Vaccino pfizer e pregressa allergia anafilattica ad antibiotico
Torno a chiedere consiglio su un problema che Vi ho già in parte sottoposto.
Ho 65 anni, sono cardiopatico ischemico con stent da dieci anni e varie comorbilità (MGUS stabile, tiroidite autoimmune silente, gastroesofagite e malattia diverticolare, IPB trattata con Turp).
Dovrei a breve vaccinarmi contro il Covid in un centro vaccinale, ma il mio medico mi propone anticipare la vaccinazione nel suo ambulatorio perché disporrà tra pochi giorni del vaccino Pfizer-Biontech.
La proposta mi sembrerebbe sensata vista le mie condizioni generali di salute senonché io ricordo che 30 anni fa ho avuto una isolata ma brutta reazione di tipo anafilattico subito dopo la seconda iniezione di un antibiotico, l’Unasyn.
Ebbi senso immediato di asfissia e forti spasmi respiratori per circa un minuto e malessere profondo (fisico e mentale) per un paio di giorni.
Al pronto soccorso parlarono, un po’ genericamente, di reazione allergica a farmaco.
Ora proprio ora leggo che la Pfizer informa ufficialmente che l’allergene del suo vaccino che può causare reazioni gravi è il Polietilenglicole (Peg).
Ebbene questa sostanza, purtroppo, risulta presente anche nelle fiale dell’antibiotico Unasyn.
Io non sono un medico, ma mi viene il dubbio che la mia reazione allergica di allora possa essere stata scatenata proprio dal Peg, anche se ovviamente non posso esserne per niente sicuro.
Perciò chiedo se sia prudente vaccinarmi con Pfizer presso il mio medico o se non sia consigliabile prima un consulto allergologico.
Tanto più che assumo da anni vari farmaci, compressi betabloccanti per il cuore che, a quanto so, potrebbero interferire coll’antidoto di una eventuale reazione allergica.
Grazie.
Ho 65 anni, sono cardiopatico ischemico con stent da dieci anni e varie comorbilità (MGUS stabile, tiroidite autoimmune silente, gastroesofagite e malattia diverticolare, IPB trattata con Turp).
Dovrei a breve vaccinarmi contro il Covid in un centro vaccinale, ma il mio medico mi propone anticipare la vaccinazione nel suo ambulatorio perché disporrà tra pochi giorni del vaccino Pfizer-Biontech.
La proposta mi sembrerebbe sensata vista le mie condizioni generali di salute senonché io ricordo che 30 anni fa ho avuto una isolata ma brutta reazione di tipo anafilattico subito dopo la seconda iniezione di un antibiotico, l’Unasyn.
Ebbi senso immediato di asfissia e forti spasmi respiratori per circa un minuto e malessere profondo (fisico e mentale) per un paio di giorni.
Al pronto soccorso parlarono, un po’ genericamente, di reazione allergica a farmaco.
Ora proprio ora leggo che la Pfizer informa ufficialmente che l’allergene del suo vaccino che può causare reazioni gravi è il Polietilenglicole (Peg).
Ebbene questa sostanza, purtroppo, risulta presente anche nelle fiale dell’antibiotico Unasyn.
Io non sono un medico, ma mi viene il dubbio che la mia reazione allergica di allora possa essere stata scatenata proprio dal Peg, anche se ovviamente non posso esserne per niente sicuro.
Perciò chiedo se sia prudente vaccinarmi con Pfizer presso il mio medico o se non sia consigliabile prima un consulto allergologico.
Tanto più che assumo da anni vari farmaci, compressi betabloccanti per il cuore che, a quanto so, potrebbero interferire coll’antidoto di una eventuale reazione allergica.
Grazie.
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Utente
Gentile Dottore, Lei fa bene a ribadirmi questa necessità. Purtroppo ignoro come funzioni nella Sua regione, ma io non so come procedere concretamente per ottenere qui (nelle Marche) una vaccinazione ospedaliera. I contatti con personale dell'Asur addetta ai vaccini Covid sono praticamente impossibili.
Da noi mi risulta che la vaccinazione ospedaliera sia riservata solo ai pazienti "vulnerabili" (tra i quali io, incredibilmente - secondo le tabelle ministeriali e nonostante i miei malanni - non rientro) e non anche a chi ha anamnesi di allergia seria.
Al centro vaccinale della mia zona un medico mi ha detto che il massimo che possono fare nel mio caso, oltre che scegliere un vaccino in teoria meno allergizzante, è trattenermi mezz'ora in più in osservazione.
Proverò a fare una visita allergologica all'ospedale regionale sperando che lo specialista mi possa in qualche modo avviare al percorso che Lei mi consiglia. Ma non credo di avere molte speranze. Grazie comunque
Da noi mi risulta che la vaccinazione ospedaliera sia riservata solo ai pazienti "vulnerabili" (tra i quali io, incredibilmente - secondo le tabelle ministeriali e nonostante i miei malanni - non rientro) e non anche a chi ha anamnesi di allergia seria.
Al centro vaccinale della mia zona un medico mi ha detto che il massimo che possono fare nel mio caso, oltre che scegliere un vaccino in teoria meno allergizzante, è trattenermi mezz'ora in più in osservazione.
Proverò a fare una visita allergologica all'ospedale regionale sperando che lo specialista mi possa in qualche modo avviare al percorso che Lei mi consiglia. Ma non credo di avere molte speranze. Grazie comunque
[#4]
Utente
Gentile dottore, l'allergologo dell'ospedale regionale mi ha messo per iscritto che, secondo le linee guida, nel mio caso io non rientro nei pazienti a rischio specifico, ma generico, per cui mi tratteranno semplicemente di più in osservazione.
Sono intanto riuscito a iscrivermi in una lista per fragili e mi hanno chiamato per mercoledì prossimo per somministrarmi lo Pfizer. È un percorso seguito da medici di un ospedale geriatrico della zona, ma la vaccinazione comunque non avviene in ambiente ospedaliero.
Inoltre mi si è aggiunto un problema imprevisto: ho avuto da poco una improvvisa recidiva di infiammazione prostatica e sto seguendo un ciclo bisettimanale di terapia con ciproxin (500x2) che non sarà ancora del tutto terminato per il giorno previsto per il vaccino. L'urologo dice che non è un impedimento e riferirò ovviamente al medico del centro vaccinale, ma non vorrei che la cosa slittasse ulteriormente o ci fossero dei rischi in più.
Sono intanto riuscito a iscrivermi in una lista per fragili e mi hanno chiamato per mercoledì prossimo per somministrarmi lo Pfizer. È un percorso seguito da medici di un ospedale geriatrico della zona, ma la vaccinazione comunque non avviene in ambiente ospedaliero.
Inoltre mi si è aggiunto un problema imprevisto: ho avuto da poco una improvvisa recidiva di infiammazione prostatica e sto seguendo un ciclo bisettimanale di terapia con ciproxin (500x2) che non sarà ancora del tutto terminato per il giorno previsto per il vaccino. L'urologo dice che non è un impedimento e riferirò ovviamente al medico del centro vaccinale, ma non vorrei che la cosa slittasse ulteriormente o ci fossero dei rischi in più.
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Dr. Claudio Bosoni
Allergologo, Medico di base
5.5k 281
Ricapitolando, se le faranno lo Pfizer che ha maggior efficacia e minimi effetti collaterali, rispetto agli altri, può andare tranquillo, al massimo la terranno un pò più di tempo in osservazione. Riguardo all' antibiotico non c'è nessuna interferenza.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.7k visite dal 25/04/2021.
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