Valori border-line nella conta dei subset linfocitari in sospetta connettivopatia e cfs

Gentile specialista,sono un ragazzo di 26 anni, con una anamnesi di sospetta connettivite indifferenziata (in fase paucisintomatica da molti anni) che vede nell'ultimo periodo inasprirsi episodi di stanchezza tanto ineluttabile, da rendere difficoltoso lo svolgersi di ogni normale attività.

All'età di 12 anni compare Raynaud con aspetto di dita "a salsicciotto" e artralgia alle mani. Agglutinine fredde positive con emazie autologhe a 4°C tit.>1:1024; SSA-Ro positivi, SSB-LA positivi, ANA positivi con morfologia granulare tit. 1:40; ecocardio con piccola falda di versamento pericardico.
Assumo minima dose di steroidi per due mesi e idrossiclorochina 200mg/die per 4 mesi. Il controllo successivo alla terapia mostra la normalizzazione di tutti gli indici autoimmuni e l'assenza di pericardite. L'episodio è stato definito di "connettivite mista / indifferenziata".

Dai dodici anni (1996), fino ai 22 (2006), ho sempre ripetuto controlli per autoimmunopatie, ma tutti gli indici investigati sono sempre risultati negativi, almeno fino al gennaio del 2006, data nella quale compaiono ACL positivi 37.8 GPL/ml ed elevato TAS pari a 651 UI/ml. Lievi ectasie dei capillari del margine ungueale, lieve valvulite mitralica. L'episodio viene definito "reumatismo post-streptococcico con minimo interessamento valvulitico" e non si instaura nessuna terapia.

Il 2006 è anche la data di esordio di una spiccata stanchezza (tanto grande e protratta nel tempo che lascia pensare a CFS). Essa continua ancora oggi.

Nel 2008, all'età di 24 anni, compio nuovi controlli per autoimmunopatie. Risultano positivi gli ACL (IgG >200 = non dosabili con precisione perchè oltre il limite superiore di sensibilità; IgM negative), Le IgG APA e il LAC. L'unica terapia instaurata riguarda l'assunzione di un antiaggregante piastrinico per gli ACL elevati.

Ora, all'età di 26 anni, compio ulteriore controllo. Tutti gli indici connessi alle autoimmunopatie nella norma (ANA, ENA, dsDNA); negativizzazione degli ACL, del LAC e degli APA. Normali anche PT, PTT, fibrinogeno, creatininemia, gammaGT, elettroforesi delle sieroproteine, C4, VDRL, TPHA, PCR, GOT, GPT, IgEtotatli, TSH, Esame urine, VES, ab anti CMV, EBV e toxoplasma. L'emocromo ha una formula leucoitaria invidiabile con 6000WBC mm3. NON C'E' NIENTE! Eppure la stanchezza cronica continua, ed è sempre più insopportabile. Gli unici valori che ritengo border line sono quelli dei subset linfocitari:

lin.T (CD3+) 80.5% (67-76); 1784mm3 (1100-1700)
lin.T (CD3+CD4+) 38% (38- 46); 842mm3 (700-1100)
lin.T (CD3+CD8+) 41.3% (31-40); 914mm3 (500-900)
lin.B (CD19+) 10.3% (11-16); 228mm3 (200-400)
lin. NK (CD16+CD56+) 9.1% (10-19); 202mm3 (200-400)
lin.T (CD3+CD4+CD8+) 5.1% ; 113 mm3
Rapporto 4/8 = 0.9 (range da 1 a 1.5)
Valore assoluto linf CD45+ 2214mm3 (r. 1600-2400)

Questo quadro cosa le suggerisce? E' in atto un qualche fenomeno immunosoppressivo? Lo ritiene un esame normale o lo ripeterebbe a distanza? Mi consiglia altre analisi?
La Ringrazio.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
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Medicina di laboratorio.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com