Sospetta allergia eccipienti
Buon giorno. Sono un lavoratore di 45 anni, vivo in campagna vicino a Monza.
Da circa 15 anni noto una ipersensibilità saltuaria e crescente ai derivati del caffé, in particolare nelle forme di cappuccino preparato filtrando il caffé naturale e in quella di tutti i derivati dei distributori automatici (che usano caffé liofilizzato e dolcificanti chimici). I sintomi sono tachicardia, annebbiamento della vista, estrema debolezza e sensazione di collasso imminente a cui a volte si accompagna la sensazione di mancanza di fiato e di oppressione al petto.
Il 30/10/2010 verso le 23:00 ho avuto una manifestazione acuta con sintomi tachicardia, iperventilazione incontrollabile, annebbiamento della vista, gambe asteniche e sensazione di collasso imminente dopo avere ingerito un cappuccino di un distributore automatco verso le 17:00. Il pronto soccorso ha identificato uno squilibrio elettrolitico del sangue. Il glucosio era a 64 mg/dL (norma 65-110), nonostante due cucchiai di zucchero diluiti in H2O che avevo preso pensando fosse una ipoglicemia.
Poiché l'elettrocardiogramma è risultato perfetto (faccio attività fisica regolare, di intensità media) il medico ha suggerito di indagare su un'allergia alimentare (il sospetto maggiore cade sugli ecciipienti) che potrebbe incrociarsi con una allergia da graminacee riscontrata nel frattempo.
Elementi della mia anamnesi sono:
- ipotrofia del polmone destro, dovuta a broncopolmonite all'età di quattro anni.
- spirometria inferiore alla media dell'età (prova effettuata a 23 e a 38 anni)
- allergia acuta con crisi d'asma a una graminacea.
Lei può suggerirmi in quale direzione indagare?
Grazie, saluti
Da circa 15 anni noto una ipersensibilità saltuaria e crescente ai derivati del caffé, in particolare nelle forme di cappuccino preparato filtrando il caffé naturale e in quella di tutti i derivati dei distributori automatici (che usano caffé liofilizzato e dolcificanti chimici). I sintomi sono tachicardia, annebbiamento della vista, estrema debolezza e sensazione di collasso imminente a cui a volte si accompagna la sensazione di mancanza di fiato e di oppressione al petto.
Il 30/10/2010 verso le 23:00 ho avuto una manifestazione acuta con sintomi tachicardia, iperventilazione incontrollabile, annebbiamento della vista, gambe asteniche e sensazione di collasso imminente dopo avere ingerito un cappuccino di un distributore automatco verso le 17:00. Il pronto soccorso ha identificato uno squilibrio elettrolitico del sangue. Il glucosio era a 64 mg/dL (norma 65-110), nonostante due cucchiai di zucchero diluiti in H2O che avevo preso pensando fosse una ipoglicemia.
Poiché l'elettrocardiogramma è risultato perfetto (faccio attività fisica regolare, di intensità media) il medico ha suggerito di indagare su un'allergia alimentare (il sospetto maggiore cade sugli ecciipienti) che potrebbe incrociarsi con una allergia da graminacee riscontrata nel frattempo.
Elementi della mia anamnesi sono:
- ipotrofia del polmone destro, dovuta a broncopolmonite all'età di quattro anni.
- spirometria inferiore alla media dell'età (prova effettuata a 23 e a 38 anni)
- allergia acuta con crisi d'asma a una graminacea.
Lei può suggerirmi in quale direzione indagare?
Grazie, saluti
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Allergologo
Egregio utente,
capita spesso di vedere pazienti che "incolpano" un farmaco o un alimento delle manifestazioni più diverse, ingiustamente.
Da quanto riferisce l'ipotesi allergica non regge: sei ore di latenza per una reazione avversa/allergica al caffè sono veramente troppe. Se ne potrebbe riparlare (nel senso che sarebbe da escludere con gli opportuni test) se avesse assunto qualcos'altro poco prima che l'episodio si verificasse.
Il quadro clinico riferito potrebbe essere stato innescato effettivamente da un'ipoglicemia (64 mg/dl dopo due cucchiai di zucchero mi sembra un dato da considerare) o dall'iperventilazione stessa, come in una crisi d'ansia; in un asmatico, magari allergico non solo alle graminacee, si potrebbe pensare anche a questa possibilità.
Saluti,
capita spesso di vedere pazienti che "incolpano" un farmaco o un alimento delle manifestazioni più diverse, ingiustamente.
Da quanto riferisce l'ipotesi allergica non regge: sei ore di latenza per una reazione avversa/allergica al caffè sono veramente troppe. Se ne potrebbe riparlare (nel senso che sarebbe da escludere con gli opportuni test) se avesse assunto qualcos'altro poco prima che l'episodio si verificasse.
Il quadro clinico riferito potrebbe essere stato innescato effettivamente da un'ipoglicemia (64 mg/dl dopo due cucchiai di zucchero mi sembra un dato da considerare) o dall'iperventilazione stessa, come in una crisi d'ansia; in un asmatico, magari allergico non solo alle graminacee, si potrebbe pensare anche a questa possibilità.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 09/11/2011.
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Approfondimento su Allergia
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