Presunta allergia alla nocciola
Buongiorno,
ho effettuato qualche settimana fa delle analisi del sangue (RAST) per accertare un allergia a determinati pollini.
Per un errore del laboratorio, oltre al test per il polline del nocciolo, è stato effettuato anche quello alle nocciole, e sono risultato *fortemente* allergico anche a queste (concentrazione di Immunoglobuline E pari a 51600 unità per litro di sangue, su una scala di riferimento proposta che va da 0 a 350 unità/litro).
Ciò che mi ha stupito è che mangio da sempre nocciole e derivati, e nè io ne i miei genitori abbiamo memoria di un qualche tipo di reazione allergica o manifestazione di intolleranza.
Il test è stato ripetuto due volte e ha dato lo stesso risultato, quindi volevo sapere come questo fosse possibile.
In attesa di sottoporre la questione al mio allergologo gradirei avere un Vostro parere sulla questione.
Grazie in anticipo,
Alessandro
ho effettuato qualche settimana fa delle analisi del sangue (RAST) per accertare un allergia a determinati pollini.
Per un errore del laboratorio, oltre al test per il polline del nocciolo, è stato effettuato anche quello alle nocciole, e sono risultato *fortemente* allergico anche a queste (concentrazione di Immunoglobuline E pari a 51600 unità per litro di sangue, su una scala di riferimento proposta che va da 0 a 350 unità/litro).
Ciò che mi ha stupito è che mangio da sempre nocciole e derivati, e nè io ne i miei genitori abbiamo memoria di un qualche tipo di reazione allergica o manifestazione di intolleranza.
Il test è stato ripetuto due volte e ha dato lo stesso risultato, quindi volevo sapere come questo fosse possibile.
In attesa di sottoporre la questione al mio allergologo gradirei avere un Vostro parere sulla questione.
Grazie in anticipo,
Alessandro
[#1]
Gentile paziente,
Quello che le è stato testato, forse, nemmeno per sbaglio, è il valore delle IgE specifiche rivolte verso il "polline" di nocciolo la cui sigla dovrebbe essere T3. La sua paura di allergia alla nocciola (intesa come frutto e la cui sigla è F17) appare infondanta visto che non ha avuto mai reazioni all'assunzione dell'alimento. A ogni modo, per eccesso di zelo, può chiedere al suo Allergologo di testarle anche l'alimento.
Cordiali saluti,
Dr. Nicola Verna
http://verna.blog.tiscali.it/
Quello che le è stato testato, forse, nemmeno per sbaglio, è il valore delle IgE specifiche rivolte verso il "polline" di nocciolo la cui sigla dovrebbe essere T3. La sua paura di allergia alla nocciola (intesa come frutto e la cui sigla è F17) appare infondanta visto che non ha avuto mai reazioni all'assunzione dell'alimento. A ogni modo, per eccesso di zelo, può chiedere al suo Allergologo di testarle anche l'alimento.
Cordiali saluti,
Dr. Nicola Verna
http://verna.blog.tiscali.it/
Dr. Nicola Verna
[#2]
Utente
Chiedo scusa ma mi sono espresso male.
Nei test era incluso l'allergene T3 (polline di nocciolo), al quale sono risultato, come gia' mi aspettavo, positivo.
Sono pero' risultato positivo anche al test del frutto del nocciolo (nocciola, F17 appunto), test che mi e' stato effettuato per sbaglio, dato che le analisi erano mirate solo a determinati pollini. Dato che pero' mangio da sempre nocciole e non ho mai avuto reazioni, volevo sapere se si trattasse di un "falso positivo" o di qualche altro fenomeno.
Grazie,
Alessandro
Nei test era incluso l'allergene T3 (polline di nocciolo), al quale sono risultato, come gia' mi aspettavo, positivo.
Sono pero' risultato positivo anche al test del frutto del nocciolo (nocciola, F17 appunto), test che mi e' stato effettuato per sbaglio, dato che le analisi erano mirate solo a determinati pollini. Dato che pero' mangio da sempre nocciole e non ho mai avuto reazioni, volevo sapere se si trattasse di un "falso positivo" o di qualche altro fenomeno.
Grazie,
Alessandro
[#3]
La positività anche alla nocciola dipende presumibilmente da una cross-reattività per alcune presenti sia sul frutto che sul polline.
La mancata presenza di una qualche reazione non dovrebbe farle temere nulla per il futuro anche se una maggiore attenzione nel consumo di tale alimento, tra l'altro non fondamentale per la dieta, sarebbe auspicabile.
Un possibile approfondimento diagnostico, di estrema prudenza, potrebbe essere rappresentato dal dosaggio delle IgE per i singoli allergeni ricombinanti ovvero per singole proteine del nocciolo e della nocciola oppure la microarray. Quest'ultima metodica è di relativa recente introduzione sul mercato, è in dotazione presso pochi centri, e l'esatto significato dei risultati deve essere affidato a persone molto esperte.
Coridali saluti,
Dr. Nicola Verna
La mancata presenza di una qualche reazione non dovrebbe farle temere nulla per il futuro anche se una maggiore attenzione nel consumo di tale alimento, tra l'altro non fondamentale per la dieta, sarebbe auspicabile.
Un possibile approfondimento diagnostico, di estrema prudenza, potrebbe essere rappresentato dal dosaggio delle IgE per i singoli allergeni ricombinanti ovvero per singole proteine del nocciolo e della nocciola oppure la microarray. Quest'ultima metodica è di relativa recente introduzione sul mercato, è in dotazione presso pochi centri, e l'esatto significato dei risultati deve essere affidato a persone molto esperte.
Coridali saluti,
Dr. Nicola Verna
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 23/06/2008.
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