Asma e lavoro
buongiorno
sono un soggetto gravemente allergico e asmatico e come l'azienda per cui lavoro mi obbliga un trasferimento di sede da padova a rovigo il fatto mi sta causando forte stress e ansia con veri e propri attacchi di panico che di conseguenza mi peggiora di molto il mio attuale stato di salute (sono in cura cortisonica /astistaminici... da vari mesi)
vorrei sapere se il fatto di allontanarmi dai miei medici curante, dalla mia casa(abito vicino all'ospedale circa 5 minuti) e del mio attuale posto di lavoro(lavoro c/o azienda ospedaliera) puo peggiorare il mio stato di salute, visto che mi sentirei meno "sicura" e tranquilla?è necessario una valutazione di un medico del lavoro per richiedere il no trasferimento? in attesa di una risposta vostra
porgo distinti saluti
sono un soggetto gravemente allergico e asmatico e come l'azienda per cui lavoro mi obbliga un trasferimento di sede da padova a rovigo il fatto mi sta causando forte stress e ansia con veri e propri attacchi di panico che di conseguenza mi peggiora di molto il mio attuale stato di salute (sono in cura cortisonica /astistaminici... da vari mesi)
vorrei sapere se il fatto di allontanarmi dai miei medici curante, dalla mia casa(abito vicino all'ospedale circa 5 minuti) e del mio attuale posto di lavoro(lavoro c/o azienda ospedaliera) puo peggiorare il mio stato di salute, visto che mi sentirei meno "sicura" e tranquilla?è necessario una valutazione di un medico del lavoro per richiedere il no trasferimento? in attesa di una risposta vostra
porgo distinti saluti
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Allergologo
Gentile signora,
è ovvio che in ogni caso la Sua asma dovrebbe essere controllata bene, sia a Padova che a Rovigo che in qualsiasi altro posto. Lei dovrebbe essere in grado di gestire la Sua malattia in qualsiasi condizione (senza condizionamenti riguardo la vicinanza del Suo medico di famiglia e del "Suo" Pronto Soccorso) e di distinguere la dispnea dell'asma da quella dell'attacco di panico.
E' altrettanto ovvio che la gestione di fondo dell'asma allergico, come delle altre malattie allergiche, prevede la minor esposizione possibile al/agli allergene/i in questione.
Ciò premesso, secondo quanto afferma il problema sembrerebbe di carattere ben diverso: pertanto dovrebbe porre la questione ad un medico del lavoro e/o ad uno psichiatra (dando per scontato che l'azienda non La voglia far lavorare in un ambiente saturo degli allergeni verso i quali è sensibilizzata e presenta sintomi d'asma).
Cordialmente,
è ovvio che in ogni caso la Sua asma dovrebbe essere controllata bene, sia a Padova che a Rovigo che in qualsiasi altro posto. Lei dovrebbe essere in grado di gestire la Sua malattia in qualsiasi condizione (senza condizionamenti riguardo la vicinanza del Suo medico di famiglia e del "Suo" Pronto Soccorso) e di distinguere la dispnea dell'asma da quella dell'attacco di panico.
E' altrettanto ovvio che la gestione di fondo dell'asma allergico, come delle altre malattie allergiche, prevede la minor esposizione possibile al/agli allergene/i in questione.
Ciò premesso, secondo quanto afferma il problema sembrerebbe di carattere ben diverso: pertanto dovrebbe porre la questione ad un medico del lavoro e/o ad uno psichiatra (dando per scontato che l'azienda non La voglia far lavorare in un ambiente saturo degli allergeni verso i quali è sensibilizzata e presenta sintomi d'asma).
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 17/05/2010.
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