Prove allergiche e farmaci. Qualche informazione

Buongiorno gentili dottori,
vorrei richiedere solo quale informazione... tutto qua.

Sto affrontando dei problemi otorinolaringoiatrici: pressione orecchio, ovattamento, ipertrofia dei turbinati, setto nasale deviato.

L'otorino che mi ha visitato, ha trovato i turbinati grossi e violacei: questo gli ha fatto credere che io potessi essere un soggetto allergico. Ho fatto le analisi del sangue comprensive di Ige (S) ma tutto appare nella norma.

Ho intrapreso dunque la terapia con:
- Amavys spray nasale (2 spruzzi per narice, 2 volte al giorno)
- 3 punture di Urbason 20 mg/ml


Arriviamo dunque al quesito. L'ultima puntura di Urbason l'ho eseguita 5 gg. fa. Mentre l'Amavys lo da ormai 15 gg. lo utilizzo quotidianamente.

Visti diversi sintomi che tutt'oggi permangono, un medico mia ha riferito che le IgE (S) nella norma non escluderebbero una mia eventuale allergia. Quindi mi ha consigliato il Prick Test.

Ora: a fronte della mia terapia (Amavys spray nasale tutt'oggi attiva) potrei fare io questo tipo di test?

Voi cosa ne pensate?

Grazie in anticipo


[#1]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Egregio utente,
è vero che la normalità del dosaggio delle IgE totali non esclude la possibilità di aver sviluppato sensibilizzazioni allergiche. Pertanto, in un caso come il Suo, l'esecuzione dei prick test trova senz'altro indicazione.
Può sottoporsi alle prove cutanee anche con la terapia che ha riferito.
Saluti,
[#2]
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
La ringrazio dottor Marchi della chiara ed esaustiva risposta.

Dovrò essere operato al setto nasale. La deviazione di quest'ultimo dovrebbe causare l'ipertrofia dei turbinati.

Secondo il suo parere, il nuovo specialista che mi visiterà, qualora dovessi aver bisogno anche di un intervento ai turbinati e trovandosi di fronte ad una situazione "falsata" dall'assunzione di Amavys, pensa che intuirebbe comunque l'eventuale intervento.

Le faccio questa domanda perchè sono ancora in piena terapia e vorrei un nuovo consulto. Non sò se sospendere e aspettare il riacursi del problema affinchè giunga allo specialista nella forma "naturale".
[#3]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
La deviazione del setto nasale può determinare anch'essa una relativa ipertrofia dei turbinati.
Prima di giungere all'intervento chirurgico apparirebbe corretto escludere eventuali altre cause e comunque fare un tentativo con la terapia medica.
Può certamente decidere di chiedere anche un secondo parere ORL; l'importante è che il collega sia informato della terapia (nome del farmaco, modalità e tempi di assunzione) in modo che possa esprimere il suo parere dopo aver considerato anche quel dato.
Saluti,
[#4]
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Mi perdoni dott. Marchi.

Ma escludendo la natura allergologica, oltre al setto, quali altre potrebbero essere le cause dell'ipertrofia dei turbinati?

Grazie ancora della sua squisita disponibilità.
[#5]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
L'ipertrofia dei turbinati può essere causata anche da un'altra forma di rinite, detta "vasomotoria" (che l'otorino sa ben riconoscere).
Saluti,
[#6]
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Tutto chiaro: dunque la terapia non influisce sull'interpretazione dello specialista.

Ora non mi resta che tentare di curare il reflusso che sto sopportando da che ho iniziato la cura che mi da bruciore e bocca impastata.

Se permette, le farei conoscere le novità...

Per il momento la ringrazio tanto della sua squisita disponibilità.
E' stato gentilissimo e prezioso.
[#7]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
La terapia può modificare l'aspetto della muxosa nasale e dei turbinati e proprio per questo è necessario che l'otorino sappia cosa sta prendendo, in che modo, a quale dosaggio e da quanto tempo.
Sarò ben lieto di ricevere i Suoi aggiornamenti.
Saluti,
[#8]
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Gentilissimo dottor Marchi,

domani probabilmente telefonerò ad uno specialista ORL per un appuntamento ed affrontare la situazione.

Ho una domanda per lei: circa 4 anni fa ebbi problemi di carattere andrologico. Infezioni recivitanti alla prostata causate da batteri diversi, Uretrite da Clamidia. Insomma tutto un complesso di situazioni che, nonostante immunostimolanti ed antibiotici, sembrava proprio non volesse andar via. Dopo circa 1 anno e mezzo/2 anni di cure, la situazione è migliorata. Gli ultimi esami culturali dimostravano negatività: insomma sembrava mi fossi ripreso.

Avrei dovuto fare quest'anno i controlli ma ora il problema all'orecchio mi sta facendo preferire la strada ORL.

Può esserci una correlazione tra i due problemi?
[#9]
Allergologo attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Si tratta di due problemi distinti tra i quali non è possibile ipotizzare una relazione.
Saluti,
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