Allergia a antidepressivo?
Da 14 giorni assumo daparox gocce, sono arrivata al dosaggio di dieci gocce.Tuttavia da quando lo assumo ho spesso prurito ovunque, senza rossori o pomfi. E si accentua dopo la doccia, volevo sapere se potrei essere allergica a tale farmaco, oppure se potrebbe essere un sintomo psicosomatico, visto che ho enorme paura del farmaco stesso. Il medico mi dice che è un effetto non comune, che finche non ho rossori o eruzioni devo continuare, ma non sono affatto tranquilla. Sono noti casi di allergia a tale farmaco?
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Le rispondo anche se non sono un immunologo, ma uno psichiatra.
Le reazioni allergiche alla Paroxetina sono possibili, ma nel Suo caso non è detto che si tratta di una reazione allergica. I sintomi collaterali a livello cutaneo (sudorazione, prurito) con la paroxetina in realtà non sono rarissimi e capitano anche senza che si tratti di una allergia.
Piuttosto di reagire con interpretazioni nella chiave quasi fobica, proviamo a considerarlo come un problema e cercare le soluzioni razionali:
- nel sospetto di un fenomeno allergico, prenoterei una visita dermatologica, perché la cute bisogna vederla, non basta un parere a distanza.
- non in tutte le persone il farmaco dà questi sintomi, ma piuttosto nelle persone che ne hanno una maggiore predisposizione, ovvero il sintomo (prurito) potrebbe essere determinato oltre che dal farmaco, anche dalle altre condizioni eventualmente concomitanti:
assume in concomitanza anche gli altri farmaci ? soffre di altre malattie, oltre alla condizione psichica ? quali sono i Suoi valori di glicemia ? di elettroliti sierici ? i livelli ormonali di estrogeni, di ormoni tiroidei ?
- al problema potrebbe contribuire anche il tipo di sapone o di shampoo che usa: gli ha cambiati nell'ultimo periodo ?
- questo sintomo è dunque un motivo per indagare più a fondo la situazione; se tutti gli altri fattor saranno esclusi (e rimane ad imputarlo il prurito solo al farmaco), se il sintomo non si è attenuato, e se il Suo specialista ritiene che sia comunque necessario assumere la paroxetina, si potrebbe valutare assieme con lui e con il dermatologo un'aggiunta di un farmaco anti-prurito (ad esempio, un anti-istaminico se non è allergica agli antiistaminici).
In alternativa, si valuta un altro farmaco al posto della Paroxetina, la quale in effetti spesso dà i sintomi collateral, anche non necessariamente allergici, e costringe a cercare un altro farmaco. Tuttavia, nel Suo caso penso che anche rispetto agli altri farmaci Lei potrà avere una paura di effetti strani oppure sa già di non tollerarli, e dunque con un altro farmaco non è detto che sarà più facile.
Le rispondo anche se non sono un immunologo, ma uno psichiatra.
Le reazioni allergiche alla Paroxetina sono possibili, ma nel Suo caso non è detto che si tratta di una reazione allergica. I sintomi collaterali a livello cutaneo (sudorazione, prurito) con la paroxetina in realtà non sono rarissimi e capitano anche senza che si tratti di una allergia.
Piuttosto di reagire con interpretazioni nella chiave quasi fobica, proviamo a considerarlo come un problema e cercare le soluzioni razionali:
- nel sospetto di un fenomeno allergico, prenoterei una visita dermatologica, perché la cute bisogna vederla, non basta un parere a distanza.
- non in tutte le persone il farmaco dà questi sintomi, ma piuttosto nelle persone che ne hanno una maggiore predisposizione, ovvero il sintomo (prurito) potrebbe essere determinato oltre che dal farmaco, anche dalle altre condizioni eventualmente concomitanti:
assume in concomitanza anche gli altri farmaci ? soffre di altre malattie, oltre alla condizione psichica ? quali sono i Suoi valori di glicemia ? di elettroliti sierici ? i livelli ormonali di estrogeni, di ormoni tiroidei ?
- al problema potrebbe contribuire anche il tipo di sapone o di shampoo che usa: gli ha cambiati nell'ultimo periodo ?
- questo sintomo è dunque un motivo per indagare più a fondo la situazione; se tutti gli altri fattor saranno esclusi (e rimane ad imputarlo il prurito solo al farmaco), se il sintomo non si è attenuato, e se il Suo specialista ritiene che sia comunque necessario assumere la paroxetina, si potrebbe valutare assieme con lui e con il dermatologo un'aggiunta di un farmaco anti-prurito (ad esempio, un anti-istaminico se non è allergica agli antiistaminici).
In alternativa, si valuta un altro farmaco al posto della Paroxetina, la quale in effetti spesso dà i sintomi collateral, anche non necessariamente allergici, e costringe a cercare un altro farmaco. Tuttavia, nel Suo caso penso che anche rispetto agli altri farmaci Lei potrà avere una paura di effetti strani oppure sa già di non tollerarli, e dunque con un altro farmaco non è detto che sarà più facile.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Gentile dottore, grazie di avermi risposto. Il prurito è passato continuando l'assunzione della paroxetina, ma torna se ci penso..quindi penso sia proprio una manifestazione ansiosa legata alla paura del farmaco. Pensi che dopo 3 settimane sono ancora al dosaggio di 10 mg, tanto salgo con lentezza. Cmq martedi andrò al controllo dal mio psichiatra, e ne parlerò con lui, ma penso che se fosse allergia, dopo 3 settimane il prurito sarebbe peggiorato o cmq darebbe qualche manifestazione sulla pelle...
Grazie della risposta.
Grazie della risposta.
[#3]
Utente
Dottore gentilmente vorrei chiederle se la paroxetina può abbassare la pressione, poichè mi capita spesso, da quando la assumo, di alzarmi al mattino con giramenti di testa e senso di malessere e misurando la pressione questa risulta sempre molto bassa ( 90-60). la porto bassa di mio, ma questo effetto mi sembra aumentato da quando prendo il daparox .
grazie
grazie
[#4]
Gentile utente,
la paroxetina (il principio attivo di Daparox) può abbbassare la pressione arteriosa, ma se il sintomo è presente soprattutto al risveglio, potrebbe trattarsi di ipotensione "ortostatica", la quale si manifesta nel brusco passaggio dalla posizione sdraiata alla posizione "ortostatica" (in piedi). Per appurarlo bisogna misurare la pressione arteriosa prima nella posizione sdraiata (quando la pressione arteriosa di solito è normale) e remisurarla subito dopo essersi alzata (quando la pressione arteriosa può abbbassarsi). Se si tratta di tale tipo di ipotensione, il consiglio è di non alzarsi dal letto bruscamente, ma farlo gradualmente: prima di alzarsi stare per un po' seduta sul letto finchè non sente che i giramenti di testa iniziano ad attenuarsi.
Come sintomo collaterale di paroxetina si tratta di solito di un problema transitorio che si attenua con il proseguire dell'assunzione del farmaco e con l'abituarsi dell'organismo ad una determinata dose del farmaco.
Se i "giramenti di testa" non si attenuano nell'arco della giornata e se il fenomeno persiste per più settimane, allora potrebbe essere un altro tipo di problema, e bisogna comunque riferirlo di nuovo al Suo specialista.
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Tornando a parlare dell'ipotensione ortostatica, questa può essere causata non solo dal farmaco, ma, in concomitanza, anche da altri fattori. Ad esempio, dai Suoi consulti precedenti apprendo che Lei ha già vissuto le sensazioni simili, e sarebbero state attribuite alle condizioni della colonna vertebrale (in particolare del tratto cervicale); il senso di equilibrio può essere alterato anche dalla problematica oculistica; e, fra le cause più banali: se assume pochi liquidi (acqua, té o succhi di frutta) la conseguente disidratazione può contribuire al problema. Sarebbe da controllare anche i livelli di glicemia.
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Invece, fra le cause più "psichiche" è importante la qualità del sonno. Se non ci sono i risvegli notturni, spesso della qualità del sonno ci si accorge solo al risveglio. I problemi con la qualità del sonno possono risalire alla Sua problematica psichica di base (la quale si sta curando con il farmaco), ma anche il farmaco stesso (la paroxetina) può talvolta migliorare e talvolta peggiorare il sonno, e in questo ultimo caso potrebbe essere indicato di valutare assieme con il Suo specialista un rimedio ipnoinducente aggiuntivo.
la paroxetina (il principio attivo di Daparox) può abbbassare la pressione arteriosa, ma se il sintomo è presente soprattutto al risveglio, potrebbe trattarsi di ipotensione "ortostatica", la quale si manifesta nel brusco passaggio dalla posizione sdraiata alla posizione "ortostatica" (in piedi). Per appurarlo bisogna misurare la pressione arteriosa prima nella posizione sdraiata (quando la pressione arteriosa di solito è normale) e remisurarla subito dopo essersi alzata (quando la pressione arteriosa può abbbassarsi). Se si tratta di tale tipo di ipotensione, il consiglio è di non alzarsi dal letto bruscamente, ma farlo gradualmente: prima di alzarsi stare per un po' seduta sul letto finchè non sente che i giramenti di testa iniziano ad attenuarsi.
Come sintomo collaterale di paroxetina si tratta di solito di un problema transitorio che si attenua con il proseguire dell'assunzione del farmaco e con l'abituarsi dell'organismo ad una determinata dose del farmaco.
Se i "giramenti di testa" non si attenuano nell'arco della giornata e se il fenomeno persiste per più settimane, allora potrebbe essere un altro tipo di problema, e bisogna comunque riferirlo di nuovo al Suo specialista.
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Tornando a parlare dell'ipotensione ortostatica, questa può essere causata non solo dal farmaco, ma, in concomitanza, anche da altri fattori. Ad esempio, dai Suoi consulti precedenti apprendo che Lei ha già vissuto le sensazioni simili, e sarebbero state attribuite alle condizioni della colonna vertebrale (in particolare del tratto cervicale); il senso di equilibrio può essere alterato anche dalla problematica oculistica; e, fra le cause più banali: se assume pochi liquidi (acqua, té o succhi di frutta) la conseguente disidratazione può contribuire al problema. Sarebbe da controllare anche i livelli di glicemia.
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Invece, fra le cause più "psichiche" è importante la qualità del sonno. Se non ci sono i risvegli notturni, spesso della qualità del sonno ci si accorge solo al risveglio. I problemi con la qualità del sonno possono risalire alla Sua problematica psichica di base (la quale si sta curando con il farmaco), ma anche il farmaco stesso (la paroxetina) può talvolta migliorare e talvolta peggiorare il sonno, e in questo ultimo caso potrebbe essere indicato di valutare assieme con il Suo specialista un rimedio ipnoinducente aggiuntivo.
[#5]
Utente
In effetti ho notato che i giramenti di testa che mi vengono di notte, quando giro la testa, potrebbero essere anche dovuti ai problemi di cervicale, visto che ho dolore al collo e alle spalle;la qualità del sonno non è sempre buona, in effetti quando prendo qualche goccia di en va meglio, altrimenti mi sveglio in continuazione, controllo la testa e siccome spesso mi gira vado in ansia.
Il sintomo ce l'ho al mattino al risveglio, anche se non sempre, poi nell'arco della giornata diminuisce.Ultimamente bevo anche poco.
grazie della sua risposta, terrò presente tutto quello che ha detto...
Il sintomo ce l'ho al mattino al risveglio, anche se non sempre, poi nell'arco della giornata diminuisce.Ultimamente bevo anche poco.
grazie della sua risposta, terrò presente tutto quello che ha detto...
[#6]
Utente
Gentile dottore sono andata dallo psichiatra, mi ha detto di continuare per altre 3 settimane il dosaggio di dieci gocce di daparox ( visto che ho ancora qualche effetto coll non me lo ha aumentato), e mi ha aggiunto lo xanax al posto dell'en, visto che in questi ultimi gg ho un aumento notevole dell'ansia.
Lui mi ha detto che dieci gocce sono già una dose terapeutica, ma sono confusa, leggendo che meno di venti non serve a nulla.
Lei cosa ne pensa?
Lui mi ha detto che dieci gocce sono già una dose terapeutica, ma sono confusa, leggendo che meno di venti non serve a nulla.
Lei cosa ne pensa?
[#7]
Anche dieci gocce di Daparox talvolta possono essere terapeutiche. Il foglietto illustrativo del farmaco definisce i dosaggi indicativi in base alla statistica, ma in ogni caso individuale è il medico specialista a definirli. Per vedere se la dose è terapeutica nel Suo caso individuale, bisogna monitorare i sintomi del disturbo per il quale il farmaco è stato prescritto: si è osservato un miglioramento ? (l'attenuazione di tali sintomi; miglioramento dello stato psichico in generale ?)
[#8]
Utente
Mi è stato prescritto perchè ho dolori cronici a schiena e gambe, e da questo punto di vista le cose dopo 4 settimane ( ma solo da una settimana prendo i 10 mg) sono migliorate; però mi è aumentata l'ansia, che tampono con l'ansiolitico..Devo continuare cosi per 3 settimane poi andrò a controllo...ma mi preoccupa questo aumento dell'ansia che non avevo prima del daparox...Sono sempre agitata...
[#9]
Dunque, anche la dose attuale dà effetti terapeutici, anzi, non escluderei che i miglioramenti notati siano dovuti al dosaggio iniziale (che era ancora più basso), che si manifestano "in ritardo", ovvero dopo un "tempo di latenza", che con questo farmaco è di circa 4-5 settimane. Ma bisogna seguire la dose indicata dal Suo medico.
Invece l'ansia come l'effetto collaterale è relativamente comune con questo farmaco, ma è tipicamente transitoria: compare all'inizio della terapia oppure al cambiamento della dose, e si attenua in seguito delle settimane successive. Per tale motivo, nel primo periodo di assunzione del farmaco questo spesso viene associato con un ansiolitico, come nel Suo caso.
Se gli effetti collaterali non si attenuassero anche dopo più settimane, allora, con il Suo specialista si potrebbe eventualmente valutare anche una dose leggermente minore del Daparox (vedi l'inizio della mia risposta).
Invece l'ansia come l'effetto collaterale è relativamente comune con questo farmaco, ma è tipicamente transitoria: compare all'inizio della terapia oppure al cambiamento della dose, e si attenua in seguito delle settimane successive. Per tale motivo, nel primo periodo di assunzione del farmaco questo spesso viene associato con un ansiolitico, come nel Suo caso.
Se gli effetti collaterali non si attenuassero anche dopo più settimane, allora, con il Suo specialista si potrebbe eventualmente valutare anche una dose leggermente minore del Daparox (vedi l'inizio della mia risposta).
[#10]
Utente
La sua risposta mi tranquillizza molto, perchè sinceramente non mi va per ora di aumentare...spero che quest'ansia piano piano se ne vada un pò,,,,perchè non è per nulla piacevole...mi dà un senso di forte insicurezza....temo di svenire,, e non mi piace l'effetto sedativo che mi fa dormire dell'ansiolitico...Non sono una paziente modello, sono ipersensibile a ogni farmaco e ho tanta paura..la ringrazio tanto della risposta.....Il mio timore era quello che, se non arrivo alle venti gocce, l'ansia come risposta non diminuisce, ma la sua risposta mi ha tranquillizzata....
Oggi per es devo andare in ospedale a fare un esame, ci vado con mia figlia, ma ho già paura di svenire o di star male....aiuto...Prima della cura non stavo cosi..spero che col tempo mi passi...Si fa una cura per l'ansia,,,e questa te la trovi triplicata..non è una bella cosa...
Oggi per es devo andare in ospedale a fare un esame, ci vado con mia figlia, ma ho già paura di svenire o di star male....aiuto...Prima della cura non stavo cosi..spero che col tempo mi passi...Si fa una cura per l'ansia,,,e questa te la trovi triplicata..non è una bella cosa...
[#12]
Nel Suo caso sconsiglierei tale associazione, e ne parlerei con il Suo medico curante.
1) sono possibili i rischi di interazione fra questi farmaci, che potrebbe anche incrementare alcuni effetti collaterali di daparox;
2) sta già assumendo il Daparox con qualche beneficio per gli stessi sintomi, come Lei ha scritto. Perché bisogna associare anche un altro farmaco (palexia), il quale ultimo comporta potenzialmente maggiori effetti collaterali ? Bisogna valutare se ce ne veramente bisogno. Quale è la causa dei dolori ?
Le consiglio comunque di parlarne con il Suo medico curante che possa ragionare sul quadro clinico nel suo insieme.
1) sono possibili i rischi di interazione fra questi farmaci, che potrebbe anche incrementare alcuni effetti collaterali di daparox;
2) sta già assumendo il Daparox con qualche beneficio per gli stessi sintomi, come Lei ha scritto. Perché bisogna associare anche un altro farmaco (palexia), il quale ultimo comporta potenzialmente maggiori effetti collaterali ? Bisogna valutare se ce ne veramente bisogno. Quale è la causa dei dolori ?
Le consiglio comunque di parlarne con il Suo medico curante che possa ragionare sul quadro clinico nel suo insieme.
[#13]
Utente
La causa dei dolori sembra essere una irritazione dei nervi sciatici, da rivalutare con una nuova risonanza magnetica toracica ( anche li ho un'ernia) e lombo sacrale ( dove ho due protrusioni discali L4 L5 e L5 s1), il palexia serve solo come antidolorifico, quindi non cura nulla....Inoltre io prendo il daparox per rilassare anche i nervi, e qualche effetto positivo l'avevo notato. Non ho intenzione di prendere anche il palexia..ne riparlerò ovviamente col medico prescrittore, vediamo se come antidolorifico posso usare qualcosa di meno pesante.
Inoltre mi ha consigliato di prendere un integratore, il normast, sempre per i nervi delle gambe, e quello non ha nessuna interazione col daparox...
La ringrazio davvero per la sua risposta, ne faccio sempre grande tesoro.
Inoltre mi ha consigliato di prendere un integratore, il normast, sempre per i nervi delle gambe, e quello non ha nessuna interazione col daparox...
La ringrazio davvero per la sua risposta, ne faccio sempre grande tesoro.
[#14]
Utente
Anche oggi ho notevole ansia, che si manifesta con tachicardia, senso di tensione, e respiro accelerato; non sono molto costante nell'assunzione dell'ansiolitico, dipende da questo questa ansia continua? O da un dosaggio di daparox troppo basso? Quando mi vengono questi momenti butterei via tutte le medicine, non sto bene per niente cosi, so che ci vuole tempo, ma mi sento insicura, ho paura di uscire,,,perchè se quest'ansia mi viene anche fuori che faccio??
é la quarta settimana di daparox, ma da circa 15gg prendo le 10 gocce...uffffffffffffff stavo meglio prima....scusi dottore se mi sfogo qui, ma sono in preda all'ansia...
é la quarta settimana di daparox, ma da circa 15gg prendo le 10 gocce...uffffffffffffff stavo meglio prima....scusi dottore se mi sfogo qui, ma sono in preda all'ansia...
[#15]
Gentile utente,
spero che a questa ora l'ansia sia diminuità (in parte perché magari è stato superato il picco della crisi, in parte con l'aiuto della terapia ansiolitica prescritta, la quale bisogna assumere così come è prescritta), e spero che ora Lei possa vedere la situazione più razionalmente.
In questo consulto è stato già risposto alla Sua domanda iniziale (sull'allergia ad antidepressivo) e anche ad altri quesiti associati al farmaco. Bisogna concludere il consulto, considerando che le Sue richieste di chiarimento o dubbi è normale che ci sono e che ci saranno, ma bisogna rivolgerle ai medici che La seguono.
Importante avere il medico curante e degli specialisti disponobili, dei quali Lei si possa fidare abbastanza, e coi quali Lei possa avere un contatto più diretto dal vivo, compreso anche lo specialista psichiatra (se si tratta anche di un problema psico-emotivo e se assume gli psicofarmaci).
un saluto
spero che a questa ora l'ansia sia diminuità (in parte perché magari è stato superato il picco della crisi, in parte con l'aiuto della terapia ansiolitica prescritta, la quale bisogna assumere così come è prescritta), e spero che ora Lei possa vedere la situazione più razionalmente.
In questo consulto è stato già risposto alla Sua domanda iniziale (sull'allergia ad antidepressivo) e anche ad altri quesiti associati al farmaco. Bisogna concludere il consulto, considerando che le Sue richieste di chiarimento o dubbi è normale che ci sono e che ci saranno, ma bisogna rivolgerle ai medici che La seguono.
Importante avere il medico curante e degli specialisti disponobili, dei quali Lei si possa fidare abbastanza, e coi quali Lei possa avere un contatto più diretto dal vivo, compreso anche lo specialista psichiatra (se si tratta anche di un problema psico-emotivo e se assume gli psicofarmaci).
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Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 19.7k visite dal 25/12/2013.
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Approfondimento su Allergia
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