Linfonodi inguine ingrossati e dolore
Buonasera,
circa un mesetto fa fa ho sentito al tatto una pallina nell'inguine oltre a fastidio nella zona inguinale a seconda dei movimenti. Mi sono recata dal mio medico curante che, tastando la zona, ha detto si trattava di linfonodi leggermente ingrossati, ma mi liquidò dicendo di non preoccuparmi.
Poichè ho continuato a sentire dolore in quella zona, ho deciso di fare una ecografia inguinale bilaterale e questo è l'esito:
"Esame eseguito con apparecchiatura MINDRAY M5, sonda lineare.
L'esame ECT mirato alla visione della regione inguinale bilateralmente pone in evidenza presenza di numerosi linfonodi ovalari, di aspetto reattivo il maggiore dei quali si apprezza a destra di diametro massimo pari a 25mm circa meritevoli di monitoraggio nel tempo.
Non alterazioni alla trasmissione degli echi colore. Nella norma le strutture miotendinee esaminate"
Il medico che ha eseguito l'esame mi ha detto di non preoccuparmi, di fare un esame del sangue di controllo e di stare tranquilla.
Ho fatto analisi sangue, emocromo, ves, pcr tutto nella norma.
Poichè sentivo dei dolori anche nella parte bassa dell'addome dx, mio marito per paura si trattasse di appendicite, ha voluto portarmi al p.s. dove prima sono stata visitata da una ginecologa che, dopo aver effettuato eco vaginale, ha detto che era tutto a posto; le ho parlato dei linfonodi e mi ha detto che si ingrossano per tanti motivi di non preoccuparmi. Mi ha mandata dal chirurgo che mi ha tastato l'addome e fatto fare analisi sangue, anche qui tutto a posto.
Circa un anno fa avevo avuto un ingrossamento dei linfonodi ascellari, anche quelli risultati reattivi e per i quali fui seguita da un ematologo che dopo avermi fatto fare diverse eco, analisi sangue, raggi addome disse che non era nulla e nel tempo si erano rimpiccioliti.
Adesso però per questi linfonodi inguinali non riesco a stare tranquilla, sento fastidio solo nella parte inguinale dx, a volte ho qualche fitta , non ho rigonfiamenti visibili dall'esterno nonostante sia molto magra, ma non so più che pensare, il mio medico non mi prescrisse alcun accertamento nè alcuna cura.
Secondo voi, nei limiti del consulto a distanza ed in base alle informazioni che vi ho fornito, cosa sarebbe utile fare?
Grazie mille della vostra attenzione Vi auguro un buon fine anno
circa un mesetto fa fa ho sentito al tatto una pallina nell'inguine oltre a fastidio nella zona inguinale a seconda dei movimenti. Mi sono recata dal mio medico curante che, tastando la zona, ha detto si trattava di linfonodi leggermente ingrossati, ma mi liquidò dicendo di non preoccuparmi.
Poichè ho continuato a sentire dolore in quella zona, ho deciso di fare una ecografia inguinale bilaterale e questo è l'esito:
"Esame eseguito con apparecchiatura MINDRAY M5, sonda lineare.
L'esame ECT mirato alla visione della regione inguinale bilateralmente pone in evidenza presenza di numerosi linfonodi ovalari, di aspetto reattivo il maggiore dei quali si apprezza a destra di diametro massimo pari a 25mm circa meritevoli di monitoraggio nel tempo.
Non alterazioni alla trasmissione degli echi colore. Nella norma le strutture miotendinee esaminate"
Il medico che ha eseguito l'esame mi ha detto di non preoccuparmi, di fare un esame del sangue di controllo e di stare tranquilla.
Ho fatto analisi sangue, emocromo, ves, pcr tutto nella norma.
Poichè sentivo dei dolori anche nella parte bassa dell'addome dx, mio marito per paura si trattasse di appendicite, ha voluto portarmi al p.s. dove prima sono stata visitata da una ginecologa che, dopo aver effettuato eco vaginale, ha detto che era tutto a posto; le ho parlato dei linfonodi e mi ha detto che si ingrossano per tanti motivi di non preoccuparmi. Mi ha mandata dal chirurgo che mi ha tastato l'addome e fatto fare analisi sangue, anche qui tutto a posto.
Circa un anno fa avevo avuto un ingrossamento dei linfonodi ascellari, anche quelli risultati reattivi e per i quali fui seguita da un ematologo che dopo avermi fatto fare diverse eco, analisi sangue, raggi addome disse che non era nulla e nel tempo si erano rimpiccioliti.
Adesso però per questi linfonodi inguinali non riesco a stare tranquilla, sento fastidio solo nella parte inguinale dx, a volte ho qualche fitta , non ho rigonfiamenti visibili dall'esterno nonostante sia molto magra, ma non so più che pensare, il mio medico non mi prescrisse alcun accertamento nè alcuna cura.
Secondo voi, nei limiti del consulto a distanza ed in base alle informazioni che vi ho fornito, cosa sarebbe utile fare?
Grazie mille della vostra attenzione Vi auguro un buon fine anno
[#1]
Allergologo
Gentile utente,
Lei ha fatto, per dei linfonodi inguinali reattivi:
- visita dal medico di medicina generale
- ecografia delle regioni inguinali
- routine ematochimica
- visita ginecologica con ecografia transvaginale
- visita chirurgica e altri esami ematochimici
e tutti l'hanno rassicurata; tuttavia non riesce a stare tranquilla.
Il problema allora è l'ansia, non i linfonodi: valuti le possibilità di gestione di questo aspetto.
Cordialmente,
Lei ha fatto, per dei linfonodi inguinali reattivi:
- visita dal medico di medicina generale
- ecografia delle regioni inguinali
- routine ematochimica
- visita ginecologica con ecografia transvaginale
- visita chirurgica e altri esami ematochimici
e tutti l'hanno rassicurata; tuttavia non riesce a stare tranquilla.
Il problema allora è l'ansia, non i linfonodi: valuti le possibilità di gestione di questo aspetto.
Cordialmente,
[#2]
Ex utente
Buona sera Dottore,
innanzi tutto grazie della Sua cordiale risposta; so che l'ansia è un fattore che spesso può condizionarci moltissimo, io sono un soggetto abbastanza ipocondriaco. Ma la causa che non mi fa stare tranquilla,nonostante le analisi fatte, è questo continuo dolore/fastidio, che avverto maggiormente quando mi sforzo, o se per esempio tossisco, perchè quando appunto cerco di non pensarci più, sento questi dolori e torno a spaventarmi....
La ringrazio nuovamente della sua cordiale disponibilità
innanzi tutto grazie della Sua cordiale risposta; so che l'ansia è un fattore che spesso può condizionarci moltissimo, io sono un soggetto abbastanza ipocondriaco. Ma la causa che non mi fa stare tranquilla,nonostante le analisi fatte, è questo continuo dolore/fastidio, che avverto maggiormente quando mi sforzo, o se per esempio tossisco, perchè quando appunto cerco di non pensarci più, sento questi dolori e torno a spaventarmi....
La ringrazio nuovamente della sua cordiale disponibilità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 100.1k visite dal 29/12/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.