Orticaria in bambina di 9 anni
Buongiorno, mia figlia, 11 anni, da circa un mese è alle prese con la comparsa di rush cutanei su tutto il corpo con diagnosi di orticaria acuta fatta dalla sua pediatra.
La terapia con cortisone e antistaminico, seguita per circa 10gg, non ha prodotto nessun risultato.
Ad oggi si evidenzia un netto peggioramento.
In particolare, negli ultimi giorni, i rush le compaiono anche in seguito alla doccia (sia con acqua calda, fredda e tiepida), cosa che, inizialmente non accadeva.
Le manifestazioni del sintomo possono avvenire in qualsiasi momento, luogo e circostanza, rendendo difficile la ricerca di un nesso ambientale.
Non ha introdotto nuovi alimenti, nel periodo antecedente non ha introdotto farmaci, ha effettuato tamponi per COVID 19 ed esami delle feci per la ricerca di sangue occulto e parassiti (tutti con esiti negativi).
Ho fatto presente alla pediatra che nel periodo immediatamente precedente i sintomi e a cavallo degli stessi la bambina potrebbe essersi trovata in un periodo di stress in virtù di allenamenti e gare sportive, ipotesi che la stessa ha ritenuto poco attendibile consigliandomi un consulto specialistico presso una struttura avanzata come il Bambino Gesù di Roma.
Vi chiedo, non avendo avuto una risposta esaustiva dalla pediatra, di chiarirmi il percorso per una corretta valutazione del problema, ovvero specialisti di riferimento che poi possano confermare o meno la necessità di rivolgersi ad una struttura ospedaliera per un consulto più avanzato.
Grazie per la Vs cortesia.
La terapia con cortisone e antistaminico, seguita per circa 10gg, non ha prodotto nessun risultato.
Ad oggi si evidenzia un netto peggioramento.
In particolare, negli ultimi giorni, i rush le compaiono anche in seguito alla doccia (sia con acqua calda, fredda e tiepida), cosa che, inizialmente non accadeva.
Le manifestazioni del sintomo possono avvenire in qualsiasi momento, luogo e circostanza, rendendo difficile la ricerca di un nesso ambientale.
Non ha introdotto nuovi alimenti, nel periodo antecedente non ha introdotto farmaci, ha effettuato tamponi per COVID 19 ed esami delle feci per la ricerca di sangue occulto e parassiti (tutti con esiti negativi).
Ho fatto presente alla pediatra che nel periodo immediatamente precedente i sintomi e a cavallo degli stessi la bambina potrebbe essersi trovata in un periodo di stress in virtù di allenamenti e gare sportive, ipotesi che la stessa ha ritenuto poco attendibile consigliandomi un consulto specialistico presso una struttura avanzata come il Bambino Gesù di Roma.
Vi chiedo, non avendo avuto una risposta esaustiva dalla pediatra, di chiarirmi il percorso per una corretta valutazione del problema, ovvero specialisti di riferimento che poi possano confermare o meno la necessità di rivolgersi ad una struttura ospedaliera per un consulto più avanzato.
Grazie per la Vs cortesia.
[#1]
Dr. Claudio Bosoni
Allergologo, Medico di base
5.5k 281
Per inserire una bambina nel mondo dello sport, a quell' età, e anche meno è necessario indagare sulle aspirazioni, sulle inclinazione della bambina, senza condizionarla nella scelta di ciò che vuol fare. Non so se quelle attività diano benefici a livello fisico, però molte volte s' innesca un meccanismo a livello psicologico che porta a uno stress per "ansia da prestazione" per far felici i genitori. Ma sappiamo quello che pensa la bambina nel suo intimo? Ascoltateli sempre. A una bambina di quell' età non bisogna crearle degli stress emotivi. I bambini hanno bisogno del gioco libero, spensierato, attività impegnative non devono essere fonte di stress, oltre a quello che già subiscono a scuola. Io penso che il disturbo pseudoallergico della bambina, non essendosi individuata una causa organica, bisogna anche indagare profondamente su questo altro versante. Scrivo queste cose perchè ho seguito molti casi come questo finiti molto male.
Dr. Claudio Bosoni
[#2]
Utente
G.mo Dr. Bosoni grazie per la risposta. Siamo genitori di una bambina meravigliosa che riesce, senza alcuna costrizione, ad ottenere ottimi risultati in ambito scolastico e sportivo senza trascurare minimamente il gioco libero e spensierato tipico della sua età che purtroppo negli ultimi tempi le è stato negato non da scelte sconsiderate di noi genitori ma dalle ben note vicende sanitarie. Ha scelto il suo sport in maniera del tutto autonomo ed altrettanto liberamente ne accetta i risvolti agonistici. Una situazione di stress potrebbe anche essere ricondotta a questa circostanza e per questo ne ho fatto menzione con la pediatra e in questo consulto. Sicuramente il nostro compito, come genitori, è quello di fornire quante più informazioni possibili per orientare una diagnosi che, in assenza di risposte ad una terapia classica, diventa sempre più difficoltosa. Valutiamo coscienziosamente anche le sue parole.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 10/06/2021.
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