Angioedema alla lebbra e non solo
Buon pomeriggio, ho quasi 29 anni e da circa 2 soffro di orticaria idiomatica con episodi di angioedema alla labbra e agli arti.
Il primo episodio di angioedema è stato alle labbra intorno ai 12 anni. Durante l'adolecenza ho avuto altri episodi (sempre alle labbra), che pero' si risolvevano in un’oretta circa con una pastiglia di Claritin 20 mg (comunque non più di uno all'anno).
A 19 anni ho avuto l'ennesimo attacco di angioedama, sempre al labbro, però questa volta non se ne andava: dopo ore il Claritin ancora non aveva fatto effetto, cosi' il medico di base mi ha iniettato del Bentelan in vena, ma siccome il pomfo non diminuiva lo stesso mi hanno ricoverata 3 giorni in ospedale e mi hanno fatto tutti gli accertamenti del caso, senza evincerne nulla. Sono stata mandata a casa con una dieta senza lieviti e conservanti, sebbene io non fossi risultata allergica ad alcunche’.
Ho fatto anche altri esami allergologici, un paio di anni dopo il ricovero, sempre a seguito di altri attacchi, ma non è risultata nessuna allergia.
Nel 2009 ho avuto alcuni problemi personali e ho sfiorato la depressione, infatti sono stata in cura da una psicologa. In concomitanza con questo periodo nero, ho iniziato ad avere attacchi anche alle mani e ai piedi, inizialmente non avevo nemmeno capito che fossero gli stessi pomfi che mi venivano alle labbra.
La cosa è andata peggiorando, infatti nel maggio del 2010 avevo praticamente un pomfo al giorno, alcuni giorni anche più di uno. La durata era variabile, a volte anche più di 24 h per un singolo pomfo. Tre volte sono stata al pronto soccorso per attacchi acuti, ma nemmeno il cortisone in vena faceva effetto.
Dopo alcune ricerche personali su cosa potesse essere la malattia che mi affliggeva, sono andata a Milano a fare un esame sui valori della proteina C1 per escludere l’angiodema ereditario ed è stato escluso, infatti i miei valori di C1 sono nella norma.
Sempre a Milano mi hanno prescritto anche coltura delle feci, delle urine, esame per l’elicobattero ed ecografia ai denti. Il tutto per escludere delle infezioni. Tutto negativo.
La cura che mi hanno dato è 3 Aerius 5 mg per 3 volte al giorno (una pastiglia ogni 8 ore). Ho iniziato a prendere fine maggio 2010. A dicembre 2010 il medico di Milano mi ha detto di provare a ridurre a 2 pastigline al giorno, ma gli attacchi sono ricomparsi, così mi ha detto di riprendere con 3 pastiglie.
Ormai è più di un anno che prendo 15 mg di antistaminico al giorno, ed il problema è che purtroppo gli attacchi stanno ricominciando, in forma più leggera, ma l’antistaminico non basta più a contenerli. Cosa posso fare?
Grazie.
Il primo episodio di angioedema è stato alle labbra intorno ai 12 anni. Durante l'adolecenza ho avuto altri episodi (sempre alle labbra), che pero' si risolvevano in un’oretta circa con una pastiglia di Claritin 20 mg (comunque non più di uno all'anno).
A 19 anni ho avuto l'ennesimo attacco di angioedama, sempre al labbro, però questa volta non se ne andava: dopo ore il Claritin ancora non aveva fatto effetto, cosi' il medico di base mi ha iniettato del Bentelan in vena, ma siccome il pomfo non diminuiva lo stesso mi hanno ricoverata 3 giorni in ospedale e mi hanno fatto tutti gli accertamenti del caso, senza evincerne nulla. Sono stata mandata a casa con una dieta senza lieviti e conservanti, sebbene io non fossi risultata allergica ad alcunche’.
Ho fatto anche altri esami allergologici, un paio di anni dopo il ricovero, sempre a seguito di altri attacchi, ma non è risultata nessuna allergia.
Nel 2009 ho avuto alcuni problemi personali e ho sfiorato la depressione, infatti sono stata in cura da una psicologa. In concomitanza con questo periodo nero, ho iniziato ad avere attacchi anche alle mani e ai piedi, inizialmente non avevo nemmeno capito che fossero gli stessi pomfi che mi venivano alle labbra.
La cosa è andata peggiorando, infatti nel maggio del 2010 avevo praticamente un pomfo al giorno, alcuni giorni anche più di uno. La durata era variabile, a volte anche più di 24 h per un singolo pomfo. Tre volte sono stata al pronto soccorso per attacchi acuti, ma nemmeno il cortisone in vena faceva effetto.
Dopo alcune ricerche personali su cosa potesse essere la malattia che mi affliggeva, sono andata a Milano a fare un esame sui valori della proteina C1 per escludere l’angiodema ereditario ed è stato escluso, infatti i miei valori di C1 sono nella norma.
Sempre a Milano mi hanno prescritto anche coltura delle feci, delle urine, esame per l’elicobattero ed ecografia ai denti. Il tutto per escludere delle infezioni. Tutto negativo.
La cura che mi hanno dato è 3 Aerius 5 mg per 3 volte al giorno (una pastiglia ogni 8 ore). Ho iniziato a prendere fine maggio 2010. A dicembre 2010 il medico di Milano mi ha detto di provare a ridurre a 2 pastigline al giorno, ma gli attacchi sono ricomparsi, così mi ha detto di riprendere con 3 pastiglie.
Ormai è più di un anno che prendo 15 mg di antistaminico al giorno, ed il problema è che purtroppo gli attacchi stanno ricominciando, in forma più leggera, ma l’antistaminico non basta più a contenerli. Cosa posso fare?
Grazie.
[#1]
Sarebbe opportuno valutare tutti gli esami che ha fatto e vedere se ci sono appigli a cui aggrapparsi per una possibile causa.
Non esiste solo angioedema ereditario ma anche quello acquisito e senza esami fuori norma, in questo caso il ragionamento è più complesso.
la liberazione di bradichinine è in genere la causa e lo stimolo può essere qualunque cosa da un a farmaco ad un alimento.
Da verificare.
Non esiste solo angioedema ereditario ma anche quello acquisito e senza esami fuori norma, in questo caso il ragionamento è più complesso.
la liberazione di bradichinine è in genere la causa e lo stimolo può essere qualunque cosa da un a farmaco ad un alimento.
Da verificare.
dott. ANTONIO CORICA
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 17/06/2011.
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