Connettivite indifferenziata e allergia

Buongiorno sono una ragazza di 33 anni,
da un anno a questa parte ho avuto sintomi allegici ... ho fatto i test allergici e sono risultata allergica alla polvere e agli acari.. mi hanno detto anche al mais, alla mela, ed altri alimenti! I miei sintomi sono ingrossamento delle mucose nasali, arrossamento delle guance con prurito e ingrossamento della gola, con conseguente impedimento ad ispirare! Fino a qui .. un pò pericoloso, ma reagisco.. l'ansia mi prende e quindi un allarme che aumenta lo stato allergico quando il mio corpo non regisce più e mi sento.. anzi quasi letteralmente svengo! Ho fatto tantissime analisi, e mi sono fatta visitare da quasi mezza Italia (Milano, Firenze, Roma, Catania e per ultima Messina)! Premetto che all'età di 18 anni ho avuto un'infiammazione acuta che è stata diagnosticata e curata come artrite reumatoide, dopo più di una decina d'anni questa diagnosi è stata annullata perchè non presento le conseguenze di un'atrite reumatoide! in compenso mi è comparsa questa forte allergia che non riesco a superare! Mi hanno prescritto Urbason per alcuni mesi, sostenendo che lo posso prendere in maniera continuativa anche per anni! Conoscendo il mio corpo so che il cortisone su di me ha un effetto temporaneo ... coiè sto bene finchè lo ingerisco, appena lo smetto crollo peggio di prima! Il problema non starebbe nell'ingerire per anni questo farmaco.. ma nel fatto che sono perennemente a dieta! Cioè mi hanno prescritto la dieta e se ingerisco anche solo un pò di mozzarella io ho una crisi allergica (anche se ho preso l'urbason) oppure se ingerisco un pò di gelato, oppure un pò di spinaci.. o quant'altro alimento appartiene a questa categoria.. io sto male! Come faccio? Il mio medico mi suggerisce di avere pazienza.. ma io l'ho finita! (Regalatemene un barattolo! Scusate l'ironia) E inoltre, sono sposata da tre anni vorrei anche divenire mamma .. posso con questo medicanel che ingerisco? (5 mg di Urbason) !!!
Potrei causare delle malformazioni al feto.. o quento meno non poter avere un bambino sano? Grazie per la vostra risposta e per la vostra attenzione!
Daniela
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,
ci parla delle sue analisi ma non ci spiega se oltre al cortisone, non ha improntato una vera e propria terapia iposensibilizzante per le allergie respiratorie. Le significo che questa è l'unica via per la cura "a monte" delle allergie respiratorie manifeste dagli screening allergologici (acari e pollini sono compresi).
Le problematiche della gravidanza relative all'assunzione di streroidi sistemici, non stanno nelle malformazioni fetali (teratogenicità) ma nel rischio comune dell'iperglicemia e del daibete che può svilupparsi nelle terpie al lungo termine con il cortisone. Per tali ragioni penso che la cosa più saggia da effettuare sia un consulto Dermato-venereologico per rivedere il problema allergico, e ginecologico per il resto;
Cari Saluti.
Dott. Luigi Laino
Dermatologo e Venereolgo, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Rieccoci con la "catena di S. Antonio: per curare un'allergia ora occorrono tre specialisti! Collega, si riveda la fisiologia ed in particolar modo i sistemi MALT, GALT, BALT...
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
dr. cavallino:
2° invito verbale dal desistere alle diffamazioni a mezzo stampa.

Dott. Luigi Laino
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
A prescindere dal tono intimidatorio, non ravviso nel mio scritto gli estremi per la diffamazione. Comunque sarebbe più saggio ed elegante continuare il nostro dialogo in privato, dispensando gli utenti da questa querelle...
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia Daniela,
Se
“da un anno a questa parte ho avuto sintomi allergici ...” vuol dire che precedentemente, qualcosa è successo che li ha determinati e sicuramente, le allergie non hanno nessuna importanza, ma altri motivi, lo hanno causato, che chiaramente vanno cercati.

“sono ingrossamento delle mucose nasali, arrossamento delle guance con prurito e ingrossamento della gola, con conseguente impedimento ad ispirare!” questi sono sintomi della presenza di una infiammazione.
“all'età di 18 anni ho avuto un'infiammazione acuta che è stata diagnosticata e curata come artrite reumatoide,”
Questo è importante!, come mai lei all’età di 18 anni ha presentato dei sintomi riferibili a “reumatismo”? la causa va cercata prima dei 18 anni, è successo qualcosa che ha scatenato il reumatismo/allergia, la diagnosi poi ha scarsa importanza, l’importante è capire perchè avviene un disturbo.
“perchè non presento le conseguenze di un'artrite reumatoide! in compenso mi è comparsa questa forte allergia che non riesco a superare! “
“cortisone su di me ha un effetto temporaneo ..” questo è certo, il cortisone ha solo un effetto sintomatico, se non si arriva alle cause, ha poco effetto.
di mozzarella io ho una crisi allergica (anche se ho preso l'urbason) questo dimostra che il cortisone è un farmaco solamente sintomatico, si deve sempre andare all’origine del problema.
Il sistema immunitario, in presenza di una infiammazione, prodotta da un agente patogeno, risponde con i linfociti Th1; quando si presenta una sostanza, che è nociva e deve essere controllata, risponde con i linfociti Th2. Questi sono in equilibrio, come su una bilancia, ma la persistenza di una infiammazione, che continua, anche subclinica, in cui viene prodotta costantemente una citochina, l’interleuchina 4, la bilancia si sposta in favore dei Th2, allergia, quindi, per un meccanismo perverso, ad ogni infiammazione, il sistema non reagisce più con i Th1, infiammazione, ma con i Th2, allergia, pertanto, qualsiasi sostanza, entra nell’organismo, o anche solamente in contato, genera allergia. Quindi si vanno a cercare le sostanze che potrebbero provocare allergia, mozzarella, ulivo, parietaria, fiori, ma ne potrebbe trovare tantissime, anche l’acqua, alla fine. Invece il problema è tutta un’altra pare, completamente spostato. Questo è il motivo per cui lei non riesce a trovare una soluzione, deve cercare l’infezione che per prima ha scatenato quella reazione che ha provocato una reazione articolare, altrimenti non l’avrebbero chiamata artrite.
Come vede, applicando ragionamenti di medicina, come insegna la letteratura internazionale, si trova la spiegazione. Rimane la terapia, a questo punto, ci si deve rivolgere alla medicina biologica, che con i suoi esami strumentali, farmaci, ragionamento integrato, riesce a risolvere il problema. Infatti agendo sulla malattia primitiva, sull’agente che la ha causata, si riesce a riportare il sistema immunitario ad una risposta fisiologica, riportare la bilancia Th1/Th2,ad una risposta adeguata.
Praticamente, trovata la malattia iniziale, l'agente patogeno, abbiamo a disposizione la terapia.
Saluti



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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Grazie Collega Moschini... finalmente diamo dignità alla biologia, nel senso nobile del termine.
Per questo avevo suggerito il ricorso ai Transfer Factors, nell'attesa di risalire al cuore della catena causale.
Un caro saluto.
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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Grazie per le risposte... soprattutto al dott. Cavallino e al dott. Moschino.
Non ricordo cosa mi sia avvenuto all'età di 18 anni .. ricordo solamente una forte febbre curata come una semplice influenza! Quindi non so darvi un chiarimento in merito, nè tantomeno i miei genitori ricordano qualcosa di diverso da me!
Vorrei sapere qualcosa di più in merito a queste analisi. Potrei anche averle fatte (ho cartelle piene di risultati) sia privatamente sia in ospedale, però non ho mai sentito queste due formulette TH1 e TH2... forse s'identificano con nomi diversi?
Il medico che mi ha in cura ha detto le medesime cose del Dott. Moschini .. che qualsiasi cosa mi può provocare una crisi allergica, ed ha sempre parlato di "complemento" .. forse è la stessa cosa? Mi ha, però, dato questo medicinale con cui non mi sembra che mi stia veramente curando!
Ultima domanda: la connettivite indifferenziata esattamente cos'è e è davvero correlata a questa allergia?
GRAZIE anticipatamente
Daniela

P.S. potreste consigliarmi un altro centro in Italia in cui mi potrebbero finalemente aiutarmi a risolvere il problema? GRAZIE
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Cara amica, grazie anzitutto per la stima che condivido volentieri con il Collega Moschino.
Se accetta un suggerimento dettato da 24 anni di esperienza clinica, non dia troppa importanza alle "etichette" con cui si definiscono le malattie: servono più a rassicurare i medici che i pazienti... Quel che conta è capire il concetto.
In tutte le forme autoimmuni è presumibile una pregressa infezione virale, specie la mononucleosi, che in soggetti geneticamente predisposti innesca una sorta di "disorientamento immunologico", fino al mancato riconoscimento del "self" dal "non-self". In pratica il sistema immunitario non è più in grado di discriminare ciò che deve proteggere (l'organismo) da ciò che deve aggredire (patogeni esogeni).
Si tratta dunque di rieducarlo a distinguere ed occorre iniziare eliminando le "spine irritative" ancora presenti a livello endocellulare (virus sequestrati nel nucleo) attraverso una terapia mirata qual'è appunto l'omeopatia di risonanza, cui si associa il ripristino della funzione mesenchimale (matrice) per essere certi di riuscire nell'impresa.
Come vede il nostro ragionamento presuppone la conoscenza della fisiologia e della patogenesi che conduce alle patologie autoimmuni, anziché il solo approccio terapeutico palliativo. A tal proposito, se desidera, può consultare il mio sito www.smige.net per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La connettivite è una patologia autoimmune, prodotta da un meccanismo chiamato mimetismo molecolare, in cui un agente patogeno, che viene processato dal sistema immunitario, produce un errore nello stesso sistema, per cui vengono prodotti anticorpi anti cellule connettivali, ma possono essere prodotti anche anticorpi anti cellule tiroidee, o qualsiasi altra cellula dell’organismo. Da qui la progressione della sua malattia.
Il lavoro che deve eseguire è individuare esattamente dove si è verificato l’errore, chi lo ha provocato, per poterlo correggere. Proprio con questo obiettivo, ho strutturato una metodica personale che sfruttando le conoscenze scientifiche più recenti, ha la possibilità, con esami strumentali di medicina convenzionale e biologica, di eseguire in tempo reale il ragionamento diagnostico e terapeutico. Pertanto poiché tutto il sistema è intervenuto, compreso il complemento, che è una minima parte, ma anche altre proteine, chiamate interleuchine, l’azione da svolgere, non è semplicemente la prescrizione di un farmaco, ma l’individuazione dell’errore e il ripristino di tutti i meccanismi svolti dal sistema immunitario, in cui si è verificato l’errore. Praticamente, si deve ritornare a cosa è successo prima dei 18 anni, individuare l’azione svolta, quali agenti patogeni sono coinvolti, quali meccanismi immunologici hanno effettuato l’errore, correggere, eliminare gli agenti patogeni coinvolti, riportare il sistema immunitario ad un funzionamento fisiologico.
La metodica è personale, strutturata secondo le ricerche scientifiche più recenti, applicate alla medicina biologica, per cui in tempo reale, ho la possibilità di eseguire tutto il lavoro diagnostico e terapeutico.
Saluti
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Indubbiamente la metodica del Collega Moschini è oltremodo interessante e suggestiva. Tuttavia vorrei ricordare che la diagnostica convenzionale, se opportunamente interpretata, rivela interessantissimi risvolti diagnostici.
A questo proposito inviterei il Collega, se già non lo avrà fatto, a leggere un interessante articolo apparso su "La medicina biologica" proprio su tale nuovo paradigma interpretativo delle analisi ematologiche convenzionali.
Saluti.
Dr. G. Cavallino - www.smige.net
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