici periodi? Verificare qualche condizione particolare prima di assumere questi cibi 'allergenici' (mi dicono che ci sono anche fragole, frutti di bosco)?
Io sono un po' in ansia, al solo pensiero che mio figlio debba rinunciare a qualcosa per la sola possibilità che un'interazione tra tre o quattro fattori determini una reazione allergica, che se pur non serissima, richiade comunque il trattamento con Bentelan e Zirtex.
Spero possiate darmi indicazioni (e conforto). Grazie.
Antefatto:
siamo stati fuori a cena, e mio figlio (8 anni, allergia graminacee e acaro) dopo aver mangiato una pizza e del melone cantalupo, dopo esser stato a giocare e rincorrersi con degli amichetti, ha manifestato quello che più tardi in ospedale è stato identificato in "orticaria-angioedema", ed è stato trattato con i medicinali di rito (cortisone ed anti-istamine, non ho il documento con me ora) e rilasciato mezz'ora dopo.
Il giorno dopo il pediatra ha ipotizzato non un'orticaria da sforzo fisico scatenata da qualche contaminazione nel cibo (cosa che avevo letto possibile vista la sudata che mio figlio si era procurata subito dopo cena), ma una interazione tra graminacee e cantalupo. Una conversazione telefonica tra il pediatra ed un allergologo ha dato vigore a questa ipotesi.
A questo punto, assunta corretta l'ipotesi, vorrei delle delucidazioni:
1. Questa interazione rende de-facto mio figlio allergico al melone? Non può più mangiarne? (premesso che ne ha sempre mangiato, anzi proprio il giorno prima ne avevamo mangiate alcune fette)
2. C'è un modo per non mettere paletti troppo restrittivi ad un bambino di 8 anni che mangia tutto con gran gusto? Specifici periodi? Verificare qualche condizione particolare prima di assumere questi cibi 'allergenici' (mi dicono che ci sono anche fragole, frutti di bosco)?
Io sono un po' in ansia, al solo pensiero che mio figlio debba rinunciare a qualcosa per la sola possibilità che un'interazione tra tre o quattro fattori determini una reazione allergica, che se pur non serissima, richiade comunque il trattamento con Bentelan e Zirtex.
Spero possiate darmi indicazioni (e conforto). Grazie.
[#1]
I pazienti allergici agli acari della polvere ed al polline delle graminaceae possono crossreagire con alimenti ed altre sostanze presenti in natura.
Bisogna eseguire un prelievo del sangue (IMMUNOCAP ISAC)per dosare le molecole allergeniche che sono presenti sia nelle graminaceae e sia negli acari e sia negli alimenti come per esempio le Profiline, le Calcio Binding Protein (CBP), le Tropomiosine. Vi sono alcune molecole presenti nelle graminaceae che sono responsabili dell'orticaria angioedema dopo sforzo fisico.
Il vero problema non è eseguire questo esame che, tra l'altro, in Italia viene dosato in pochi Centri Specializzati, ma è importante la sua interpretazione.
Il consiglio che posso dare è quello di non fare confusione tra una vera allergia alimentare (rara)ed una sensibilizzazione alimentare spesso dose dipendente.
La risposta è forse un pò tecnica, si rivolga ad un allergologo molecolare.
Vada nel sito www.biosmedica.it ed in basso a sinistra clicca sulla finestra Genomics e vedrà tutti i Centri che in Italia eseguono questo esame ed in base alla sua residenza decide dove recarsi per un consulto.
Cordiali saluti
Bisogna eseguire un prelievo del sangue (IMMUNOCAP ISAC)per dosare le molecole allergeniche che sono presenti sia nelle graminaceae e sia negli acari e sia negli alimenti come per esempio le Profiline, le Calcio Binding Protein (CBP), le Tropomiosine. Vi sono alcune molecole presenti nelle graminaceae che sono responsabili dell'orticaria angioedema dopo sforzo fisico.
Il vero problema non è eseguire questo esame che, tra l'altro, in Italia viene dosato in pochi Centri Specializzati, ma è importante la sua interpretazione.
Il consiglio che posso dare è quello di non fare confusione tra una vera allergia alimentare (rara)ed una sensibilizzazione alimentare spesso dose dipendente.
La risposta è forse un pò tecnica, si rivolga ad un allergologo molecolare.
Vada nel sito www.biosmedica.it ed in basso a sinistra clicca sulla finestra Genomics e vedrà tutti i Centri che in Italia eseguono questo esame ed in base alla sua residenza decide dove recarsi per un consulto.
Cordiali saluti
Dr. salvatore pugliese
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
mi pare quindi di capire che il dosaggio di questi alimenti che crossreagiscono è importante per scatenare o meno la reazione, e che potendo misurare queste dosi "di soglia" diciamo così, è possibile controllare le reazioni. Capisco bene?
Dunque un esame del tipo di quello che mi suggerisce nella sua risposta permetterebbe una misurazione, ed una interpretazione, tale da tranquillizzare il paziente e non costringerlo all'astinenza di praticamente ogni vegetale.
Può dettagliare la modalità di esecuzione di questo test? (ho visitato il sito ed ho anche individuato il centro più vicino -credo Roma-, vorrei capire dove effettuare i prelievi, i tempi, ...)
Grazie in anticipo
mi pare quindi di capire che il dosaggio di questi alimenti che crossreagiscono è importante per scatenare o meno la reazione, e che potendo misurare queste dosi "di soglia" diciamo così, è possibile controllare le reazioni. Capisco bene?
Dunque un esame del tipo di quello che mi suggerisce nella sua risposta permetterebbe una misurazione, ed una interpretazione, tale da tranquillizzare il paziente e non costringerlo all'astinenza di praticamente ogni vegetale.
Può dettagliare la modalità di esecuzione di questo test? (ho visitato il sito ed ho anche individuato il centro più vicino -credo Roma-, vorrei capire dove effettuare i prelievi, i tempi, ...)
Grazie in anticipo
[#3]
In linea di massima potrebbe essere come dice Lei, ma la risposta delle molecole allergeniche che vengono dosate con questo metodo posso chiarire il quesito.
A Roma, questo esame viene eseguito all'IDI ed il Dr. Adriano Mari è l' Allergologo competente.
Saluti.
A Roma, questo esame viene eseguito all'IDI ed il Dr. Adriano Mari è l' Allergologo competente.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 15/06/2009.
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