Cosa che tuttavia è stata negata fermamente dai due endocrinologi a cui mi sono rivolta e dal mio
Salve.
Sono una ragazza di 24 anni e da Dicembre 2008 soffro di episodi giornalieri di orticaria. In generale i pomfi si manifestano su tutto il corpo, ma principalmente su gomiti, avambracci, coscie e seno; talvolta si formano pomfi in punti in cui la pelle è sottoposta a sfregamento dai tessuti. Una decina di volte in tutto si sono manifestati edemi alle labbra, alle palpebre e alla lingua. L'orticaria si manifesta in genere nel primissimo mattino, per poi acuirsi nel corso della giornata o rimanere stazionaria nel migliore dei casi. Questo nonostante assuma regolarmente antistaminici (a parte le sospensioni necessarie per i test) da 17 mesi.
Tutto inizia con una decina di macchie grandi come un pollice, di forma irregolare e con una pustola nel centro, molto pruriginose e localizzate nell'interno coscia e vicino alle ginocchia. Nel giro di 2 settimane il colore è variato da appena rosato a rosso intenso a violaceo. Trascorse le due settimane il prurito è scomparso e le macchie hanno assunto il colore caratteristico di un livido per poi sparire.
Poco dopo sono iniziati gli episodi di orticaria, inizialmente tenuta a bada con iniezioni di Trimeton. A seguito della prima visita mi sono stati prescritti 3 cicli bisettimanali di cortisone (Medrol) e antistaminico (Zirtec). Passato questo periodo e sospesi i farmaci l'orticaria si è manifestata nuovamente, tutti i giorni e molto intensa. Dopodiché ho ripreso con gli antistaminici: prima Zirtec, poi Atarax per un breve periodo e da Marzo 2010 Aerius+Zirtec.
A oggi ho effettuato i prick test due volte (Aprile e Settembre 2009, presso due diversi medici) e una volta i patch test (Dicembre 2009), tutti con esito negativo.
Tra i vari esami eseguiti:
- ANA positivo con titolo 1:160 (Aprile 2009)
- ANA positivo con titolo 1:80 (Gennaio 2010)
Nell'Aprile 2009 mi è stata diagnosticata una tiroidite di Hashimoto e più o meno dall'inizio del 2009 soffro di intensi pruriti vaginali e anali. Sono state escluse dal ginecologo infezioni varie.
Uno dei due allergologi che mi ha seguito è convinto che la mia orticaria sia strettamente collegata con la tiroidite e che solo un endocrinologo possa risolvere la questione riportando entro valori normali gli anticorpi anti Tireoglobulina e anti Perossidasi (rispettivamente con valori di 269 e >600), cosa che tuttavia è stata negata fermamente dai due endocrinologi a cui mi sono rivolta e dal mio medico di base.
Mi scuso se sono stata prolissa, ma ho voluto essere quanto più chiara possibile.. La situazione mi sta davvero logorando, soprattutto per il fatto che neppure gli antistaminici riescono a darmi un minimo di sollievo, quindi ringrazio infinitamente e in anticipo chi vorrà anche solo provare a darmi una mano.
Sono una ragazza di 24 anni e da Dicembre 2008 soffro di episodi giornalieri di orticaria. In generale i pomfi si manifestano su tutto il corpo, ma principalmente su gomiti, avambracci, coscie e seno; talvolta si formano pomfi in punti in cui la pelle è sottoposta a sfregamento dai tessuti. Una decina di volte in tutto si sono manifestati edemi alle labbra, alle palpebre e alla lingua. L'orticaria si manifesta in genere nel primissimo mattino, per poi acuirsi nel corso della giornata o rimanere stazionaria nel migliore dei casi. Questo nonostante assuma regolarmente antistaminici (a parte le sospensioni necessarie per i test) da 17 mesi.
Tutto inizia con una decina di macchie grandi come un pollice, di forma irregolare e con una pustola nel centro, molto pruriginose e localizzate nell'interno coscia e vicino alle ginocchia. Nel giro di 2 settimane il colore è variato da appena rosato a rosso intenso a violaceo. Trascorse le due settimane il prurito è scomparso e le macchie hanno assunto il colore caratteristico di un livido per poi sparire.
Poco dopo sono iniziati gli episodi di orticaria, inizialmente tenuta a bada con iniezioni di Trimeton. A seguito della prima visita mi sono stati prescritti 3 cicli bisettimanali di cortisone (Medrol) e antistaminico (Zirtec). Passato questo periodo e sospesi i farmaci l'orticaria si è manifestata nuovamente, tutti i giorni e molto intensa. Dopodiché ho ripreso con gli antistaminici: prima Zirtec, poi Atarax per un breve periodo e da Marzo 2010 Aerius+Zirtec.
A oggi ho effettuato i prick test due volte (Aprile e Settembre 2009, presso due diversi medici) e una volta i patch test (Dicembre 2009), tutti con esito negativo.
Tra i vari esami eseguiti:
- ANA positivo con titolo 1:160 (Aprile 2009)
- ANA positivo con titolo 1:80 (Gennaio 2010)
Nell'Aprile 2009 mi è stata diagnosticata una tiroidite di Hashimoto e più o meno dall'inizio del 2009 soffro di intensi pruriti vaginali e anali. Sono state escluse dal ginecologo infezioni varie.
Uno dei due allergologi che mi ha seguito è convinto che la mia orticaria sia strettamente collegata con la tiroidite e che solo un endocrinologo possa risolvere la questione riportando entro valori normali gli anticorpi anti Tireoglobulina e anti Perossidasi (rispettivamente con valori di 269 e >600), cosa che tuttavia è stata negata fermamente dai due endocrinologi a cui mi sono rivolta e dal mio medico di base.
Mi scuso se sono stata prolissa, ma ho voluto essere quanto più chiara possibile.. La situazione mi sta davvero logorando, soprattutto per il fatto che neppure gli antistaminici riescono a darmi un minimo di sollievo, quindi ringrazio infinitamente e in anticipo chi vorrà anche solo provare a darmi una mano.
[#1]
Allergologo
Buonasera.
È ampiamente descritta l'associazione tra orticaria cronica e tiroidite autoimmune, e qualsiasi allergologo che abbia una minima pratica clinica può confermarla per esperienza personale (gli endocrinologi generalmente negano questa associazione per motivi che non sto ad elencare).
Tuttavia, è da sottolineare il fatto che associazione non significa relazione, e soprattutto come il collega allergologo sbagli nell'identificare in qualche modo gli anticorpi anti-tiroide come marcatori di attività dell'orticaria.
L'obiettivo, una volta definito il tipo di orticaria e l'eventuale presenza di ulteriori condizioni associate, e una volta risolte le condizioni trattabili, è "semplicemente" quello di controllare le manifestazioni dell'orticaria. E questo è compito degli specialisti ai quali si affida.
Saluti,
È ampiamente descritta l'associazione tra orticaria cronica e tiroidite autoimmune, e qualsiasi allergologo che abbia una minima pratica clinica può confermarla per esperienza personale (gli endocrinologi generalmente negano questa associazione per motivi che non sto ad elencare).
Tuttavia, è da sottolineare il fatto che associazione non significa relazione, e soprattutto come il collega allergologo sbagli nell'identificare in qualche modo gli anticorpi anti-tiroide come marcatori di attività dell'orticaria.
L'obiettivo, una volta definito il tipo di orticaria e l'eventuale presenza di ulteriori condizioni associate, e una volta risolte le condizioni trattabili, è "semplicemente" quello di controllare le manifestazioni dell'orticaria. E questo è compito degli specialisti ai quali si affida.
Saluti,
[#2]
Utente
Buongiorno.
Ad oggi, dopo quasi 8 mesi, sono ancora nella stessa situazione. Dopo un breve periodo di "calma", e comunque senza aver mai smesso di prendere gli antistaminici prescritti(Aerius+Zirtec), da un paio di settimane gli episodi di orticaria sono ritornati con la stessa frequenza e intensità.
Alcuni mesi fa l'allergologo che mi seguiva si è praticamente arreso, avendo escluso un'origine allergica senza tuttavia arrivare a capo di nulla.
Il mio medico di base mi ha consigliato un breve ciclo con cortisone per tenere a bada l'orticaria in queste ultime settimane di esami, dopodiché cercherò di rivolgermi ad altri specialisti.
Nel frattempo, quello che chiedo è un consiglio sul tipo di specialista al quale rivolgermi.
Ha senso cercare un altro allergologo quando lo specialista che fino a poco tempo fa mi ha seguita, e di cui mi fido, non ha avuto risultati soddisfacenti?
L'orticaria in generale può avere altre cause, cause tali ad esempio da dover affidarmi a un dermatologo?
Il medico di base ha azzardato l'ipotesi dello stress, cosa che dal mio punto di vista potrebbe anche avere senso, considerati diversi altri aspetti della mia vita a parte quello della salute. E' possibile che periodi particolarmente lunghi e intensi di stress si ripercuotano in questo modo sul fisico? E in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi?
Grazie per l'attenzione e per qualsiasi aiuto potrete darmi..
Buona giornata.
Ad oggi, dopo quasi 8 mesi, sono ancora nella stessa situazione. Dopo un breve periodo di "calma", e comunque senza aver mai smesso di prendere gli antistaminici prescritti(Aerius+Zirtec), da un paio di settimane gli episodi di orticaria sono ritornati con la stessa frequenza e intensità.
Alcuni mesi fa l'allergologo che mi seguiva si è praticamente arreso, avendo escluso un'origine allergica senza tuttavia arrivare a capo di nulla.
Il mio medico di base mi ha consigliato un breve ciclo con cortisone per tenere a bada l'orticaria in queste ultime settimane di esami, dopodiché cercherò di rivolgermi ad altri specialisti.
Nel frattempo, quello che chiedo è un consiglio sul tipo di specialista al quale rivolgermi.
Ha senso cercare un altro allergologo quando lo specialista che fino a poco tempo fa mi ha seguita, e di cui mi fido, non ha avuto risultati soddisfacenti?
L'orticaria in generale può avere altre cause, cause tali ad esempio da dover affidarmi a un dermatologo?
Il medico di base ha azzardato l'ipotesi dello stress, cosa che dal mio punto di vista potrebbe anche avere senso, considerati diversi altri aspetti della mia vita a parte quello della salute. E' possibile che periodi particolarmente lunghi e intensi di stress si ripercuotano in questo modo sul fisico? E in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi?
Grazie per l'attenzione e per qualsiasi aiuto potrete darmi..
Buona giornata.
[#3]
Allergologo
Lo stress può determinare un peggioramento dell'orticaria; in questi casi - se non si può interventire sull'evento stressante - bisogna "aggiustare" la terapia. Non si deve gettare la spugna, ma sapere che una volta fatte le dovute indagini sulle possibili condizioni associate non c'è altro da fare che pensare a controllare al meglio le manifestazioni cliniche. Le possibilità terapeutiche sono diverse; decida Lei da chi farsi seguire: allergologi vecchi, allergologi nuovi, dermatologi, internisti, ecc. L'importante è che conoscano la patologia e i farmaci che si utilizzano per curarla.
Saluti,
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 17/06/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.