Gravidanza e allergie ai farmaci
Buongiorno, ho 29 anni e per ora non sono incinta. MA qualora volessi avere un figlio ho un grosso, enorme, problema. Dalla nascita sono allergica a TUTTI gli antibiotici, TRANNE la famiglia dei kinolonici (non perchè ne abbia la certezza, quella si ha solo provando il farmaco almeno per 3 volte, ma perchè per precauzione non me li hanno mai prescritti e mi hanno vivamente consigliato di tenerli solo per casi di assoluta emergenza) all'aspirina, al paracetamolo e all'iboprofene.Purtroppo in questi 29 anni TUTTI i medici che ho incontrato, ad eccezione del mio povero anziano pediatra di quando ero piccola, si sono dimostrati sempre impreparati e superficiali in merito alla questione delle allergie ai farmaci.Chi diceva che era una questiona psicologica, chi diceva che dovevo fare i test salvo poi essere smentito da altri esperti che sostengono (e giustamente perchè poi ne ho avuto le prove) che i test sulle allergie ai farmaci sono inutili e a volte dannosi, perchè un farmaco può non dare reazione la prima volta ma può creare anche shock alla seconda / terza somm., come infatti è sempre successo a me.
Le reazioni che ho avuto sono sempre state in scala crescente, niente alla 1^ somm., orticaria alla 2^, edema o shock alla 3^.
Dopodichè ho semplicemente smesso di prendere antibiotici, mi sono curata solo con farmaci omeopatici (tanto derisi, nel mio caso quando ho febbre a 40 mi abbassano la temperatura in 30/60 min a 37 e non è l'effetto placebo!!)
Per fortuna non ho mai avuto necessità di prendere antibiotici, giro con targhetta che elenca le mie allergie e con una siringa di cortisone in borsetta.
MA constato anche negli ultimi tempi l'ignoranza che mi circonda:
1. Otoplastica per motivi estetici (ok me la sono cercata ma era una cosa che ho meditato a lungo e di cui avevo davvero bisogno per il mio benessere psicologico): faccio presente a chirurgo e anestesista di essere allergica ai vari antibiotici e il chirurgo (primario di chirurgia plastica) guarda il collega e dice "bè potremmo però darle questo "tal" antibiotico", il collega ci pensa e poi risponde "Ma XXX è una cefalosporina!!! E' allergica alle cefalosporine!!!" quindi intervengo io e chiedo di non avere alcuna profilassi antibiotica che in caso di infezione ci penserò a posteriori, e intanto prego!
2. Medico di base, specializzato in allergologia!:
- "guardi che noi le targhette con l'elenco delle allergie mica le guardiamo in caso di incidente e di soccorso! uno potrebbe averle scambiate con un amico" (??).
- "Se rimane incinta, in caso di parto cesareo deve prendere gli antibiotici! Deve fare un test per stabilire a quali farmaci è allergica"
ORA PARLIAMONE.
All'età di 17 anni feci il famoso test. Risultò che NON ero allergica alle penicilline.
Figo! Dopo 2 mesi me la prescrissero per una bronchite molto forte. Risultato? Mi si gonfiò il labbro inferiore e non riuscivo a svegliarmi, sudavo freddo.
QUINDI cosa faccio se rimango incinta? esiste un medico preparato a cui affidarmi?!
Le reazioni che ho avuto sono sempre state in scala crescente, niente alla 1^ somm., orticaria alla 2^, edema o shock alla 3^.
Dopodichè ho semplicemente smesso di prendere antibiotici, mi sono curata solo con farmaci omeopatici (tanto derisi, nel mio caso quando ho febbre a 40 mi abbassano la temperatura in 30/60 min a 37 e non è l'effetto placebo!!)
Per fortuna non ho mai avuto necessità di prendere antibiotici, giro con targhetta che elenca le mie allergie e con una siringa di cortisone in borsetta.
MA constato anche negli ultimi tempi l'ignoranza che mi circonda:
1. Otoplastica per motivi estetici (ok me la sono cercata ma era una cosa che ho meditato a lungo e di cui avevo davvero bisogno per il mio benessere psicologico): faccio presente a chirurgo e anestesista di essere allergica ai vari antibiotici e il chirurgo (primario di chirurgia plastica) guarda il collega e dice "bè potremmo però darle questo "tal" antibiotico", il collega ci pensa e poi risponde "Ma XXX è una cefalosporina!!! E' allergica alle cefalosporine!!!" quindi intervengo io e chiedo di non avere alcuna profilassi antibiotica che in caso di infezione ci penserò a posteriori, e intanto prego!
2. Medico di base, specializzato in allergologia!:
- "guardi che noi le targhette con l'elenco delle allergie mica le guardiamo in caso di incidente e di soccorso! uno potrebbe averle scambiate con un amico" (??).
- "Se rimane incinta, in caso di parto cesareo deve prendere gli antibiotici! Deve fare un test per stabilire a quali farmaci è allergica"
ORA PARLIAMONE.
All'età di 17 anni feci il famoso test. Risultò che NON ero allergica alle penicilline.
Figo! Dopo 2 mesi me la prescrissero per una bronchite molto forte. Risultato? Mi si gonfiò il labbro inferiore e non riuscivo a svegliarmi, sudavo freddo.
QUINDI cosa faccio se rimango incinta? esiste un medico preparato a cui affidarmi?!
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La risposta è ovviamente si. Effettivamente concordo con Lei sulla necessità di far chiarezza, per Lei e per i medici che in futuro vedrà. Non Le so indicare un centro specialistico che possa aiutarla nella sua regione. sicuramente ci saranno centri e medici preparati. Provi a fare una visita, parli con il medico allergologo di turno e credo che una persona precisa come Lei si farà un'idea delle capacità della persona che si trova di fronte. Certo i chinolonici in gravidanza non vanno bene , nemmeno nella successiva fase di allattamento. Il problema si deve risolvere e non posso purtroppo aiutarla piu' di tanto. Cordiali saluti ed in bocca al lupo.
Dr. VALERIO LANGELLA
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.9k visite dal 12/06/2012.
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L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.