Bronchite e difese immunitarie dello sportivo.
Gentile Staff Medico Buongiorno.
Vi scrivo dopo aver effettuato tutti i controlli di base presso il mio medico, ma senza aver risolto il problema. Mi sono rivolto a voi non solo per un primo consulto, ma anche perché avrei bisogno di capire quale strada intraprendere per risolvere questo problema, poiché sottovalutato dal mio medico di base. Sono un ragazzo di 33 anni, che insegna e pratica Ginnastica Artistica. L'anno scorso mi sono ammalato 3 volte, contraendo 3 bronchiti senza febbre che sono passate solo con l'antibiotico. Tutto questo aveva un'insorgenza abbastanza violenta, e ciò che ho notato, è che accadeva sempre dopo l'allenamento. L'esempio di ciò che succede è questo: mi alleno al mattino per circa 1 ora, vado a lavorare e se per disgrazia prendo un minimo colpo d'aria ( aria condizionata sui mezzi, folata di vento ecc ecc) mi ammalo. Quindi come avrete dedotto, sono molto suscettibile ai colpi d'aria, e quest'anno ho deciso di allenarmi davvero poco e infatti, è andata meglio ma vivendo con stati d'ansia e rinunciando a una cosa molto importante per me e per lo stesso lavoro. Tuttavia, con l'arrivo della bella stagione ho ripreso ad allenarmi un po' di più, e mi sono riammalato con gli stessi sintomi. Il problema è che non me la sono mai cavata con un semplice mal di gola, che passa da solo stando a riposo. Ma inizia con un banale pizzico alla gola per poi estendersi fino ai bronchi. L'impressione che mi sono fatto, è che io mio sistema immunitario funziona benissimo per coprirmi durante la vita quotidiana tra lavoro e stress normali. Tuttavia aggiungendo un elemento in più come l'allenamento, va in tilt!!! Il problema è che i miei colleghi lavorano, si allenano ( anche più di me) e se si ammalano, in 3/4 giorni passa da sola, mentre io inizio così, ma le mie difese non riescono a stopparla dov'è, e infetta poi anche i bronchi. Premetto che ho uno stile di vita da vero sportivo, mi alleno max 3 ore a settimana, ho una dieta ricca di verdure e frutta, dormo benissimo 8 ore a notte, non fumo e non bevo alcolici. Come ultima cosa, ho effettuato un ciclo di paspat concluso a febbraio che non è servito a nulla, e avevo fatto prima il tampone laringo/faringeo con coltura che è risultato negativo. Quindi Gentili Dottori, vi chiedo un Vostro parere e se non è troppo, la direzione che dovrei prendere per quanto riguarda le visite specialistiche da effettuare, perché sono stanco di sentirmi dire che non posso farci nulla e che è il mio tallone di Achille.
Vi ringrazio infinitamente per il servizio che offrite.
Buona giornata
Cordiali Saluti
Dr. Paolo Fancello specialista in allergologia ed immunologia clinica
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