Possibili reazioni allergiche al vaccino anti Covid-19? Consigli per vaccinarmi in sicurezza?
Salve,
Vorrei procedere alla vaccinazione anti Covid-19 ma sono preoccupato da possibili reazioni avverse visto alcuni brutti episodi capitatomi in passato che riporto di seguito in breve:
- A venticinque anni ebbi due reazioni avverse con conseguente shock anafilattico (sincope e dispnea) in seguito alla somministrazione di vaccino per la parotite e levofloxacina.
- Nel 2004 costretto ad un estrazione dentale ho eseguito prove allergiche in ospedale in cui sono risultato negativo alla mepivacaina e alla carbocaina e ho potuto procedere all'intervento.
- Nel 2008 feci un test di esposizione orale a farmaci antibiotici con osservazione clinica con il seguente esito:
Antibiotici CONSIGLIATI: in caso di necessità: eritromicina 600mg, lincomicina 500mg e fosfomicina 1gm, sostituiti più avanti nel 2011 da claritromicina e azitromicina.
Antibiotici SCONSIGLIATI: antiobiotici beta-lattamici in genere e in particolare le cefalosporine e i chinolonici;
- Nel 2011 ebbi una reazione avversa dopo aver assunto Keforal (sempre assunto e ben tollerato in passato) caratterizzata da dolore addominale, astenia profonda e malessere generale regredito spontaneamente qualche ora dopo la somministrazione.
In questa occasione la diagnosi di uscita fu "reazione avversa a farmaci a patogenesi non allergica".
Lo stesso anno ho fatto indagini per acari, muffe, epiteli di animali e pollini tutti con esito negativo.
In sintesi il mio quesito è:
Posso vaccinarmi in sicurezza per il covid?
Dovrei fare indagini per individuare fattori di rischio?
Ringrazio in anticipo chiunque voglia partecipare alla discussione.
Vorrei procedere alla vaccinazione anti Covid-19 ma sono preoccupato da possibili reazioni avverse visto alcuni brutti episodi capitatomi in passato che riporto di seguito in breve:
- A venticinque anni ebbi due reazioni avverse con conseguente shock anafilattico (sincope e dispnea) in seguito alla somministrazione di vaccino per la parotite e levofloxacina.
- Nel 2004 costretto ad un estrazione dentale ho eseguito prove allergiche in ospedale in cui sono risultato negativo alla mepivacaina e alla carbocaina e ho potuto procedere all'intervento.
- Nel 2008 feci un test di esposizione orale a farmaci antibiotici con osservazione clinica con il seguente esito:
Antibiotici CONSIGLIATI: in caso di necessità: eritromicina 600mg, lincomicina 500mg e fosfomicina 1gm, sostituiti più avanti nel 2011 da claritromicina e azitromicina.
Antibiotici SCONSIGLIATI: antiobiotici beta-lattamici in genere e in particolare le cefalosporine e i chinolonici;
- Nel 2011 ebbi una reazione avversa dopo aver assunto Keforal (sempre assunto e ben tollerato in passato) caratterizzata da dolore addominale, astenia profonda e malessere generale regredito spontaneamente qualche ora dopo la somministrazione.
In questa occasione la diagnosi di uscita fu "reazione avversa a farmaci a patogenesi non allergica".
Lo stesso anno ho fatto indagini per acari, muffe, epiteli di animali e pollini tutti con esito negativo.
In sintesi il mio quesito è:
Posso vaccinarmi in sicurezza per il covid?
Dovrei fare indagini per individuare fattori di rischio?
Ringrazio in anticipo chiunque voglia partecipare alla discussione.
[#2]
Utente
Dottor Bosoni la ringrazio per il suo intervento, ma senza offesa, considero la sua risposta un po' povera rispetto al quesito.
Mi aspettavo un consiglio professionale su come vaccinarmi in sicurezza, non una rassicurazione paterna.
Mi capisca, in passato sono quasi morto per reazioni allergiche. Non credo di potermi limitare ad "esporre tutto" al medico vaccinatore confidando in lui per la risoluzione del problema.
Aggiungo che il medico vaccinatore è un perfetto sconosciuto fino al momento della vaccinazione. Io non conosco la sua storia professionale e lui non conosce la mia storia clinica.
Io vorrei limitare i rischi, non compiere un atto di fede in un professionista astratto.
Mi aspettavo un consiglio professionale su come vaccinarmi in sicurezza, non una rassicurazione paterna.
Mi capisca, in passato sono quasi morto per reazioni allergiche. Non credo di potermi limitare ad "esporre tutto" al medico vaccinatore confidando in lui per la risoluzione del problema.
Aggiungo che il medico vaccinatore è un perfetto sconosciuto fino al momento della vaccinazione. Io non conosco la sua storia professionale e lui non conosce la mia storia clinica.
Io vorrei limitare i rischi, non compiere un atto di fede in un professionista astratto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 26/05/2021.
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