Orticaria: in quanto tempo si guarisce?
Gentili dottori,
vengo a sottoporvi una domanda apparentemente sciocca ma che ha i suoi perchè.
A seguito dell'assunzione di un medicinale (Neoduplamox per 9 giorni) e di un colpo di calore, il giorno 7 Settembre ho avuto un episodio di forte orticaria. In pratica, dopo un iniziale prurito agli occhi, mi sono gonfiati (gli occhi), e ho avuto la zona dei gomiti e degli avambracci, e delle caviglie, ricoperta da delle macchie rilevate di colore rosso (e pruriginose). Mi sono gonfiate anche le mani (che si sono arrossate). Poi alcuni giorni dopo ho avuto dolore alle mani e alle braccia. Ho consultato un dermatologo che mi ha fatto fare 3 iniezioni di cortisone (nei 3 gg successivi, quindi 8-9-10 settembre) e per 15 giorni un antistaminico (clarityn) a scalare. La cura è terminata il giorno 22 Settembre.
Poi sono stata bene. A volte ho un leggero prurito alle mani, ma non succede niente, potrei averlo avuto anche prima e non averci fatto caso. Il giorno 1 Ottobre sono tornata dal dermatologo, il quale mi ha detto che, pur trovandomi bene (ha fatto delle prove di sfregamento con un righello) e molto migliorata, l'orticaria non è una cosa da cui si guarisce su due piedi, ed è necessario che ripeta per altri 15 giorni il claritin. Poi mi ha prescritto del calcio, vari saponi per lavarmi, una crema idratante ecc. E mi vuole rivedere fra un mese.
Tra le cose che mi ha detto c'era:
- divieto assoluto di truccarmi (per adesso e forse per sempre);
- divieto assoluto di assumere medicinali;
- divieto assoluto di lavarmi con saponi che non siano quello che ha detto lui.
E poi ha aggiunto che l'orticaria è una cosa grave e lunga.
Io sono uscita dallo studio molto demoralizzata. Credevo di stare bene e di poter riprendere una vita normale, invece mi ha terrorizzata. Quando esco di casa uso la sciarpa per paura di prendere qualcosa che non potrei curare. Vivo nel terrore, e non dormo più serenamente la notte. Lo so che sembra una cosa sciocca, ma io vorrei sapere: quanto tempo ci vuole per liberarsi dall'orticaria? In che modo devo vivere?
Grazie dell'aiuto e per aver ascoltato lo sfogo.
vengo a sottoporvi una domanda apparentemente sciocca ma che ha i suoi perchè.
A seguito dell'assunzione di un medicinale (Neoduplamox per 9 giorni) e di un colpo di calore, il giorno 7 Settembre ho avuto un episodio di forte orticaria. In pratica, dopo un iniziale prurito agli occhi, mi sono gonfiati (gli occhi), e ho avuto la zona dei gomiti e degli avambracci, e delle caviglie, ricoperta da delle macchie rilevate di colore rosso (e pruriginose). Mi sono gonfiate anche le mani (che si sono arrossate). Poi alcuni giorni dopo ho avuto dolore alle mani e alle braccia. Ho consultato un dermatologo che mi ha fatto fare 3 iniezioni di cortisone (nei 3 gg successivi, quindi 8-9-10 settembre) e per 15 giorni un antistaminico (clarityn) a scalare. La cura è terminata il giorno 22 Settembre.
Poi sono stata bene. A volte ho un leggero prurito alle mani, ma non succede niente, potrei averlo avuto anche prima e non averci fatto caso. Il giorno 1 Ottobre sono tornata dal dermatologo, il quale mi ha detto che, pur trovandomi bene (ha fatto delle prove di sfregamento con un righello) e molto migliorata, l'orticaria non è una cosa da cui si guarisce su due piedi, ed è necessario che ripeta per altri 15 giorni il claritin. Poi mi ha prescritto del calcio, vari saponi per lavarmi, una crema idratante ecc. E mi vuole rivedere fra un mese.
Tra le cose che mi ha detto c'era:
- divieto assoluto di truccarmi (per adesso e forse per sempre);
- divieto assoluto di assumere medicinali;
- divieto assoluto di lavarmi con saponi che non siano quello che ha detto lui.
E poi ha aggiunto che l'orticaria è una cosa grave e lunga.
Io sono uscita dallo studio molto demoralizzata. Credevo di stare bene e di poter riprendere una vita normale, invece mi ha terrorizzata. Quando esco di casa uso la sciarpa per paura di prendere qualcosa che non potrei curare. Vivo nel terrore, e non dormo più serenamente la notte. Lo so che sembra una cosa sciocca, ma io vorrei sapere: quanto tempo ci vuole per liberarsi dall'orticaria? In che modo devo vivere?
Grazie dell'aiuto e per aver ascoltato lo sfogo.
[#1]
Gentile signora,
Se quello che descrive nella sua richiesta di consulto è stato il primo ed unico episodio di orticaria occorsole nella vita, la prognosi non è necessariamente così infausta. Quando la permanenza dei pomfi (questo è il nome delle lesioni cutanee che lei descrive come "macchie rilevate di colore rosso e pruriginose") non supera le 6 settimane non si può parlare di "orticaria cronica". Nel suo caso, l'atteggiamento da tenere, a mio avviso, è quello di valutare se ci sono possibili cause scatenanti l'insorgenza dei pomfi anche se, la maggior parte degli autori internazionali si esprime decisamente contro programmi di screening generale intensi e costosi sulle cause dell’orticaria soprattutto se si tratta di "orticaria acuta", come nel suo caso. Tra questi esami ci sono valutazioni infettivologiche (esame parassitologico feci, etc.) esami endocrinologici (valutazione della tiroide) etc.
Capendo la sua apprensione, anche in assenza di indicazioni, le consiglierei di fare tali esami per essere tranquillizzata.
Può trovare maggiori informazioni (sull'orticaria cronica) alla pagina http://verna.blog.tiscali.it//Nuove_linee_guida_sull_orticaria_1750671.shtml.
Cordiali saluti,
Dr. Nicola Verna
Se quello che descrive nella sua richiesta di consulto è stato il primo ed unico episodio di orticaria occorsole nella vita, la prognosi non è necessariamente così infausta. Quando la permanenza dei pomfi (questo è il nome delle lesioni cutanee che lei descrive come "macchie rilevate di colore rosso e pruriginose") non supera le 6 settimane non si può parlare di "orticaria cronica". Nel suo caso, l'atteggiamento da tenere, a mio avviso, è quello di valutare se ci sono possibili cause scatenanti l'insorgenza dei pomfi anche se, la maggior parte degli autori internazionali si esprime decisamente contro programmi di screening generale intensi e costosi sulle cause dell’orticaria soprattutto se si tratta di "orticaria acuta", come nel suo caso. Tra questi esami ci sono valutazioni infettivologiche (esame parassitologico feci, etc.) esami endocrinologici (valutazione della tiroide) etc.
Capendo la sua apprensione, anche in assenza di indicazioni, le consiglierei di fare tali esami per essere tranquillizzata.
Può trovare maggiori informazioni (sull'orticaria cronica) alla pagina http://verna.blog.tiscali.it//Nuove_linee_guida_sull_orticaria_1750671.shtml.
Cordiali saluti,
Dr. Nicola Verna
Dr. Nicola Verna
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Verna,
Le dico solo GRAZIE! La Sua risposta è stata veramente esaustiva, e anche l'articolo che mi ha suggerito di leggere ha colmato altre lacune informative che purtroppo erano rimaste dopo la visita con il dermatologo. La causa scatentante è comunque stata identificata con una certa certezza dal dermatologo, nell'uso del farmaco NEODUPLAMOX, alla nona giornata di somministrazione (in un giorno tra l'altro di gran caldo umido).
Ho letto nel Suo articolo che è necessario tenere presente il nome del farmaco che ha scatenato l'allergia, in modo da non prenderlo più, perchè la seconda volta può essere più grave della prima. Non sapevo questa informazione, per cui informerò il mio medico curante il prima possibile.
I miei pomfi sono diminuiti in poche ore, dopo l'uso di cortisone e di antistaminico e scomparsi dopo circa 3 giorni di cura, quindi molto meno di 6 settimane!
Quello che è durato più a lungo (circa 6/7 giorni) è stato il gonfiore e il dolore insopportabile alle mani. Però dopo una settimana era scomparso anche quello. La Sua risposta e le informazioni che mi ha permesso di leggere mi hanno tranquillizzato molto. Dal colloquio con il dermatologo ero uscita solo con dei divieti: non tocchi questo, non usi quest'altro, si lavi solo con questo sapone, non prenda medicine di nessun genere, ecc. ed ero un po' depressa.
Grazie ancora e un grande augurio per il Suo lavoro di medico.
Le dico solo GRAZIE! La Sua risposta è stata veramente esaustiva, e anche l'articolo che mi ha suggerito di leggere ha colmato altre lacune informative che purtroppo erano rimaste dopo la visita con il dermatologo. La causa scatentante è comunque stata identificata con una certa certezza dal dermatologo, nell'uso del farmaco NEODUPLAMOX, alla nona giornata di somministrazione (in un giorno tra l'altro di gran caldo umido).
Ho letto nel Suo articolo che è necessario tenere presente il nome del farmaco che ha scatenato l'allergia, in modo da non prenderlo più, perchè la seconda volta può essere più grave della prima. Non sapevo questa informazione, per cui informerò il mio medico curante il prima possibile.
I miei pomfi sono diminuiti in poche ore, dopo l'uso di cortisone e di antistaminico e scomparsi dopo circa 3 giorni di cura, quindi molto meno di 6 settimane!
Quello che è durato più a lungo (circa 6/7 giorni) è stato il gonfiore e il dolore insopportabile alle mani. Però dopo una settimana era scomparso anche quello. La Sua risposta e le informazioni che mi ha permesso di leggere mi hanno tranquillizzato molto. Dal colloquio con il dermatologo ero uscita solo con dei divieti: non tocchi questo, non usi quest'altro, si lavi solo con questo sapone, non prenda medicine di nessun genere, ecc. ed ero un po' depressa.
Grazie ancora e un grande augurio per il Suo lavoro di medico.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 40k visite dal 03/10/2008.
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Approfondimento su Orticaria
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