Allergia al nichel, ai solfiti e alimentazione
Buona sera,
ho sulle mani continui spacchi , anche sanguinanti, e con la pelle molto secca. Inoltre spesso alcune dita si gonfiano. Con l’arrivo del caldo e quindi con l’aumento della sudorazione, sulle mani si formano bolle sotto pelle, avverto un forte prurito. Successivamente, dove erano le bolle mi spello, e resta scoperta la pelle viva.
Inoltre, capita che dopo aver mangiato provo un grande senso di pesantezza e gonfiore addominale.
All’inizio di marzo ho effettuato il patch test, sotto prescrizione di un allergologo presso una Policlinico Universitario della mia città.
Sono risultata positiva a:
- nichel solfato +++;
- solfiti (sodio bisolfito) +++;
- cobalto cloruro +;
- potassio bicromato +.
Per l’allergia al nichel lo specialista mi ha consegnato una lista di alimenti con il relativo contenuto di nichel, dove quelli con alto contenuto sono da evitare. Lo stesso per i solfiti, il dottore mi ha consegnato una lista di alimenti da evitare ma non ho avuto alcuna indicazione su come variare la dieta, e mi chiedo se avrei bisogno di un nutrizionista che mi possa aiutare a stilare una dieta.
Inoltre, facendo delle ricerche su internet, per avere un quadro più chiaro di cosa poter mangiare e cosa no, ho trovato delle discordanze (ad esempio per i kiwi, per i funghi, per le uova, la farina, ed altri alimenti)…ed ora ho più confusione di prima.
Vi chiedo cortesemente di potermi indicare la figura professionale più adatta per risolvere il mio problema e di darmi eventualmente indicazioni su quali secondo voi siano i cibi più adatti per la mia situazione (es. non so se un semplice dietologo può andar bene).
Per le altre due allergie (cobalto e potassio bicromato) è, credo solo una questione di evitare il contatto fisico(?) con tali sostanze o ciò che le contiene oppure anche evitare ambienti dove si possono inalare, respirare tali sostanze.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Cordiali saluti.
ho sulle mani continui spacchi , anche sanguinanti, e con la pelle molto secca. Inoltre spesso alcune dita si gonfiano. Con l’arrivo del caldo e quindi con l’aumento della sudorazione, sulle mani si formano bolle sotto pelle, avverto un forte prurito. Successivamente, dove erano le bolle mi spello, e resta scoperta la pelle viva.
Inoltre, capita che dopo aver mangiato provo un grande senso di pesantezza e gonfiore addominale.
All’inizio di marzo ho effettuato il patch test, sotto prescrizione di un allergologo presso una Policlinico Universitario della mia città.
Sono risultata positiva a:
- nichel solfato +++;
- solfiti (sodio bisolfito) +++;
- cobalto cloruro +;
- potassio bicromato +.
Per l’allergia al nichel lo specialista mi ha consegnato una lista di alimenti con il relativo contenuto di nichel, dove quelli con alto contenuto sono da evitare. Lo stesso per i solfiti, il dottore mi ha consegnato una lista di alimenti da evitare ma non ho avuto alcuna indicazione su come variare la dieta, e mi chiedo se avrei bisogno di un nutrizionista che mi possa aiutare a stilare una dieta.
Inoltre, facendo delle ricerche su internet, per avere un quadro più chiaro di cosa poter mangiare e cosa no, ho trovato delle discordanze (ad esempio per i kiwi, per i funghi, per le uova, la farina, ed altri alimenti)…ed ora ho più confusione di prima.
Vi chiedo cortesemente di potermi indicare la figura professionale più adatta per risolvere il mio problema e di darmi eventualmente indicazioni su quali secondo voi siano i cibi più adatti per la mia situazione (es. non so se un semplice dietologo può andar bene).
Per le altre due allergie (cobalto e potassio bicromato) è, credo solo una questione di evitare il contatto fisico(?) con tali sostanze o ciò che le contiene oppure anche evitare ambienti dove si possono inalare, respirare tali sostanze.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Cordiali saluti.
[#1]
Cara signora,
nella mia pratica professionale mi capita spesso di imbattermi in persone che hanno le più varie sensibilizzazioni alle più varie sostanze.
In genere prediligo gstire queste èproblematiche solo da un punto di vista locale, visto anche che le dermatiti da ingestione sono assolutamente rare ( a meno che non si parli di orticarie). Il suo problema, per come lo descrive, parrebbe di natura locale. Consiglierei quindi di non impazzire dietro improbabili diete e seguire una buona terapia locale che, con una altissima probabilità, riuscirà a risolvere la sua problematica. Provi anche a cambiare lo specialista, rivolgendosi al dermatologo, l'unico qualificato professionalmente alla soluzione del suo problema.
Saluti
Mocci
nella mia pratica professionale mi capita spesso di imbattermi in persone che hanno le più varie sensibilizzazioni alle più varie sostanze.
In genere prediligo gstire queste èproblematiche solo da un punto di vista locale, visto anche che le dermatiti da ingestione sono assolutamente rare ( a meno che non si parli di orticarie). Il suo problema, per come lo descrive, parrebbe di natura locale. Consiglierei quindi di non impazzire dietro improbabili diete e seguire una buona terapia locale che, con una altissima probabilità, riuscirà a risolvere la sua problematica. Provi anche a cambiare lo specialista, rivolgendosi al dermatologo, l'unico qualificato professionalmente alla soluzione del suo problema.
Saluti
Mocci
Luigi Mocci MD
[#2]
A proposito di allergia al nichel vorrei segnalare la possibilità di effettuare una terapia iposensibilizzante orale al nichel nei casi si "sindrome sistemica" da nichel e cioè laddove il paziente lamenti oltre alla sintomatologia cutanea anche sintomi sistemici quali disturbi gastroenterici, cefalea, meteorismo,colite stipsi nausea oltre a prurito ed orticaria documentati da positività al patch test
Dr. Angelo Salvatore Ferrari
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.1k visite dal 16/03/2010.
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