Allergia alle graminacee e alimentazione!aiuto
Buongiorno!
Da circa sei anni siono afflitto da problemi gastrointestinali che non sto a riassumere anche perechè non è la sede,ma che possiamo sintetizzare in stipsi cronica + ovvie conseguenze.
I diffuso malessere e i problemi crescenti mi hanno portato ad approfondire la situazione con gastroenterologi, proctologi, etc e ora, con il gastroenterologo di fiducia, si è perseguita la strada dell'allergia alimentare.
Faccio dunque prick test + diversi esami ematici (se necessario chiedete e riporteró i valori) i cui esiti più significativi sono:
Prick ++++ graminacee e olea, ma già lo sapevo da esami fatti nel 2001 dove mi diedero anche un ++ a composite,ambrosia e betulla (stavolta non testati perchè forse fuori dal panel)
Ige specifiche graminacee valori oltre 27.
Ho poi fatto il rast per circa 60 alimenti e nessuno è risultato particolarmente alterato. Gli unici alimenti cui sono risultato sensibile sono orzo,pomodoro,carota,anguria e forse un altro che ora mi sfugge (in caso recupero il dato) ad ogni modo il valore maggiore era 0,44 dell'orzo e 0,40 carote (entrambi parte della mia alimentazione quotidiana).
Veniamo al dunque.
Alla luce degli esami mi hanno prescritto una cura più tre mesi di dieta specifica che escluda le cross reattivitá con le graminacee (al momento solo quelle), tuttavia ho alcuni dubbi:
Cereali: mi han dato ok per riso e farro
Verdure: ci sono cross reattivitá con anguria, arachide, pomodoro e altro, ma io mangio quotidianamente: zucca,zucchine,soia (molta),finocchio,carote (meno di prima del rast),melanzane.
Ho visto che queste sono tutte riconducibili alle piante cross reattive (es soia legume come arachide, patata come pomodoro, etc) quindi davvero non ci capisco più nulla...
Il fatto che appartengano alla stessa famiglia è ininfluente - nel senso che, ad esempio le leguminose arachide e soia hanno allergeni diversi - oppure no? Devo eliminare solo i cibi espressamente indicatimi o anche gli altri? Infine come mai risulto positivo al rast della carota c he nemmeno crocia con le graminacee e invece insensibile a grano, frumento, mais, avena che sono graminacee vere e proprie (che infatti mi hanno proibito).
Chiedo scusa, ma ho cercato in rete e le informazioni sono molte, poco chiare e anche contraddittorie!
Cordialmente
Da circa sei anni siono afflitto da problemi gastrointestinali che non sto a riassumere anche perechè non è la sede,ma che possiamo sintetizzare in stipsi cronica + ovvie conseguenze.
I diffuso malessere e i problemi crescenti mi hanno portato ad approfondire la situazione con gastroenterologi, proctologi, etc e ora, con il gastroenterologo di fiducia, si è perseguita la strada dell'allergia alimentare.
Faccio dunque prick test + diversi esami ematici (se necessario chiedete e riporteró i valori) i cui esiti più significativi sono:
Prick ++++ graminacee e olea, ma già lo sapevo da esami fatti nel 2001 dove mi diedero anche un ++ a composite,ambrosia e betulla (stavolta non testati perchè forse fuori dal panel)
Ige specifiche graminacee valori oltre 27.
Ho poi fatto il rast per circa 60 alimenti e nessuno è risultato particolarmente alterato. Gli unici alimenti cui sono risultato sensibile sono orzo,pomodoro,carota,anguria e forse un altro che ora mi sfugge (in caso recupero il dato) ad ogni modo il valore maggiore era 0,44 dell'orzo e 0,40 carote (entrambi parte della mia alimentazione quotidiana).
Veniamo al dunque.
Alla luce degli esami mi hanno prescritto una cura più tre mesi di dieta specifica che escluda le cross reattivitá con le graminacee (al momento solo quelle), tuttavia ho alcuni dubbi:
Cereali: mi han dato ok per riso e farro
Verdure: ci sono cross reattivitá con anguria, arachide, pomodoro e altro, ma io mangio quotidianamente: zucca,zucchine,soia (molta),finocchio,carote (meno di prima del rast),melanzane.
Ho visto che queste sono tutte riconducibili alle piante cross reattive (es soia legume come arachide, patata come pomodoro, etc) quindi davvero non ci capisco più nulla...
Il fatto che appartengano alla stessa famiglia è ininfluente - nel senso che, ad esempio le leguminose arachide e soia hanno allergeni diversi - oppure no? Devo eliminare solo i cibi espressamente indicatimi o anche gli altri? Infine come mai risulto positivo al rast della carota c he nemmeno crocia con le graminacee e invece insensibile a grano, frumento, mais, avena che sono graminacee vere e proprie (che infatti mi hanno proibito).
Chiedo scusa, ma ho cercato in rete e le informazioni sono molte, poco chiare e anche contraddittorie!
Cordialmente
[#1]
Allergologo
Egregio utente,
mi spiace doverLe rispondere bruciando la speranza che questa nuova "strada" Le ha portato. Per il Suo problema, secondo quanto letto anche nel Suo post precedente, non appare infatti neanche ipotizzabile una base allergica in senso stretto.
Le (debolissime) positività al RAST alimenti non possono essere ritenute significative in un quadro clinico di questo tipo. Lei stesso ha notato come non esista il modo di migliorare sensibilmente la situazione in relazione alle variazioni dell'alimentazione, o addirittura con il digiuno.
Lei è una persona troppo acuta per non accorgersi che, nel tempo, su questa sofferenza probabilmente a genesi mista organica-funzionale (ODS, dolicocolon?, IBS, altro???) ha sviluppato anche una problematica ossessiva che verosimilmente La rende ora poco obiettivo nel giudizio.
A mio avviso è necessario che completi tutto il percorso diagnostico colonproctologico (ad esempio con una RSCS, della quale non ho letto, e le relative biopsie su eventuali zone di mucosa patologica oppure con biopsie random) ma che rifletta anche sull'opportunità di una valutazione psichiatrica.
Saluti,
mi spiace doverLe rispondere bruciando la speranza che questa nuova "strada" Le ha portato. Per il Suo problema, secondo quanto letto anche nel Suo post precedente, non appare infatti neanche ipotizzabile una base allergica in senso stretto.
Le (debolissime) positività al RAST alimenti non possono essere ritenute significative in un quadro clinico di questo tipo. Lei stesso ha notato come non esista il modo di migliorare sensibilmente la situazione in relazione alle variazioni dell'alimentazione, o addirittura con il digiuno.
Lei è una persona troppo acuta per non accorgersi che, nel tempo, su questa sofferenza probabilmente a genesi mista organica-funzionale (ODS, dolicocolon?, IBS, altro???) ha sviluppato anche una problematica ossessiva che verosimilmente La rende ora poco obiettivo nel giudizio.
A mio avviso è necessario che completi tutto il percorso diagnostico colonproctologico (ad esempio con una RSCS, della quale non ho letto, e le relative biopsie su eventuali zone di mucosa patologica oppure con biopsie random) ma che rifletta anche sull'opportunità di una valutazione psichiatrica.
Saluti,
[#2]
Utente
Egregio dott Marchi,
grazie mille per la risposta, non ci speravo quasi più (d'altronde immagino che il "traffico" in entrata sia notevole).
Come commentare la sua risposta.... ? ? ?
In parte mi conferma una relativa certezza, in parte mi apre nuovi interrogativi...
Preciso che al momento - dopo varie peripezie - sono in cura da un gastroenterologo che, a quanto so, è tra i migliori al mondo (non a caso mi sciroppo non poca strada per andarci).
Ora, ok che sono in cura con lui da pochissimo (mi ha visto due volte), ma alla luce di tutto il pregresso e degli esami che mi ha fatto fare lui esclude una malattia "importante", ma ipotizza più per una malattia "non grave", ma in forma molto grave in quanto perdura da molto tempo.
Ora, il discorso sulle intolleranze alimentari di cui sopra ha lasciato un pò perplesso anche me, specie per il fatto che gli alimenti a cui sono teoricamente più sensibile non solo sono negativi al Rast, ma anche assunti poco. Tuttavia il medico in questione mi ispira molta fiducia, senza contare che è uno dei pochi casi in cui la fama mi sembra ben riposta.
Alla luce di quanto sopra mi è anche stato detto che al momento esami invasivi non sono necessari in quanto non è importante andare a verificare se, come e quanto è infiammato il colon, essendo tutto piuttosto chiaro. Il punto è sfiammare, poi valutare gli eventuali problemi neuro muscolari insorti nel periodo di sofferenza e l'eventuale entità di prolasso e incoordinazione anorettale.
Il problema sta però nello sfiammare...
io sto facendo la cura che mi è stata prescritta, ma non riscontro risultati, anche se forse è vero che è passato poco tempo (qui con risultati non mi riferisco ad una repentina quanto magica modificazione dello stato di sofferenza intestinale, quanto a un miglioramento di alcuni sintomi che a mio avviso sono decisamente allergici, quali un ormai costante e di lungo corso eczema o dermatite ad alcune dita delle mani).
grazie mille per la risposta, non ci speravo quasi più (d'altronde immagino che il "traffico" in entrata sia notevole).
Come commentare la sua risposta.... ? ? ?
In parte mi conferma una relativa certezza, in parte mi apre nuovi interrogativi...
Preciso che al momento - dopo varie peripezie - sono in cura da un gastroenterologo che, a quanto so, è tra i migliori al mondo (non a caso mi sciroppo non poca strada per andarci).
Ora, ok che sono in cura con lui da pochissimo (mi ha visto due volte), ma alla luce di tutto il pregresso e degli esami che mi ha fatto fare lui esclude una malattia "importante", ma ipotizza più per una malattia "non grave", ma in forma molto grave in quanto perdura da molto tempo.
Ora, il discorso sulle intolleranze alimentari di cui sopra ha lasciato un pò perplesso anche me, specie per il fatto che gli alimenti a cui sono teoricamente più sensibile non solo sono negativi al Rast, ma anche assunti poco. Tuttavia il medico in questione mi ispira molta fiducia, senza contare che è uno dei pochi casi in cui la fama mi sembra ben riposta.
Alla luce di quanto sopra mi è anche stato detto che al momento esami invasivi non sono necessari in quanto non è importante andare a verificare se, come e quanto è infiammato il colon, essendo tutto piuttosto chiaro. Il punto è sfiammare, poi valutare gli eventuali problemi neuro muscolari insorti nel periodo di sofferenza e l'eventuale entità di prolasso e incoordinazione anorettale.
Il problema sta però nello sfiammare...
io sto facendo la cura che mi è stata prescritta, ma non riscontro risultati, anche se forse è vero che è passato poco tempo (qui con risultati non mi riferisco ad una repentina quanto magica modificazione dello stato di sofferenza intestinale, quanto a un miglioramento di alcuni sintomi che a mio avviso sono decisamente allergici, quali un ormai costante e di lungo corso eczema o dermatite ad alcune dita delle mani).
[#3]
Allergologo
Non mi pare di aver letto di indagini che abbiano evidenziato uno stato infiammatorio del colon (consideri che nel termine "colite" ci finisce spesso - impropriamente - anche l'intestino irritabile)... mi corregga se sbaglio.
Resto dell'idea che l'endoscopia (+biopsie) potrebbe invece dare informazioni utili.
In ambito più strettamente allergologico, considerato anche l'ulteriore elemento che riferisce (che dovrebbe esser meglio caratterizzato dallo specialista allergologo/dermatologo) e/o gli eventuali esiti della RSCS, sarebbe infine da stabilire l'esistenza (o meno) di ipersensbilità al nichel.
Saluti,
Resto dell'idea che l'endoscopia (+biopsie) potrebbe invece dare informazioni utili.
In ambito più strettamente allergologico, considerato anche l'ulteriore elemento che riferisce (che dovrebbe esser meglio caratterizzato dallo specialista allergologo/dermatologo) e/o gli eventuali esiti della RSCS, sarebbe infine da stabilire l'esistenza (o meno) di ipersensbilità al nichel.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 14/05/2012.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.