Allergia al nichel, alimentazione?
Salve sono un ragazzo di 24 anni e ho scoperto da poco di essere allergico al nichel. Ho una perplessità riguardo l'alimentazione da seguire a causa di questa allergia. So che ci sono vari alimenti che contengono percentuali di nichel e perciò sono da evitare o almeno da diminuire notevolmente. Però ho un dubbio riguardo il pane e la pasta: non so se posso mangiarli tranquillamente oppure se devo diminuire la quantità da mangiare di questo alimento. Grazie per la cortese attenzione e spero in una vostra risposta.
Saluti
Saluti
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Allergologo, Psicoterapeuta
Gentile Signore,
la questione della diminuzione dell'assunzione degli alimenti contenenti nichel nei soggetti allergici allo stesso nichel è delicata.
Innanzitutto va dimostrata la diretta relazione tra assunzione del cibo ricco di nichel e la comparsa dei sintomi (eventualmente con dieta di esclusione e successiva reintroduzione degli alimenti incriminati). C'è la possibilità, infatti di una "dermatite da contatto sistemica da nichel" in cui c'è una riacutizzazione della dermatite ed una "sindrome allergica sistemica da nichel" in cui ci sono sintomi gastrointestinali o altri sintomi non cutanei (ad esempio, cefalea) dopo l'assunzione di alimenti ricchi in nichel.
Una volta dimostrata la responsabilità del nichel nella comparsa di questi sintomi, va attuato un regime dietetico che tenga conto della responsabilità di questo elemento nell'alimentazione.
E qui veniamo alle questioni da lei poste. Innanzitutto (se ve ne è la necessità) occorre limitare (e magari non eliminare del tutto) l'assunzione degli alimenti ricchi in nichel; inoltre, il frumento è da alcuni indicato come contenente nichel (peraltro in modiche quantità) ma è soprattutto il grano saraceno (ed il pane integrale) a contenerne discrete quantità.
Cordiali saluti.
la questione della diminuzione dell'assunzione degli alimenti contenenti nichel nei soggetti allergici allo stesso nichel è delicata.
Innanzitutto va dimostrata la diretta relazione tra assunzione del cibo ricco di nichel e la comparsa dei sintomi (eventualmente con dieta di esclusione e successiva reintroduzione degli alimenti incriminati). C'è la possibilità, infatti di una "dermatite da contatto sistemica da nichel" in cui c'è una riacutizzazione della dermatite ed una "sindrome allergica sistemica da nichel" in cui ci sono sintomi gastrointestinali o altri sintomi non cutanei (ad esempio, cefalea) dopo l'assunzione di alimenti ricchi in nichel.
Una volta dimostrata la responsabilità del nichel nella comparsa di questi sintomi, va attuato un regime dietetico che tenga conto della responsabilità di questo elemento nell'alimentazione.
E qui veniamo alle questioni da lei poste. Innanzitutto (se ve ne è la necessità) occorre limitare (e magari non eliminare del tutto) l'assunzione degli alimenti ricchi in nichel; inoltre, il frumento è da alcuni indicato come contenente nichel (peraltro in modiche quantità) ma è soprattutto il grano saraceno (ed il pane integrale) a contenerne discrete quantità.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 06/11/2008.
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