Dubbi su intolleranza
Gentili Dottori,
Avrei bisogno di chiedervi dei chiarimenti riguardo ad alcuni sintomi che persistono da un mese circa.
Ho già chiesto un consulto agli specialisti di Gastroenterologia, ma nell'attesa ho pensato che forse il mio problema potrebbe essere connesso ad una qualche intolleranza.
Circa un mese fa ho assunto Clavulin per curare una tonsillite e da quel momento ho iniziato ad avere diversi problemi di salute.
In particolare, ho molta nausea, borborigmi, feci molli che si alternano a feci caprine (finora ho avuto un solo episodio di feci normali), difficoltà nella deglutizione e una continua sensazione di liquido nello stomaco, che il medico di base ha associato ad una presenza eccessiva di gas.
Il mio medico mi ha prescritto esami per Helicobacter (dei quali sto aspettando i risultati) e mi ha prescritto, per tentare di risolvere eventuale Helicobacter o reflusso/gastrite, anche Pantoprazolo che sto assumendo da tre giorni con scarsi risultati.
Ieri, dopo aver avuto una giornata con forti episodi di nausea, ho pensato che forse certi sintomi sono collegati con l'alimentazione, in quanto dopo pranzo avevo una forte sensazione di dover vomitare ma senza risultati.
L'alimentazione che ho seguito ieri è stata la seguente: colazione con thé e una fettina di dolce alle mandorle, pranzo con grissini, prosciutto e stracchino, cena saltata per forte nausea.
Aggiungo inoltre che qualche giorno fa mi sono comparsi dei puntini rossi che mi prudono ogni tanto nella zona sotto la gabbia toracica e nella parte inferiore della spina dorsale
Visti questi sintomi, secondo voi può esserci una relazione con l'alimentazione? Può trattarsi di un'intolleranza? Premetto che per la tonsillite mi è sempre stato prescritto Augmentin, mentre questa volta il medico ha cambiato farmaco, ma sono passate più di tre settimane dalla fine del trattamento.
Spero di aver scritto nella specialità giusta, ma questi sintomi mi stanno limitando molto e qualsiasi informazione è ben accetta.
Vi ringrazio in anticipo!
Avrei bisogno di chiedervi dei chiarimenti riguardo ad alcuni sintomi che persistono da un mese circa.
Ho già chiesto un consulto agli specialisti di Gastroenterologia, ma nell'attesa ho pensato che forse il mio problema potrebbe essere connesso ad una qualche intolleranza.
Circa un mese fa ho assunto Clavulin per curare una tonsillite e da quel momento ho iniziato ad avere diversi problemi di salute.
In particolare, ho molta nausea, borborigmi, feci molli che si alternano a feci caprine (finora ho avuto un solo episodio di feci normali), difficoltà nella deglutizione e una continua sensazione di liquido nello stomaco, che il medico di base ha associato ad una presenza eccessiva di gas.
Il mio medico mi ha prescritto esami per Helicobacter (dei quali sto aspettando i risultati) e mi ha prescritto, per tentare di risolvere eventuale Helicobacter o reflusso/gastrite, anche Pantoprazolo che sto assumendo da tre giorni con scarsi risultati.
Ieri, dopo aver avuto una giornata con forti episodi di nausea, ho pensato che forse certi sintomi sono collegati con l'alimentazione, in quanto dopo pranzo avevo una forte sensazione di dover vomitare ma senza risultati.
L'alimentazione che ho seguito ieri è stata la seguente: colazione con thé e una fettina di dolce alle mandorle, pranzo con grissini, prosciutto e stracchino, cena saltata per forte nausea.
Aggiungo inoltre che qualche giorno fa mi sono comparsi dei puntini rossi che mi prudono ogni tanto nella zona sotto la gabbia toracica e nella parte inferiore della spina dorsale
Visti questi sintomi, secondo voi può esserci una relazione con l'alimentazione? Può trattarsi di un'intolleranza? Premetto che per la tonsillite mi è sempre stato prescritto Augmentin, mentre questa volta il medico ha cambiato farmaco, ma sono passate più di tre settimane dalla fine del trattamento.
Spero di aver scritto nella specialità giusta, ma questi sintomi mi stanno limitando molto e qualsiasi informazione è ben accetta.
Vi ringrazio in anticipo!
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Gentile utente, quello che è stato fatto finora dal suo curante è corretto. I suoi sintomi sono compatibili per un dismicrobismo intestinale provocato dalla terapia antibiotica (per questo aggiungerei un ciclo con probiotici), ed ha sintomi compatibili per gastrite e refluss gastroesofageo. In questo contesto è ovvio che gli alimenti ingeriti provochino dei sintomi (iperacidità e reflusso), ma perchè è il suo sistema gastrointestinale che funziona male e su quello bisogna intervenire.
Per cui eradicazione dell 'Helicobacter pilory se presente, o terapia con un PPI (protettore gastrico) se non presente, probiotici per ripristinare la flora batterica alterata dalla antibioticoterapia, ed eventualmente un normalizzatore del transito gastrointestinale dal banale Debridat al peridono al levopraid, naturalmente a giudizio del suo curante. ERRORE da non comettere: test per le intolleranze alimentari che non hanno un valore scentifico e che non servono a nulla
Per cui eradicazione dell 'Helicobacter pilory se presente, o terapia con un PPI (protettore gastrico) se non presente, probiotici per ripristinare la flora batterica alterata dalla antibioticoterapia, ed eventualmente un normalizzatore del transito gastrointestinale dal banale Debridat al peridono al levopraid, naturalmente a giudizio del suo curante. ERRORE da non comettere: test per le intolleranze alimentari che non hanno un valore scentifico e che non servono a nulla
Dr. Paolo Fancello specialista in allergologia ed immunologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 05/11/2018.
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