Allergia a 27 allergeni
Salve.Un mio conoscente é allergico a più di venti allergeni.In questi casi il vaccino é inutile,l'unica cosa a fare effetto é il cortisone.Ogni 15 giorni lo usa e diciamo che sta bene per un pò.L'allergia si manifesta con rossore su tu tutto il corpo,occhi gonfi e prurito.Dopo vent'anni di siringhe a base di cortisone,non fà più effetto,quindi il suo medico gli ha consigliato di rifare i prick test perché c'è la possibilità che siano aumentati gli allergeni.Detto questo,mi chiedevo se la ciclosporina poteva essere un'alternativa e che effetti collaterali può avere su un uomo di settant'anni.E' consigliabile più del cortisonone?
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Allergologo
Buonasera,
da come la racconta sembrerebbe una forma di orticaria cronica spontanea: se fosse un'eruzione di natura allergica non sarebbe durata 20 anni (almeno spero). In questi casi la terapia sistemica per via generale per lunghi periodi è da evitare, se necessario si ricorre all'immunosoppressore (anche la ciclosporina), ma ogni caso alla fine fa storia a sé.
Saluti,
da come la racconta sembrerebbe una forma di orticaria cronica spontanea: se fosse un'eruzione di natura allergica non sarebbe durata 20 anni (almeno spero). In questi casi la terapia sistemica per via generale per lunghi periodi è da evitare, se necessario si ricorre all'immunosoppressore (anche la ciclosporina), ma ogni caso alla fine fa storia a sé.
Saluti,
[#2]
Utente
Purtroppo dai test allergici risulta una grave forma di allergia cronica e sono troppi gli allergeni quindi diventa impossibile fare il vaccino.Il suo allergologo gli prescrisse le siringhe di cortisone.Diciamo che questa é una mia curiosità e mi chiedevo se potevo farlo presente al suo dottore,come un'alternativa,visto che ne faccio uso anch'io con risultati soddisfacenti,sempre a stretto controllo medico.Che ne pensa,l'età può influire?il cortisone non ha più effetti collaterali della ciclosporina?ho paura che data la sua età,cambiare possa fargli più male che bene e sono un pò incerta.
[#3]
Allergologo
Un'orticaria cronica generalizzata, magari con angioedema, non può dipendere da allergeni comuni come gli acari o i pollini, tanto per intendersi. Potrebbe essere espressione di una forma allergica alimentare (o farmacologica), ma in tal caso basterebbe evitare gli alimenti (o il farmaco) responsabili: non riesco a pensare che in vent'anni questa associazione non sia stata possibile. Per questo motivo immagino che si tratti di una forma spontanea, che si cura con antistaminici, cortisonici a cicli (o, eventualmente, cronicamente a basse dosi) o ancora immunosoppressori (e a questi ultimi, comunque, ci si arriva ben prima), peraltro solo dopo un iter diagnostico che chiarisca meglio il quadro clinico generale.
Per quanto concerne la ciclosporina, è un farmaco che generalmente funziona bene nelle forme di orticaria spontanea ma ovviamente può dare i suoi problemi (ad esempio l'effetto ipertensivante e la nefrotossicità solo per citarne un paio), per cui l'indicazione deve essere valutata caso per caso.
Saluti,
Per quanto concerne la ciclosporina, è un farmaco che generalmente funziona bene nelle forme di orticaria spontanea ma ovviamente può dare i suoi problemi (ad esempio l'effetto ipertensivante e la nefrotossicità solo per citarne un paio), per cui l'indicazione deve essere valutata caso per caso.
Saluti,
[#4]
Utente
Grazie per la risposta.Però non capisco una cosa.Di solito chi soffre d'asma o di allergia molto forte,ricorre al vaccino per desensibilizzare l'organismo.Ma l'allergia può colpire varie zone del corpo:occhi,polmoni,pelle,quindi perché non dovrebbe essere possibile,mi scusi?Dura da vent'anni perché non é mai stata curata,perché non é stato possibile effettuare la vaccinoterapia.E non é allergico solo ai comuni allergeni ma a ben 27 cose,tra cui il sole.Può essere che non mi sono espressa bene nel raccontarle i sintomi,perché in fondo solo chi li vive sulla propria pelle può farlo con precisione.Sicuramente ogni paziente ha la sua storia clinica,bisogna valutare caso per caso.
Grazie mille
Un caro saluto
Grazie mille
Un caro saluto
[#5]
Allergologo
Gentile sognora/ina,
i fattori limitanti sono due:
- io non posso avere tutti gli elementi che servono ad esprimere un orientamento diagnostico più preciso, perché le informazioni comunque non arrivano dal malato e quindi si rischia di fare una gran confusione;
- Lei non ha capito il concetto di fondo.
La malattia allergica si verifica come reazione abnorme, immunomediata (e, in senso stretto, mediata da anticorpi chiamati IgE) a sostanze che normalmente sono tollerate. A seconda del tipo di esposizione e del tipo di sostanza coinvolta si possono manifestare diversi segni e sintomi.
Così accade che se si è allergici agli acari o ai pollini, ad esempio, tipicamente si soffre di rinite, congiuntivite, asma. Se si è allergici ad un alimento, quando lo si ingerisce si può avere una reazione sistemica che comprende anche l'orticaria-angioedema (che sembra sia il problema del Suo conoscente); una volta individuato l'alimento, lo si elimina e l'oritcaria scompare.
I 27 allergeni di cui parla (facciamo 26: il sole lasciamolo in pace) potrebbero essere in realtà frutto di un co-riconoscimento, da parte dei test diagnostici, di strutture analoghe presenti nei vari allergeni; un'altra possibilità è che si "sommino" grossolanamente i risultati di test diversi (es. prick, IgE specifiche e patch) o che, peggio ancora, si sia fatto ricorso a inutili indagini "alternative".
Saluti,
i fattori limitanti sono due:
- io non posso avere tutti gli elementi che servono ad esprimere un orientamento diagnostico più preciso, perché le informazioni comunque non arrivano dal malato e quindi si rischia di fare una gran confusione;
- Lei non ha capito il concetto di fondo.
La malattia allergica si verifica come reazione abnorme, immunomediata (e, in senso stretto, mediata da anticorpi chiamati IgE) a sostanze che normalmente sono tollerate. A seconda del tipo di esposizione e del tipo di sostanza coinvolta si possono manifestare diversi segni e sintomi.
Così accade che se si è allergici agli acari o ai pollini, ad esempio, tipicamente si soffre di rinite, congiuntivite, asma. Se si è allergici ad un alimento, quando lo si ingerisce si può avere una reazione sistemica che comprende anche l'orticaria-angioedema (che sembra sia il problema del Suo conoscente); una volta individuato l'alimento, lo si elimina e l'oritcaria scompare.
I 27 allergeni di cui parla (facciamo 26: il sole lasciamolo in pace) potrebbero essere in realtà frutto di un co-riconoscimento, da parte dei test diagnostici, di strutture analoghe presenti nei vari allergeni; un'altra possibilità è che si "sommino" grossolanamente i risultati di test diversi (es. prick, IgE specifiche e patch) o che, peggio ancora, si sia fatto ricorso a inutili indagini "alternative".
Saluti,
[#6]
Utente
Purtroppo lo so bene perché sono allergica ad entrambi gli allergeni che ha elencato e mi creano parecchi problemi tutto l'anno.Io comunque sto facendo il vaccino da due anni,spero di guarire alla fine della terapia.La sua teoria comunque é molto interessante,volendo verificarla come dovrei muovermi?cosa bisogna fare di preciso?cosa intende con "un co-riconoscimento,da parte dei test diagnostici,di strutture analoghe presenti nei vari allergeni" o "indagini alternative"???
[#7]
Allergologo
Più che una teoria, è un'ipotesi sul caso specifico, formulata secondo quanto è comprensibile ad oggi in allergologia.
Le faccio un esempio "classico", semplice: in certe persone si può rilevare positività per estratto di polline di betulla ed estratto di mela perché i due preparati hanno in comune una molecola responsabile della positività del test. In quei casi la sensibilizzazione, che è una sola, si esprime nel test come positività di due fonti allergeniche.
Per "verificare", il paziente dovrebbe essere rivalutato clinicamente dall'allergologo con tutti i risultati degli esami effettuati, ed eventualmente indirizzato verso una diagnostica più fine (sono esami di sangue).
Saluti,
Le faccio un esempio "classico", semplice: in certe persone si può rilevare positività per estratto di polline di betulla ed estratto di mela perché i due preparati hanno in comune una molecola responsabile della positività del test. In quei casi la sensibilizzazione, che è una sola, si esprime nel test come positività di due fonti allergeniche.
Per "verificare", il paziente dovrebbe essere rivalutato clinicamente dall'allergologo con tutti i risultati degli esami effettuati, ed eventualmente indirizzato verso una diagnostica più fine (sono esami di sangue).
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2k visite dal 18/09/2011.
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