Dolore inguine bilaterale, prevalentemente a destra
Gentili dottori, è circa un anno e mezzo che soffro di dolori inguinali.
Molte sono state le visite fatte: Ortopediche, neurologiche, urologiche, neurochirurgiche, chirurgiche, fisiatriche e vascolari.
Tutte apparentemente nella norma.
Solo la TAC con mezzo di contrasto addome pelvi, ha evidenziato sub-pericentimetriche nodulazioni linfonoidali a sede iliaca esterna e inguinale bilaterale di max 13 mm a sinistra.
Dall’ultimo consulto ematologico, sono state escluse patologie del campo però mi è stata consigliato una cura antibiotica (augumentig 2 volte al giorno per 7 giorni) perché i dolori sono causati de questi linfonodi.
La prima volta che sono venuto a conoscenza di questa linfoadenopatia è stata attraverso un’ecografia fatta non appena ho iniziato ad avvertire questi dolori dove si evidenziava un linfonodo reattivo di max 22mm.
Come si intuisce, malgrado le numerose cure fatte in quest’anno e mezzo, i linfonodi, seppur regrediti di poco, risultano ancora ingrossati ed infiammati ma soprattutto dolenti.
L’ematologo sopra citato, mi ha dato la cura antibiotica però manco lui sapeva spiegarsi questa cosa.
Infine, dal medico di famiglia, siccome i linfonodi sono dolenti ed ingrossati da molto tempo, mi è stato consigliato di effettuare una visita immunologica.
Una cosa molto strana, è che, solitamente dopo 2-3 giorni di dolore, a livello scrotale, fuoriesce uno sfogo di nodulazioni cutanee arrossate.
Durante la fuoriuscita di questi, il dolore è nella fase apicale di dolenza.
Alla visita dermatologica, sono state escluse patologie di interesse.
Il medico ha correlato lo sfogo cutaneo come uno sfogo del dolore però senza risposta certa (solo un ipotesi campato in aria).
Per circa un anno, ho avuto quasi tutti i pomeriggi i decimi di febbre (da 37.1 a 37.8).
Ad oggi, questo sintomo è regredito.
Infine, seppur fortemente invalidato a camminare da questi dolori inguinali, nel mese scorso di dicembre si sono incarnite entrambe le unghie degli alluci con generazione di granuloma.
Per entrambi è stato necessario l’intervento chirurgico.
Prima, non avevo mai sofferto di questi problemi.
Personalmente, credo ci sia una correlazione tra tutti i sintomi indicati.
Nessuno mi sa dare una risposta e, ad oggi non ho una diagnosi precisa.
Potrebbe essere effettivamente collegata a qualche malattia autoimmune oppure consigliereste altro?
Molte sono state le visite fatte: Ortopediche, neurologiche, urologiche, neurochirurgiche, chirurgiche, fisiatriche e vascolari.
Tutte apparentemente nella norma.
Solo la TAC con mezzo di contrasto addome pelvi, ha evidenziato sub-pericentimetriche nodulazioni linfonoidali a sede iliaca esterna e inguinale bilaterale di max 13 mm a sinistra.
Dall’ultimo consulto ematologico, sono state escluse patologie del campo però mi è stata consigliato una cura antibiotica (augumentig 2 volte al giorno per 7 giorni) perché i dolori sono causati de questi linfonodi.
La prima volta che sono venuto a conoscenza di questa linfoadenopatia è stata attraverso un’ecografia fatta non appena ho iniziato ad avvertire questi dolori dove si evidenziava un linfonodo reattivo di max 22mm.
Come si intuisce, malgrado le numerose cure fatte in quest’anno e mezzo, i linfonodi, seppur regrediti di poco, risultano ancora ingrossati ed infiammati ma soprattutto dolenti.
L’ematologo sopra citato, mi ha dato la cura antibiotica però manco lui sapeva spiegarsi questa cosa.
Infine, dal medico di famiglia, siccome i linfonodi sono dolenti ed ingrossati da molto tempo, mi è stato consigliato di effettuare una visita immunologica.
Una cosa molto strana, è che, solitamente dopo 2-3 giorni di dolore, a livello scrotale, fuoriesce uno sfogo di nodulazioni cutanee arrossate.
Durante la fuoriuscita di questi, il dolore è nella fase apicale di dolenza.
Alla visita dermatologica, sono state escluse patologie di interesse.
Il medico ha correlato lo sfogo cutaneo come uno sfogo del dolore però senza risposta certa (solo un ipotesi campato in aria).
Per circa un anno, ho avuto quasi tutti i pomeriggi i decimi di febbre (da 37.1 a 37.8).
Ad oggi, questo sintomo è regredito.
Infine, seppur fortemente invalidato a camminare da questi dolori inguinali, nel mese scorso di dicembre si sono incarnite entrambe le unghie degli alluci con generazione di granuloma.
Per entrambi è stato necessario l’intervento chirurgico.
Prima, non avevo mai sofferto di questi problemi.
Personalmente, credo ci sia una correlazione tra tutti i sintomi indicati.
Nessuno mi sa dare una risposta e, ad oggi non ho una diagnosi precisa.
Potrebbe essere effettivamente collegata a qualche malattia autoimmune oppure consigliereste altro?
[#1]
La prima cosa che le consiglierei sarebbe di consultare un ematologo, perchè le malattie linfonodali sono più di sua pertinenza, che non di un immunologo. La seconda cosa, sarebbe l' asportazione di un linfonodo per fare un esame istologico.
Dr. Claudio Bosoni
[#2]
Utente
Gentile dottore, grazie per avermi risposto. Come scritto sopra, ho consultato l'ematologo che mi ha prescritto cura antibiotica (iniziata oggi). Sia dalla Tac che palpandomi, ha confermato che i linfonodi sono di tipo reattivo ed ha guardato gli esami del sangue che ho fatto in precedenza alla visita. Mi ha detto che il problema non è di tipo ematologico, dunque non è prevista l'asportazione, però non è neanche normale che entrambe le catene linfonoidali a sede iliache siano ancora infiammate e dolenti (malgrado sia passato un anno e mezzo dove ho fatto molte cure: cortisone, antidolorifici ed altro). In pratica si conosce la causa del dolore all'inguine, ovvero i linfonodi infiammati e quindi ingrossati ma non si conosce la causa che provoca questa reazione del sistema linfatico.
[#4]
Utente
Grazie ancora per avermi risposto. Nel mentre faccio la cura consigliata dall'ematologo che mi ha visitato. A breve farò anche la visita immunologica. Nell'attesa, se qualche altro medico avesse ulteriori suggerimenti, soprattutto nel campo dell'immunologia, sono ben accetti. Ormai anche il medico di base è fortemente orientato su una patologia di questo tipo, tant'è vero che mi ha indicato questa pista. Personalmente, come scritto nella prima domanda, potrebbe esserci qualche malattia autoimmune che può essere correlata ai sintomi descritti?
[#6]
Utente
La cura antibiotica non ha dato alcun effetto. Alla visita immunologica, mi hanno prescritto ulteriori accertamenti del sangue per approfondire la questione. Alcuni li avevo già fatti in precedenza ma li dovrò ripetere. Altri invece non li ho mai fatti. In ambulatorio mi hanno detto che, attraverso queste analisi, verrà fatto uno screening del mio sistema immunitario. Inoltre, dagli esami portati alla visita, il medico si accorge che al quadro proteico presento una frazione gamma di 19.6%. A fine visita mi hanno detto che, probabilmente, il mio organismo è soggetto a delle infezioni recidive o che non riesce a vincere del tutto (anche perché spesso presento decimi di febbre). Potrebbe anch'essere che ho contratto qualche virus-batterio (negativo al COVID-19). Comunque, come detto, a breve farò gli esami indicati sperando di giungere il prima possibile ad una conclusione. Volevo chiedere (a chi di competenza): cosa pensate di questo valore della frazione gamma di 19.6%?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 23/03/2021.
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