Allergia ai pollini
Buongiorno, da un paio di mesi soffro di una forte e continua irritazione della mucosa nasale che è molto fastidiosa perché non mi permette di essere concentrato sulle attività giornaliere e che mi costa una spossatezza molto superiore al normale. Siccome la cosa viene probabilmente da lontano vado a esporre la mia storia clinica.
Soffro di allergia ai pollini fin da bambino (ho 35 anni), precisamente alle graminacee, alla parietaria e all’ulivo. Fortunatamente i sintomi di cui soffro sono solo rinite e bruciore agli occhi ma da bambino avevo anche una forte irritazione alla gola. Ho fatto un primo vaccino intorno ai 7-8 anni , quindi un altro per tre anni verso i 12 .
Nel 1999 mi si ripresentò di nuovo una forma allergica molto pesante che iniziò in primavera e andò avanti fino a metà dell’anno successivo fino all’ inizio di un nuovo ciclo di vaccinazioni iniettiva e sublinguale fatta dopo nuove prove allergiche che evidenziarono di nuovo allergia ai pollini sopra elencati. Dopo questo ciclo durato fino al 2005 le cose sono migliorate fino quasi a non avere più sintomi (tranne una gran debolezza in primavera) almeno fino all’anno scorso .Durante la primavera usavo comunque Kestine e Rinofrenal al bisogno. L’anno scorso ebbi due “crisi “ a fine Febbraio e a fine Giugno che mi costrinsero a usare Kenacort (che avevo già usato negli anni prima del ’99).
Nel 2004 a seguito di una visita ORL fatta perché sentivo sempre la mucosa nasale molto secca che mi dava una certa difficoltà nella respirazione mi fu riscontrata “ipertrofia dei turbinati inferiori” e a seguito di TC eseguita due anni dopo “concha bullosa del turbinato medio dx”.IL Dottore mi disse che la soluzione era chirurgica ma nel frattempo con dei lavaggi nasali con sodio cloruro la situazione migliorò.
Adesso sto usando Kestine e Rinofrenal ma ho usato anche Xyzal e comunque la situazione non è migliorata molto ma il mio allergologo dice di non usare Rinelon perché è un cortisonico.
Aggiungo come ultima cosa che lavoro in un azienda di stampaggio plastica da 14 anni e nonostante le precauzioni comunque spesso sono a contatto con fumi derivanti dalla lavorazione.
Vorrei un parere su quale potrebbe essere la cura migliore e se eventualmente un intervento per la concha bullosa potrebbe portare benefici anche per l’allergia al polline oppure se chi soffre di allergie e destinato comunque a svilupparne altre, per esempio a qualche altro polline o alimento, o comunque a ricadute verso le stesse.
Sperando di non essermi dilungato troppo ringrazio anticipatamente per le risposte che Vorrete inviarmi
Soffro di allergia ai pollini fin da bambino (ho 35 anni), precisamente alle graminacee, alla parietaria e all’ulivo. Fortunatamente i sintomi di cui soffro sono solo rinite e bruciore agli occhi ma da bambino avevo anche una forte irritazione alla gola. Ho fatto un primo vaccino intorno ai 7-8 anni , quindi un altro per tre anni verso i 12 .
Nel 1999 mi si ripresentò di nuovo una forma allergica molto pesante che iniziò in primavera e andò avanti fino a metà dell’anno successivo fino all’ inizio di un nuovo ciclo di vaccinazioni iniettiva e sublinguale fatta dopo nuove prove allergiche che evidenziarono di nuovo allergia ai pollini sopra elencati. Dopo questo ciclo durato fino al 2005 le cose sono migliorate fino quasi a non avere più sintomi (tranne una gran debolezza in primavera) almeno fino all’anno scorso .Durante la primavera usavo comunque Kestine e Rinofrenal al bisogno. L’anno scorso ebbi due “crisi “ a fine Febbraio e a fine Giugno che mi costrinsero a usare Kenacort (che avevo già usato negli anni prima del ’99).
Nel 2004 a seguito di una visita ORL fatta perché sentivo sempre la mucosa nasale molto secca che mi dava una certa difficoltà nella respirazione mi fu riscontrata “ipertrofia dei turbinati inferiori” e a seguito di TC eseguita due anni dopo “concha bullosa del turbinato medio dx”.IL Dottore mi disse che la soluzione era chirurgica ma nel frattempo con dei lavaggi nasali con sodio cloruro la situazione migliorò.
Adesso sto usando Kestine e Rinofrenal ma ho usato anche Xyzal e comunque la situazione non è migliorata molto ma il mio allergologo dice di non usare Rinelon perché è un cortisonico.
Aggiungo come ultima cosa che lavoro in un azienda di stampaggio plastica da 14 anni e nonostante le precauzioni comunque spesso sono a contatto con fumi derivanti dalla lavorazione.
Vorrei un parere su quale potrebbe essere la cura migliore e se eventualmente un intervento per la concha bullosa potrebbe portare benefici anche per l’allergia al polline oppure se chi soffre di allergie e destinato comunque a svilupparne altre, per esempio a qualche altro polline o alimento, o comunque a ricadute verso le stesse.
Sperando di non essermi dilungato troppo ringrazio anticipatamente per le risposte che Vorrete inviarmi
[#1]
Gentile Paziente,
Partirei da due considerazioni:
1) Purtroppo, le malattie allergiche sono malattie “croniche” come lo sono, ad esempio, il diabete e l’ipertensione;
2) Le sensibilizzazioni ad allergeni di tipo inalatorio (acari, pollini, muffe, epiteli, etc.) tendono a crescere di numero nel corso della vita.
A tali considerazioni va aggiunto che le malattie allergiche delle alte vie respiratorie non trattate affatto o non trattate in maniera costante vanno spesso incontro a complicanze (vd. l’articolo: http://verna.blog.tiscali.it//Problemi_derivanti_dal_mancato_trattamento_della_rinite_allergica_1750704.shtml ).
Il consiglio, pertanto, è un nuovo reinquadramento allergologico per capire se sono comparse nuove sensibilizzazioni (la crisi in fine febbraio potrebbe, ad esempio, essere spia di una sensibilizzazione al polline di cupressacee) ed una rivalutazione ORL per escludere la possibilità della comparsa di una rinosinusite (vd. articolo: http://verna.blog.tiscali.it//Sinusite_ed_Allergia_1750699.shtml ). La terapia non potrà che essere stabilita dopo una attenta valutazione dei dati ottenuti dalle due visite ed andrà modulata nel corso dei frequenti controlli medici che la sua condizione impone in quanto malattia cronica (vd. articolo: http://verna.blog.tiscali.it//La_rinite_allergica_1915723.shtml ).
Cordiali saluti,
Partirei da due considerazioni:
1) Purtroppo, le malattie allergiche sono malattie “croniche” come lo sono, ad esempio, il diabete e l’ipertensione;
2) Le sensibilizzazioni ad allergeni di tipo inalatorio (acari, pollini, muffe, epiteli, etc.) tendono a crescere di numero nel corso della vita.
A tali considerazioni va aggiunto che le malattie allergiche delle alte vie respiratorie non trattate affatto o non trattate in maniera costante vanno spesso incontro a complicanze (vd. l’articolo: http://verna.blog.tiscali.it//Problemi_derivanti_dal_mancato_trattamento_della_rinite_allergica_1750704.shtml ).
Il consiglio, pertanto, è un nuovo reinquadramento allergologico per capire se sono comparse nuove sensibilizzazioni (la crisi in fine febbraio potrebbe, ad esempio, essere spia di una sensibilizzazione al polline di cupressacee) ed una rivalutazione ORL per escludere la possibilità della comparsa di una rinosinusite (vd. articolo: http://verna.blog.tiscali.it//Sinusite_ed_Allergia_1750699.shtml ). La terapia non potrà che essere stabilita dopo una attenta valutazione dei dati ottenuti dalle due visite ed andrà modulata nel corso dei frequenti controlli medici che la sua condizione impone in quanto malattia cronica (vd. articolo: http://verna.blog.tiscali.it//La_rinite_allergica_1915723.shtml ).
Cordiali saluti,
Dr. Nicola Verna
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta, probabilmente a Settembre il mio allergologo mi farà fare nuove prove allergiche.
Eventualmente dovro cominciare un nuovo ciclo di vaccinazioni?
Fra qualche giorno ho appuntamento col mio otorino per una nuova valutazione dei turbinati nasali. Se mi ribadisse di operarmi sarei quasi propenso a farlo, vorrei sapere in quale percentuale potrebbe essere utile anche per la rinite allergica (ho letto gli articoli linkati).Cordialmente.
Eventualmente dovro cominciare un nuovo ciclo di vaccinazioni?
Fra qualche giorno ho appuntamento col mio otorino per una nuova valutazione dei turbinati nasali. Se mi ribadisse di operarmi sarei quasi propenso a farlo, vorrei sapere in quale percentuale potrebbe essere utile anche per la rinite allergica (ho letto gli articoli linkati).Cordialmente.
[#3]
Senza aver visto il suo naso risulta praticamente impossibile esprimere una prognosi.
Ad ogni modo, l'indicazione alla resezione dei turbinati diventa imperativa quanto non si ottengono risultati soddisfacenti con la terapia medica. Dopo l'intervento, però, non ci si deve dimenticare della malattia allergica che, se non trattata, la riporterà in breve tempo al chirurgo.
Cordiali saluti,
Ad ogni modo, l'indicazione alla resezione dei turbinati diventa imperativa quanto non si ottengono risultati soddisfacenti con la terapia medica. Dopo l'intervento, però, non ci si deve dimenticare della malattia allergica che, se non trattata, la riporterà in breve tempo al chirurgo.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.2k visite dal 12/05/2009.
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Approfondimento su Allergia
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