Reazione allergica a seguito di una puntura di vespa
Buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni e premetto che da piccolo ho avuto un episodio di molteplici punture di vespe da terra dato che ho involontariamente calpestato un alveare nascosto, senza però un’anafilassi, ma solo gonfiore locale nelle zone punte.
Lunedì 5 agosto, verso sera, sono stato punto da una vespa medialmente sull’avambraccio sx. Il giorno dopo ho iniziato ad applicare Gentalinbeta 0, 1% e ho assunto per via orale kestine 10mg. L’avambraccio era notevolmente gonfio, dolente, rosso, caldo e pruriginoso. L’estensione dell’area era di 10/15 cm. Dal giorno seguente ad oggi assumo per os 20mg di kestine. Il giorno 7 agosto l’area rossa e gonfia si è ulteriormente estesa, estendendosi dal polso alla piega del gomito, comprendendo così tutto l’avambraccio. Visitato dalla dottoressa e costata la mia forte reazione allergica mi ha prescritto crema Ovixan 1mg da applicare durante il giorno e nel caso l’area rossa dell’infiammazione si fosse estesa anche al braccio l’assunzione della terapia antibiotica con Augumentin.
Dall’applicazizone di Ovixan l’avambraccio si sgonfia, risulta meno disteso, molto meno arrossato e la piccolissima area di pus creatosi dove mi ha punto la vespa è praticamente scomparsa. Dato questo miglioramento non ho assunto l'antibiotico.
Il problema essenziale per cui mi rivolgo a voi è il fatto che nonostante ci sia stato un visibile miglioramento in termini di calore, colore, gonfiore e arrossamento persiste un forte e insopportabile prurito in tutto l’avambraccio che mi permette di trovare sollievo solo se tengo immerso l’avambraccio in una bacinella di acqua con del ghiaccio. Da oggi applico gel Tinset 5% sperando che possa fare qualcosa in termini di prurito essendo una crema antistaminica concentrata.
Il problema è che faccio fatica ad applicare la terapia topica, in quanto appena tolgo l’avambraccio dall’acqua fredda ho un’autonomia di 5 minuti prima che riparta il forte senso di prurito. Questo se non assecondato peggiora sempre di più con una sensazione di spilli che pungono, oppure se assecondato è seguito da ancora più prurito e bruciore. Quindi applico la crema ma dopo 10 minuti devo assolutamente immergere l’avambraccio e ne consegue una perdita della terapia applicata.
Con la sola applicazione del ghiaccio persiste il prurito, questo scompare se appunto uso anche l’acqua immergendo completamente la zona.
La mia domanda è: dato che non dormo da 48 ore per il fatto che devo tenere il braccio in una bacinella con acqua per non avere forte prurito che risulta insopportabile, la situazione potrebbe risolversi più velocemente con l’assunzione dell’antibiotico? Ne vale davvero la pena? Oppure il Tinset potrebbe far migliorare la situazione? Grazie mille per le risposte e l’interessamento.
Lunedì 5 agosto, verso sera, sono stato punto da una vespa medialmente sull’avambraccio sx. Il giorno dopo ho iniziato ad applicare Gentalinbeta 0, 1% e ho assunto per via orale kestine 10mg. L’avambraccio era notevolmente gonfio, dolente, rosso, caldo e pruriginoso. L’estensione dell’area era di 10/15 cm. Dal giorno seguente ad oggi assumo per os 20mg di kestine. Il giorno 7 agosto l’area rossa e gonfia si è ulteriormente estesa, estendendosi dal polso alla piega del gomito, comprendendo così tutto l’avambraccio. Visitato dalla dottoressa e costata la mia forte reazione allergica mi ha prescritto crema Ovixan 1mg da applicare durante il giorno e nel caso l’area rossa dell’infiammazione si fosse estesa anche al braccio l’assunzione della terapia antibiotica con Augumentin.
Dall’applicazizone di Ovixan l’avambraccio si sgonfia, risulta meno disteso, molto meno arrossato e la piccolissima area di pus creatosi dove mi ha punto la vespa è praticamente scomparsa. Dato questo miglioramento non ho assunto l'antibiotico.
Il problema essenziale per cui mi rivolgo a voi è il fatto che nonostante ci sia stato un visibile miglioramento in termini di calore, colore, gonfiore e arrossamento persiste un forte e insopportabile prurito in tutto l’avambraccio che mi permette di trovare sollievo solo se tengo immerso l’avambraccio in una bacinella di acqua con del ghiaccio. Da oggi applico gel Tinset 5% sperando che possa fare qualcosa in termini di prurito essendo una crema antistaminica concentrata.
Il problema è che faccio fatica ad applicare la terapia topica, in quanto appena tolgo l’avambraccio dall’acqua fredda ho un’autonomia di 5 minuti prima che riparta il forte senso di prurito. Questo se non assecondato peggiora sempre di più con una sensazione di spilli che pungono, oppure se assecondato è seguito da ancora più prurito e bruciore. Quindi applico la crema ma dopo 10 minuti devo assolutamente immergere l’avambraccio e ne consegue una perdita della terapia applicata.
Con la sola applicazione del ghiaccio persiste il prurito, questo scompare se appunto uso anche l’acqua immergendo completamente la zona.
La mia domanda è: dato che non dormo da 48 ore per il fatto che devo tenere il braccio in una bacinella con acqua per non avere forte prurito che risulta insopportabile, la situazione potrebbe risolversi più velocemente con l’assunzione dell’antibiotico? Ne vale davvero la pena? Oppure il Tinset potrebbe far migliorare la situazione? Grazie mille per le risposte e l’interessamento.
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Gentile utente, la soluzione migliore se non esistono controindicazioni è quella di assumere per bocca un antistaminico e per bocca il cortisone. Data l’estensione e l’intens Della reazione applicare una terapia solo locale non è sicuramente una soluzione
Dr. Paolo Fancello specialista in allergologia ed immunologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.2k visite dal 10/08/2019.
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