Scappare via in primavera?

Vorrei gentilmente chiedere un parere. Soffro di forti riniti allergiche e ho scoperto di essere allergica anche ai pini mediterranei. Ora dovrò trasferirmi per esigenze di lavoro in paesino vicino Roma dove ce ne sono davvero in abbondanza, anche alcuni proprio nel condominio dove dovrò abitare. Da un lato sono contenta del fatto che starò lontana dallo smog di Roma (dal momento che soffro da sempre di frequenti mal di testa) ma dall'altro lato sono anche preoccupata per l'allergia. Ho pensato ad una possibile soluzione: allontanarmi dal paesino quando starà per arrivare la primavera, facendomi ospitare per un paio di mesi a Roma da una collega di lavoro. Qualcuno di Voi medici potrebbe dirmi se questa precauzione potrà essere sufficiente ad evitarmi di stare male oppure il vivere vicino agli allergeni per il resto dell'anno è comunque dannoso? Vi ringrazio fin d'ora!
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Il polline del pino non è solitamente responsabile di manifestazioni cliniche di rilievo.
Appare verosimile che il Suo problema sia piuttosto riferibile alla sensibilizzazione verso fonti allergeniche contemporanee ad esso (come ad esempio le graminacee).
In ogni caso mi pare eccessivo pensare ad un trasferimento per evitare gli allergeni, poiché esistono valide possibilità terapeutiche.
Le consiglio un'appropriata rivalutazione allergologica.
Saluti,
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Utente
Utente
Grazie Dr. Marchi. Lei ha ragione riguardo le terapie ma per altri problemi di salute (una malattia rara) non posso assumere farmaci. In generale, perciò, mi chiedevo se vivere vicino a fonti allergeniche (avendo l'accortezza di spostarsi nei periodi di fioritura) potrebbe rappresentare comunque un problema. Mi farebbe piacere avere un parere, in base alla Sua esperienza.
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Un trasferimento (a seconda della destinazione) può teoricamente limitare l'esposizione ma non necessariamente avere un effetto tangibile sulle manifestazioni. È anzi piuttosto probabile che la situazione non subisca sostanziali modifiche (a meno che non si passi a latitudini ben diverse).
I farmaci utilizzati solitamente per la cura delle allergie respiratorie presentano una potenziale tossicità organica minima: mi permetto di dubitare del fatto che non possa assumerli. Esiste inoltre l'opportunità dell'immunoterapia, salvo controindicazioni nello specifico.
Saluti,
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Utente
Utente
Tutto chiaro, Dottore. Grazie ancora!
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