Mancanza di accertamenti, di diagnosi, molti sintomi
Ringraziandola anticipatamente per la sua attenzione, le sottopongo i miei problemi. Premettendo che abito in Svizzera da circa sette annie che fino a tre anni fa, non mi ero mai rivolta ad alcun dottore, in quanto non avevo avuto alcun problema. Ho 30 anni e da circa 3 anni è iniziata la mia "storia clinica", con questo problema: allora nel giugno 2006 ho subito una puntura d'insetto al piede destro, con una reazione "allergica" tra virgolette perchè non so se è giusto definirla così.La sintomatologia è stata questa: forte gonfiore esteso a tutto il piede + caviglia, con arrossamento evidente ed infettamento di una puntura al polpaccio, della stessa gamba, molto antecedente a quella che avevo subito al piede, con identica sintomatologia. Mi sono recata dal dottore che in quel momento era in ferie e quindi sono stata visitata da una dottoressa, di uno studio affiliato, che ha riscontrato un'infezione ed ha tracciato il gonfiore ed arrossamento con un pennarello, dicendomi che se l'indomani ne avessi notato l'arrossamento, avrei dovuto recarmi in ospedale. Al momento mi ha prescritto un antibiotico penicellina per 3 volte al giorno, cetallerg per 3 volte al giorno, prednisolon streuli 1 volta al giorno. L'indomani al risveglio l'arrossamento ed il gonfiore erano avanzati circa 2cm, quindi mi sono recata in ospedale, dove mi hanno effettuato un prelievo da cui si è riscontrata una forte infezione, mi sono state somministrate 2 compresse, delle quali non sono a conoscenza di cosa fossero e dopo circa 6 ore sono ritornata a casa per mia scelta, con l'obbligo di recarmi nuovamente l'indomani in ospedale. Al risveglio già notando una diminuzione dell'arrossamento che era ritornato al tracciato della dottoressa, mi sono recata in ospedale, dove mi hanno rieffettuato il prelievo, con il risultato che l'infezione nel sangue si stava riducendo, mi sono state somministrate nuovamente 2 compressee sono ritornata a casa mantenendo la cura della dottoressa. Dopo varie visite di controllo ho dovuto mantenere la cura per 3 settimane, all'ultima visita la dottoressa mi ha detto che sarebbe dovuto trascorrere del tempo ed avrei dovuto effettuare delle analisi per capire cosa fosse successo e per poter effettuare una futura desenzibilizzazione. Tranquilla per il pericolo scampato è trascorsa l'estate, ma all'arrivo dell' autunno sono cominciati i primi problemi: forte stanchezza da non riuscire a stare in piedi, svogliatezza, cambiamenti d'umore, ingrassamento, forte perdita dei capelli,amennorea. Così ho deciso di recarmi dal dottore, gli ho descritto tutto quello che ho scritto sopra, in quanto lui era in ferie e non è stato lui a curarmi, mi ha prescritto le analisi del sangue il cui risultato e stata carenza di ferro 10 su <40/200> carenza di zinco emoglobina bassa. Mi scuso per la lunchezza del testo, ma le voglio descrivere bene perchè possa darmi un aiuto, per cui dovrò continuare a scriverle in un altro testo grazie
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
La cronaca della puntura al piede (da cui si estrapola che la dottoressa sospettava una zecca e si aspettava un eritema migrante) e' minuziosa ma colloquiale, seguono due righe di disturbi purtroppo non specifici, infine i fatti noti riguardano il riscontro della recente anemia da carenza di ferro, che puo' avere cento cause tranne una: quella allergica.
L'anemia puo' comunque spiegare alcuni disturbi, quindi va senz'altro curata (ferro, vitamina C, bistecche ecc.) e almeno la stanchezza le passera'. In piu' io darei una controllata agli anticorpi anti borrelia e farei qualche esame ormonale per tiroide e surrene.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 19/02/2009.
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