Allergia ltp

Gentile dr, sono una ragazza di 24 anni, da sempre asmatica, che da qualche anno ha scoperto le allergie alimentari. Non sono mai andata in schock fino ad 'oggi, le manifestazioni si sono "limitate" ad edema del labbro, della mucosa orale e con restringimento della faringe. qualche giorno fa recatami dall'allergologo ho eseguito il prick test con risultato: -DERMATOFAGOIDI 10 mm -PARIETARIA 8 mm -ARACHIDI 3 mm -PESCA (LTP) 8 mm Diagnosi di asma allegica e allergia alimentare (LTP) mi sono documentata subito dopo, riguardo la sigla LTP ed ho scoperto che la lista degli alimenti che contengono questa sostanza è molto ampia. Ovviamente sono caduta nello sconforto totale, visto che mangio gia poco, peso 49 kili x 164 cm, e allatto la mia piccola di appena 4 mesi. Inoltre sono una persona molto ansiosa, e spesso non riesco a comprendere la natura delle manifestazioni del mio corpo. Spesso mi è capitato di provare un senso di nodo alla gola, lontano dai pasti ad esempio, e di natura psicosomatica molto probabilmente, che però davvero mi lasciava quasi senza respiro. Ora, partendo dal presupposto che molti degli alimenti in cui in teoria sarei allergica li ho sempre mangiati senza grossi problemi (solo lieve prurito qualche volta) come devo comportarmi? Il mio allergologo non mi ha dett niente di che al riguardo, per ora vuole concentrarsi sull'asma, ppercioò mi ha prescritto symbicort per due mesi e mi ha detto di continuare a mangiare quello che non mi ha mai dato fastidio, eppure di internet leggo che questo comportamento è pericoloso ed espone a gravi reazioni.Cosa devo fare? Grazie in anticipo
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Attraverso l'esecuzione dei prick test attualmente disponibili - e ovviamente in relazione alla storia clinica - è possibile supporre l'allergia alimentare a LTPs (poiché l'estratto di pesca di una casa farmaceutica contiene l'allergene in quantità definite e la cutinegatività verso altri estratti esclude la sensibilizzazione ad altri panallergeni). Questo non significa necessariamente che la positività di quel prick test implichi una sensibilizzazione alla LTP della pesca, dal momento che nell'estratto si trovano anche altre molecole.
Ad ogni modo, sebbene sia sempre importante conoscere gli allergeni responsabili delle reazioni allergiche, tale distinzione resta di utilità relativa; anche perché non esiste totale accordo su ogni aspetto della gestione delle allergie alimentari.
A questo proposito non vedo perché le indicazioni del collega allergologo debbano essere messe in discussione da ciò che può aver letto in rete.
Il fatto di essere seguita da uno specialista dovrebbe essere di per sé tranqullizzante; se così non fosse dovrebbe prendere in considerazione l'opportunità di intervenire in qualche modo anche sul problema dell'ansia patologica.
Saluti,
[#2]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dr. Marchi
Innanzitutto grazie della risposta.
L'essere in ansia nasce dal fatto che i pareri dei vari medici sono tutti diversi tra loro.
C'è chi dice di continuare a mangiare tranquillamente ciò che fin'ora non ci ha dato gravi problemi e chi invece dice che questo comportamento è rischioso in quanto l'allergia da LtP è pericolosa e porta allo shock dunque bisogna eliminare tutti gli alimenti che contengono tale molecola e dunque anche quelli che si è sempre mangiati.
Qual'è la verità?
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Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
La sensibilizzazione a LTPs è solitamente correlata allo sviluppo di reazioni di una certa gravità.
Nel Suo caso si dovrebbe chiarire - mediante ISAC test e/o dosaggio di IgE specifiche per componenti molecolari - l'esatto profilo di sensibilizzazione, perché appare "strano" (seppur possibile) che le manifestazioni cliniche (le quali sembrano richiamare la "sola" sindrome orale allergica) siano espressione di una sensibilizzazione a LTPs.

Come Le ho già accennato nel mio intervento precedente, «non esiste totale accordo su ogni aspetto della gestione delle allergie alimentari».
Personalmente sono dell'opinione che, in età adulta, un alimento provocante reazioni allergiche debba essere evitato a prescindere dal tipo di reazione che evoca; ma la restrizione dietetica deve essere limitata a quell'alimento o ad alimenti ad esso strettamente correlati, ferma restando la necessità di un certo tipo di follow-up allergologico.

«L'essere in ansia nasce dal fatto che i pareri dei vari medici sono tutti diversi tra loro»: ne è proprio sicura? ;-)

Cordialmente,
[#4]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dr. Marchi
è proprio questo il punto:
Lei sostiene che in età adulta un alimento provocante reazione allergica va evitato a prescindere, essendo noi allergici alla molecola LTP, contenuta in moltissimi alimenti, dovremmo evitarli tutti? Perchè personalmente le dico che da quando ho saputo dell'allergia anche i cibi che non mi avevano mai dato fastidio sembrano crearmi problemi. Ho sempre prurito in realtà e credo proprio che io abbia somatizzato parecchio il disturbo.
Vorrei far luce su questo punto perchè sono davvero in confusione.
Inoltre lei crede che il prick test possa dare risultati non specifici? nel senso che la diagnosi -allergia ltp (pesca ltp 8mm)- possa comunque non riguardare tutta quella lista di alimenti contenenti la stessa molecola?

e infine, conosce laboratori a Napoli dove eseguire i suddetti dosaggi e/o test Isac?

Grazie infinite
[#5]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Il fatto che le LTPs siano presenti diffusamente negli alimenti di origine vegetale non significa che ognuno di essi debba necessariamente provocare reazioni nell'allergico a (determinate) LTPs, poiché le LTPs non sono tutte uguali. Certamente esiste il rischio di estensione degli eventi clinici ad alimenti diversi, ma questo - tranne alcune eccezioni - non può essere motivo di esclusione di tutto quanto è stato finora tollerato.

«da quando ho saputo dell'allergia anche i cibi che non mi avevano mai dato fastidio sembrano crearmi problemi»: alquanto significativo di dove possa portarci la suggestione. Non così raramente capita che certe esperienze ci segnino fino a sviluppare sindromi ansiose con manifestazioni in qualche modo simili a quegli eventi, ma anche più tipiche del panico (determinando poi problemi di diagnosi differenziale).

Deve essere il Suo allergologo (cioè quello che sceglie Lei, proprio perché la gestione di queste situazioni può essere anche molto diversa da medico a medico) - in base alla storia clinica e ai risultati dei test - a dirLe esattamente cosa assumere, cosa evitare, e a dotarLa dei farmaci per emergenze eventuali.

Saluti,
[#6]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie dr.
é stato gentile e chiaro.
Proverò a parlarne con l'allergologo che mi sta seguendo.
Saluti
[#7]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dr,
riprendo questo post per chiedere un parere.
Ho effettuato delle analisi del sangue tra cui IGE TOTALI.
Quest'ultime hanno dato un risultato molto alto ovvero 673 su un massimo di 158.
Ora dovrò sottopormi al test ISAc, NEL FRATTEMPO VORREI CHIEDERLE SE è UN valore preoccupante.
Grazie in anticipo
[#8]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Si tratta di un valore compatibile con quella tendenza costituzionale alle allergie che anche Lei ha e che in medichese chiamiamo "atopia".
Saluti,
[#9]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Dunque è un valore associato alle allergie alle LtP? Inoltre un dato così elevato indica una maggiore predisposizione a reazioni allergiche anche gravi come lo shock?
[#10]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Le IgE specifiche anti-LTP sono ovviamente comprese nel numero delle IgE totali, ma ne costituiscono comunque una minima parte (lo potrebbe verificare eseguendo il RAST specifico).
Il dato relativo alle IgE totali non è correlato al rischio di reazioni gravi.
Saluti,
[#11]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dr,
a distanza di tempo sono riuscita ad effettuare il test isac.
Sarei felice di sapere cosa ne pensa lei.
Le riporto solo gli esiti positivi ovviamente.

Dermatophagoides farinae, Pyroglyphidae

-Acari, Acaro della Polvere di Casa,Animali, Artropodi, Corpo intero, Mites, Group 1 -Cysteine Protease Der f 1 = 7.03 Positivo

Dermatophagoides farinae, Pyroglyphidae, Acari, Acaro della Polvere di Casa, Animali, Artropodi, Corpo intero Mites, Group 2 Der f 2 = 59.91 Positivo

Dermatophagoides pteronyssinus,Pyroglyphidae, Acari, Acaro della Polvere di Casa, Animali, Artropodi, Corpo intero, Mites, Group 1 - Cysteine Protease, Der p 1 = 6.44 Positivo


Dermatophagoides pteronyssinus, Pyroglyphidae, Acari, Acaro della Polvere di Casa, Animali, Artropodi, Corpo intero Mites, Group 2 Der p 2 = 28.40 Positivo

Parietaria judaica, Urticaceae, Parietaria diffusa, Erba Muraiola, Piante Polline LTP Par j 2 = 15.36 Positivo

Platanus acerifolia, Platanaceae, Platanus hybrida, Piante, Platano Polline LTP Pla a 3 = 9.16 Positivo

Rosaceae, Prunus persica, Persica vulgaris, Amygdalus persica, Pesca, Piante, Pesco Frutto LTP Pru p 3 = 2.94 Positivo

Sesamum indicum, Pedaliaceae Piante, Sesamo Seme 2S Albumin Ses i 1 = 0.55 Positivo




Mi piacerebbe conoscere la sua opinione a riguardo.
io sono molto combattuta.

Il punto è che, ad esempio, ho sempre mangiato pesca e sesamo senza problemi. Oggi che ho appurato di avere un allergia a questi alimenti non li mangio più, ma non mangio più neppure altri vegetali contenenti LTP e non testati nell' ISAC perché anche ad essi potrei teoricamente essere allergica senza che pero mi abbiano mai creato disturbi.

Grazie in anticipo
[#12]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Gentile utente,
la storia clinica - nel Suo caso il fatto di avere o non avere sintomi in relazione al consumo di un alimento specifico - è un dato fondamentale, esattamente come il risultato dei test.
Ma la storia clinica la espone Lei; l'allergologo può solo prenderne atto per poterLe dare consigli di comportamento.
All'inizio ha scritto (in relazione alla cutipositività per pesca e arachide): «da qualche anno ha scoperto le allergie alimentari. [...] le manifestazioni si sono "limitate" ad edema del labbro, della mucosa orale e con restringimento della faringe»; adesso riferisce di avere «sempre mangiato pesca e sesamo senza problemi».
Evidentemente qualcosa "non torna": è necessario che riparta da capo con lo specialista nel quale ha deciso di riporre la Sua fiducia.
Cordialmente,
[#13]
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dr grazie per la risposta
In effetti ho avuto circa tre reazioni, due delle volte per arachide (a cui sono risultata negativa) e una per una bustina di patatine.
È strano invece di essere risultata positiva al sesamo, per esempio, che io ho sempre mangiato. Lei cosa ne pensa?
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Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
In che senso qualcosa non torna? Cosa dovrei fare di preciso?
[#15]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
La negatività dell'ISAC per componenti di arachide non esclude l'allergia all'arachide. Se Lei ha avuto reazioni dopo aver mangiato arachidi e ha un prick test positivo per arachide, allora Lei è allergica all'arachide.

Se il sesamo è sempre stato tollerato, allora non è (ancora) allergica al sesamo (a meno che il sesamo non sia stato responsabile della reazione alle patatine come contaminante). In tal caso presenterebbe una sensibilizzazione che potrebbe essere causa di reazioni in futuro.

Per quanto riguarda la pesca, è possibile che la sensibilizzazione verso LTP alimentari sia secondaria alla sensibilizzazione ai pollini; anche in questo caso però non si può escludere la possibilità di reazioni in futuro.

Deve scegliere uno specialista di fiducia, raccogliere le sue indicazioni, farsi seguire nel tempo.

Saluti,
Allergia

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