Anafilassi da esercizio fisico (informazioni)
Buongiorno,
volevo avere maggiori informazioni in merito a questa rara forma di anafilassi;
la mia curiosità nasce da un articolo letto su un blog scientifico, nel quale veniva trattata questa rara ma sempre più frequente forma di Shock Anafilattico.
Non si conoscono le cause, si sa solo che "dopo aver mangiato, soprattutto alcune tipologie di cibi, in certi soggetti predisposti, avviene una reazione anafilattica".
Ora mi domando: Questi soggetti "predisposti", sono soggetti che soffrono di una forma di allergia alimentare ad alcuni alimenti che, a riposo, non provoca alcun sintomo, ma durante l'attività fisica, scatena la liberazione di istamina e quindi una potenziale reazione anafilattica?
Perché se è così una persona potrebbe sapere (e quindi prevenire) una possibile reazione da esercizio fisico.
Oppure tale reazione, se pur rara, avviene in qualsiasi soggetto indipendentemente dall'entità dello sforzo fisico, dalla tipologia di cibo ingerita, da eventuali allergie alimentari di base, ecc...
Come funziona? Questo mi domdando.
Io ho sempre praticato attività, sia a stomaco pieno che vuoto, senza aver mai un problema, salvo broncospasmo in periodi freddi post-corsa o partite di calcio (mai inputato ad una reazione allergica, ma piuttosto a broncospasmo da freddo).
Essendo un soggetto allergico alle Graminacee, mangiando pesca, kiwi, mandorle, ecc... pre-allenamento, sarei a rischio di un'eventuale reazione allergica, da sforzo, o sbaglio? Come mai non è mai successo? Possibile che in futuro accada?
Distinti saluti
volevo avere maggiori informazioni in merito a questa rara forma di anafilassi;
la mia curiosità nasce da un articolo letto su un blog scientifico, nel quale veniva trattata questa rara ma sempre più frequente forma di Shock Anafilattico.
Non si conoscono le cause, si sa solo che "dopo aver mangiato, soprattutto alcune tipologie di cibi, in certi soggetti predisposti, avviene una reazione anafilattica".
Ora mi domando: Questi soggetti "predisposti", sono soggetti che soffrono di una forma di allergia alimentare ad alcuni alimenti che, a riposo, non provoca alcun sintomo, ma durante l'attività fisica, scatena la liberazione di istamina e quindi una potenziale reazione anafilattica?
Perché se è così una persona potrebbe sapere (e quindi prevenire) una possibile reazione da esercizio fisico.
Oppure tale reazione, se pur rara, avviene in qualsiasi soggetto indipendentemente dall'entità dello sforzo fisico, dalla tipologia di cibo ingerita, da eventuali allergie alimentari di base, ecc...
Come funziona? Questo mi domdando.
Io ho sempre praticato attività, sia a stomaco pieno che vuoto, senza aver mai un problema, salvo broncospasmo in periodi freddi post-corsa o partite di calcio (mai inputato ad una reazione allergica, ma piuttosto a broncospasmo da freddo).
Essendo un soggetto allergico alle Graminacee, mangiando pesca, kiwi, mandorle, ecc... pre-allenamento, sarei a rischio di un'eventuale reazione allergica, da sforzo, o sbaglio? Come mai non è mai successo? Possibile che in futuro accada?
Distinti saluti
[#1]
Spesso in soggetti predisposti è possibile che venga un broncospasmo per rilascio di mediatori chimici che più frequentemente non è istamina ma antileucotrieni; pertanto, un broncospasmo da esercizio fisico o da freddo.
Non è una cosa frequente e avviene più nei bambini, che in genere superano con l'età.
Cosa a parte è la iperesensibilità alla istamina e la allergia ad alimenti che può concomitare, ma non è una regola.
Non è una cosa frequente e avviene più nei bambini, che in genere superano con l'età.
Cosa a parte è la iperesensibilità alla istamina e la allergia ad alimenti che può concomitare, ma non è una regola.
dott. ANTONIO CORICA
[#2]
Ex utente
Buongiorno,
la ringrazio per la celere risposta: quindi lei mi sta dicendo che il mio broncospasmo da freddo (che avviene dopo una partita a calcetto di inverno la sera), o con il freddo giornaliero se sudo parecchio o faccio una corsa sostenuta senza coprirmi le vie respiratorie, con forti emozioni (ridere continuamente per diverso tempo) o dopo l'esposizione per ore a fumo passivo è un qualcosa indipendente dall'istamina?
Effettivamente, se ci penso, l'antistaminico non mi ha mai aiutato a far passare questi sintomi che si alleviano nel giro di 30/40 minuti da soli e spariscono lasciano un pò espettorato; Però mi hanno aiutato sempre a prevenire. Possibile? Non posso constatare se anche da piccolo soffrivo di questa cosa in quanto da piccolo facevo nuoto e non ho mai avuto questo problema.
Tornando all'oggetto della domanda: "anafilassi da sforzo fisico", avviene perché alla base c'è un allergia alimentare ad un alimento che, a riposo, non si scatena? O non conta nulla l'allergia ad un alimento?
Distinti saluti e grazie per la disponibilità.
la ringrazio per la celere risposta: quindi lei mi sta dicendo che il mio broncospasmo da freddo (che avviene dopo una partita a calcetto di inverno la sera), o con il freddo giornaliero se sudo parecchio o faccio una corsa sostenuta senza coprirmi le vie respiratorie, con forti emozioni (ridere continuamente per diverso tempo) o dopo l'esposizione per ore a fumo passivo è un qualcosa indipendente dall'istamina?
Effettivamente, se ci penso, l'antistaminico non mi ha mai aiutato a far passare questi sintomi che si alleviano nel giro di 30/40 minuti da soli e spariscono lasciano un pò espettorato; Però mi hanno aiutato sempre a prevenire. Possibile? Non posso constatare se anche da piccolo soffrivo di questa cosa in quanto da piccolo facevo nuoto e non ho mai avuto questo problema.
Tornando all'oggetto della domanda: "anafilassi da sforzo fisico", avviene perché alla base c'è un allergia alimentare ad un alimento che, a riposo, non si scatena? O non conta nulla l'allergia ad un alimento?
Distinti saluti e grazie per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7k visite dal 23/03/2011.
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