Gli è stata diagnosticata questa "malattia" non ha piu' mangiato nulla
Salve.
il mio ragazzo è affetto da favismo ma pur mangiando da piccolo fave e piselli, non ha mai avvertito alcun sintomo. Da quando poi gli è stata diagnosticata questa "malattia" non ha piu' mangiato nulla di tutto ciò.
Oggi pranzando fuori, ho portato della pasta fredda con condimenti, tra cui piselli. forse ne ha ingerito uno ed io sono molto preoccupata, per paura che possa succedergli qualcosa.
ho letto infatti che i sintomi possono manifestarsi dalle 12 alle 48 ore dall'assunzione. lui non lamenta alcun sintomo.
Nell'attesa di una Vostra risposta vi porgo Cordiali Saluti.
il mio ragazzo è affetto da favismo ma pur mangiando da piccolo fave e piselli, non ha mai avvertito alcun sintomo. Da quando poi gli è stata diagnosticata questa "malattia" non ha piu' mangiato nulla di tutto ciò.
Oggi pranzando fuori, ho portato della pasta fredda con condimenti, tra cui piselli. forse ne ha ingerito uno ed io sono molto preoccupata, per paura che possa succedergli qualcosa.
ho letto infatti che i sintomi possono manifestarsi dalle 12 alle 48 ore dall'assunzione. lui non lamenta alcun sintomo.
Nell'attesa di una Vostra risposta vi porgo Cordiali Saluti.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
1) il favismo non e' una malattia allergica ma un difetto del metabolismo (carenza piu' o meno grave di un enzima G6PDH dei globuli rossi). Una volta lo scoprivano in base ai sintomi (crisi emolitiche mangiando certi alimenti, ma anche farmaci) oggi invece lo si scopre dosando questo enzima
2) ne deriva che si possono avere dei pazienti con livelli di enzima diminuiti, che pero' non sono mai arrivati alla soglia della crisi clinicamente conclamata - l'esame di laboratorio e' piu' sensibile e identifica anche casi leggeri.
3) se il ragazzo non ha mai avuto crisi mangiando liberamente quando era carente inconsapevole, adesso il singolo pisello non gli fara' male. Non si tratta di una reazione allergica in cui tracce della sostanza creano reazioni spropositate, ma di un problema metabolico in cui -entro certi limiti- esiste proporzionalita' fra quantita' di sostanza dannosa ingerita e danno eritrocitario conseguente.
2) ne deriva che si possono avere dei pazienti con livelli di enzima diminuiti, che pero' non sono mai arrivati alla soglia della crisi clinicamente conclamata - l'esame di laboratorio e' piu' sensibile e identifica anche casi leggeri.
3) se il ragazzo non ha mai avuto crisi mangiando liberamente quando era carente inconsapevole, adesso il singolo pisello non gli fara' male. Non si tratta di una reazione allergica in cui tracce della sostanza creano reazioni spropositate, ma di un problema metabolico in cui -entro certi limiti- esiste proporzionalita' fra quantita' di sostanza dannosa ingerita e danno eritrocitario conseguente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 22/06/2008.
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