Le vaccinazioni qualche hanno fa

Gent.le Dottore,
ho fatto le analisi del sangue per sapere se ero protetta dall'epatite B, dopo aver fatto le vaccinazioni qualche hanno fa.
Questo è quello che compare scritto nel foglio del risultato delle analisi:

S-ANTICORPO AU SUPERF.(anti-HBS) risultato Positivo
matodo : chemiliminescneza valori di riferimento Negativo
Può esserci cross-reattività per la ricerca degli antigeni ed anticorpi in pazienti affetti dalle seguenti patologie: HBV, HCV, HIV, HAV, EBV, CMV, HSV, Rosolia, toxoplasmosi, sigilide, malattie autoimuni, mileoma e Vaccinazioni.

Poichè sò che si è protetti solo al di sopra di un certo valore e nel mio esito non compare alcun valore numerico di riferimento, come devo interpretare il mio risultato ?
Ringrazio molto.
Mara Pelizzari












[#1]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Cambi laboratorio.

Non forniscono un dato quantitativo (utile a monitorare nel tempo lo stato immune), mettono avanti mani e piedi su una quantita' spropositata di false reazioni (che con reattivi buoni sono eventi marginali, e comunque da verificare caso per caso, non si puo' cavarsela con un disclaimer): se volevano far capire che loro non hanno nessuna voglia di prendersi responsabilita' sui loro esiti e indurre alla diffidenza l'utente, ci sono riusciti.

Detto questo, sopra il cutoff di solito il paziente e' protetto.









[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore,

le chiedo gentilmente di potermi spiegare cosa sia il cutoff di cui ignoro il significato.
Credo di intuire che indichi il valore minimo presente nel sangue per essere protetti dal virus in questione, giusto?
Le mie informazioni sono queste, la prego di volermi correggere se sbagliassi qualcosa.
- perché la vaccinazione abbia effetto si devono avere nel campione di sangue concentrazioni pari o superiori a 10 mUI/ml (è questo il cutoff?).
Il mio fidanzato ad esempio, che ha effettuato anche lui la ricerca degli anti-HBs (ma per sua fortuna in un altro laboratorio e con metodo MEIA) ha avuto questo
esito: dosaggio sup. presenti 1000 mUI/ml.
Deve ritenersi quindi immune dal virus dell´epatite B vita natural durante?
- L'immunità all'epatite B la si conserva fin tanto che questo valore minimo 10 mUI/ml sia conservato. Qualora si abbassi decade l´immunità, pertanto è bene ogni 3-4 anni ripetere questo tipo di esame.
- Ringrazio chiunque possa chiarirmi questi dubbi.

Per quanto riguarda l´esito del mio esame, sono punto e a capo, ignorando il riferimento quantitativo, farò rimostranza al laboratorio, ispirandomi anche alle utili osservazioni da lei evidenziate.
- Cordiali saluti
[#3]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Data una variabile numerica, il cutoff (valore di taglio, valore soglia) e' semplicemente il numero al di sotto del quale si pone una certa situazione (es. negativita') e al di sopra un'altra situazione (es. positivita').

Ad es. anche noi usiamo il metodo MEIA e anche per noi il cutoff per l' HBSAb vale 10 U/L. Sotto a 10 si considera il soggetto non immune, sopra a 10 lo si considera protetto. Un metodo quantitativo fornisce delle informazioni in piu': intuitivamente non e' la stessa cosa essere protetti con > 1000 o con 12-15 U/L. Il livello, effettivamente, si osserva che puo' calare col tempo.

Altri metodi pero', in genere piu' rapidi ed economici, sono del tipo tutto o nulla (agglutina o non agglutina, esce la banda colorata o non esce) e non e' possibile avere informazioni quantitative, se non diluendo il siero e rifacendo l'esame a varie diluizioni, con perdita del margine economico. Se un laboratorio decide di adottare un metodo qualitativo, fornira' solo l'informazione essenziale (il soggetto e' protetto si' o no) ma non quella accessoria (quanto e' protetto). Fine della storia.

Poi bisogna considerare anche i vincoli normativi. Ad esempio un laboratorio privato convenzionato con la regione e' vincolato a eseguire strettamente gli esami prescritti in ricetta, senza aggiungerne di suoi (altrimenti si potrebbe pensare che gonfia le fatture). Ebbene proprio i marcatori dell'epatite, dell' HIV ecc. in genere prevedono una gerarchia di esami di screening (soggetti a falsi risultati) e di conferma piu' accurati.

Il laboratorio pubblico di solito parte con lo screening, poi in caso di positivita' e' autorizzato ad eseguire (= la regione gli paga) i test di conferma (complessi e costosi), fino al raggiungimento della certezza sullo status immune. Il laboratorio privato parte anche lui con lo screening, ma poi (dipende anche dalla normativa regionale) non sempre puo' legittimamente aggiungere altri esami, a meno di lavorare gratis o di far pagare tutto direttamente al paziente. Ecco che allora deve fermarsi a meta' strada e refertare lo screening mettendo il disclaimer "gli esiti potrebbero essere gravati da falsi negativi o falsi positivi - dite al vs. medico di prescrivere i test di conferma".

Come vede sono situazioni complesse, dipendenti dal tipo e dalla classificazione operativa del laboratorio, nonche' da vincoli esterni di politica sanitaria. E' inutile andare da un laboratorio di base a fare rimostranze perche' fornisce un servizio troppo di base. Si fa prima ad andare in un altro laboratorio, senza andar lontano il laboratorio che ha analizzato il fidanzato andra' benissimo anche per lei.





[#4]
Utente
Utente
Egregio dottore,
la ringrazio per la risposta ma devo disturbarla nuovamente, perché non mi è ancora tutto chiaro.
I test di conferma di cui lei parla, li deve effettuare anche il mio fidanzato il cui laboratorio ha operato con metodo MEIA emettendo il valore numerico > 1000 U/L?
Quindi il risultato da lui ottenuto, potrebbe anche essere un falso positivo (anche il laboratorio da lui utilizzato è privato).
E infine con un valore > 1000 U/L, (molto superiore al cutoff), si può ritenere che per diversi anni si sarà protetti dall’epatite B, perché anche se il valore decresce nel tempo è lontano dal cutoff?
E perciò ogni quanto bisognerebbe ripetere il test?

Cordiali saluti
[#5]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
No, il discorso sui test di conferma era generale, sul fatto che il suo laboratorio metteva avvertenze relative a possibili falsi esiti.

No, il test HbSAb > 1000 non richiede ulteriori conferme.

No, un valore > 1000 non e' un falso positivo.

Si', si puo' ritenere che un valore che adesso e' > 1000 sara' protettivo per svariati anni.

La ripetizione del test dipende dal grado di esposizione al rischio del fidanzato, ad es. in ospedale il ns. medico competente a noi ce lo fa fare tutti gli anni, per un privato basta meno, fra 4-5 anni.



[#6]
Utente
Utente
La ringrazio per tutte le sue risposte, mi è stato davvero utilie per fare chiarezza
Salute del bambino

Caratteristiche e cura delle principali patologie dei bambini: malattie esantematiche, infettive, disturbi gastrointestinali, problemi di chirurgia pediatrica.

Leggi tutto