Comportamento del mio ragazzo
Salve,
sono una ragazza 24enne che da 4 anni circa sta con un ragazzo 23enne, che conosco fin da ragazzina. Io mi trovo molto bene con lui, anche se talvolta ha dato adito a sospetti sulla sua fedeltà. Qualche giorno fa, ho scoperto sul web che lui nel 2008 si è iscritto ad un forum ove si poteva chattare con altra gente e condividere con tutti i propri pensieri, o anche semplicemente sfondi per il cellulare e suonerie. In particolare, ho letto dei suoi post ove "stuzzicava" una ragazza, nonostante fossimo già fidanzati. Ho notato più volte che anche in forum di altro genere (università, e roba simile) lui ha lasciato qualche post con il suo contatto msn, ovviamente post indirizzati a ragazze, mentre non rispondeva ai post dei ragazzi. Qualche mese fa, scoprii che lui "flirtava" con una ragazza via msn. Allorchè gli dissi che sapevo tutto e lo invitai più volte a dirmi la verità. Lui mi giurò in ginocchio e piangendo di non essere lui colui che chattava. Io gli chiesi di dirmi la verità guardandomi nelgi occhi e lui continuò a spergiurare e a piangere, accusandomi del fatto che stavo solo "dicendo fandonie e gettando fango sul suo conto", inscenando una patetica pantomima. Messo alle strette, confessò. Da allora in poi io ho perso gran parte della fiducia che riponevo nei suoi confronti. Dubito di tutto ciò che mi dice, sono scettica nei suoi riguardi. Una volta si è messo in mostra davanti ad un' altra ragazza, a mia insaputa. Non ha avuto un' adolescenza tranquilla come la mia, ricordo che mi diceva di sentirsi brutto e sfortunato perchè non aveva una ragazza. Questo lo ha ripetuto fino all' età di 19 aa, cioè fino a poco prima del nostro fidanzamento. Io e lui, di comune accordo, abbiamo scelto di non fare sesso prima del matrimonio e di "limitarci" ai preliminari e a tutto il resto fuorchè la penetrazione. Ho sempre saputo che lui ebbe il primo rapporto sessuale a 15 aa con una ragazzina di 16 aa, ma lui negava ripetutamente questo rapporto, fino a ieri, quando, su mia insistenza continua, mi ha confermato di aver fatto sesso a quell' età. A lui da fastidio che io parli della sua prima volta, perchè se n'è pentito fin da subito, in quanto lo fece solo per "voglia di scoperta" e non per reale sentimento. Mi dice che capisce le ragazze quando dicicono che la prima volta deve essere fatta con qualcuno di speciale. Per lui non fu cosi e si colpevolizza tuttora. E' come se non l' avesse ancora metabolizzato. Io parlo molto con lui, invece lui è molto introverso e fa fatica ad aprirsi anche con me. Io ho chiesto a lui il motivo dei suoi flirt e dei suoi comportamenti ma mi risponde che non sa darmi risposta, perchè non la conosce e che in ogni caso lo addolora il fatto di avermi arrecato tanto dispiacere con tutto questo. Vorrei che voi mi aiutaste a capire cosa gli sia preso. Vi ringrazio per la pazienza e la disponibilità.
sono una ragazza 24enne che da 4 anni circa sta con un ragazzo 23enne, che conosco fin da ragazzina. Io mi trovo molto bene con lui, anche se talvolta ha dato adito a sospetti sulla sua fedeltà. Qualche giorno fa, ho scoperto sul web che lui nel 2008 si è iscritto ad un forum ove si poteva chattare con altra gente e condividere con tutti i propri pensieri, o anche semplicemente sfondi per il cellulare e suonerie. In particolare, ho letto dei suoi post ove "stuzzicava" una ragazza, nonostante fossimo già fidanzati. Ho notato più volte che anche in forum di altro genere (università, e roba simile) lui ha lasciato qualche post con il suo contatto msn, ovviamente post indirizzati a ragazze, mentre non rispondeva ai post dei ragazzi. Qualche mese fa, scoprii che lui "flirtava" con una ragazza via msn. Allorchè gli dissi che sapevo tutto e lo invitai più volte a dirmi la verità. Lui mi giurò in ginocchio e piangendo di non essere lui colui che chattava. Io gli chiesi di dirmi la verità guardandomi nelgi occhi e lui continuò a spergiurare e a piangere, accusandomi del fatto che stavo solo "dicendo fandonie e gettando fango sul suo conto", inscenando una patetica pantomima. Messo alle strette, confessò. Da allora in poi io ho perso gran parte della fiducia che riponevo nei suoi confronti. Dubito di tutto ciò che mi dice, sono scettica nei suoi riguardi. Una volta si è messo in mostra davanti ad un' altra ragazza, a mia insaputa. Non ha avuto un' adolescenza tranquilla come la mia, ricordo che mi diceva di sentirsi brutto e sfortunato perchè non aveva una ragazza. Questo lo ha ripetuto fino all' età di 19 aa, cioè fino a poco prima del nostro fidanzamento. Io e lui, di comune accordo, abbiamo scelto di non fare sesso prima del matrimonio e di "limitarci" ai preliminari e a tutto il resto fuorchè la penetrazione. Ho sempre saputo che lui ebbe il primo rapporto sessuale a 15 aa con una ragazzina di 16 aa, ma lui negava ripetutamente questo rapporto, fino a ieri, quando, su mia insistenza continua, mi ha confermato di aver fatto sesso a quell' età. A lui da fastidio che io parli della sua prima volta, perchè se n'è pentito fin da subito, in quanto lo fece solo per "voglia di scoperta" e non per reale sentimento. Mi dice che capisce le ragazze quando dicicono che la prima volta deve essere fatta con qualcuno di speciale. Per lui non fu cosi e si colpevolizza tuttora. E' come se non l' avesse ancora metabolizzato. Io parlo molto con lui, invece lui è molto introverso e fa fatica ad aprirsi anche con me. Io ho chiesto a lui il motivo dei suoi flirt e dei suoi comportamenti ma mi risponde che non sa darmi risposta, perchè non la conosce e che in ogni caso lo addolora il fatto di avermi arrecato tanto dispiacere con tutto questo. Vorrei che voi mi aiutaste a capire cosa gli sia preso. Vi ringrazio per la pazienza e la disponibilità.
[#1]
Gentile utente,
che cosa passi nella testa del suo ragazzo è difficile dirlo. Immagino però che dopo 4 anni, e per il fatto di conoscerlo sin da quando eravate piccoli, il suo istinto saprà dirle se è possibile concedergli un'altra chance oppure no.
Se è davvero così introverso, potrei ipotizzare che msn e altre chat abbiano rappresentato un mezzo per cancellare la timidezza e osare un po' di più, costruire un'identità diversa da quella reale...probabilmente non sarebbe andato oltre quei "flirt virtuali".
Il suo ragazzo forse ha solo peccato di superficialità trascurando il dispiacere che le avrebbe arrecato...non tenga troppo in considerazione quel che è accaduto sul web: ciò che conta davvero è la realtà e la concretezza del vostro rapporto di coppia. Forse quest'episodio servirà a rivedere la relazione e a ripartire con una nuova consapevolezza.
In bocca al lupo.
che cosa passi nella testa del suo ragazzo è difficile dirlo. Immagino però che dopo 4 anni, e per il fatto di conoscerlo sin da quando eravate piccoli, il suo istinto saprà dirle se è possibile concedergli un'altra chance oppure no.
Se è davvero così introverso, potrei ipotizzare che msn e altre chat abbiano rappresentato un mezzo per cancellare la timidezza e osare un po' di più, costruire un'identità diversa da quella reale...probabilmente non sarebbe andato oltre quei "flirt virtuali".
Il suo ragazzo forse ha solo peccato di superficialità trascurando il dispiacere che le avrebbe arrecato...non tenga troppo in considerazione quel che è accaduto sul web: ciò che conta davvero è la realtà e la concretezza del vostro rapporto di coppia. Forse quest'episodio servirà a rivedere la relazione e a ripartire con una nuova consapevolezza.
In bocca al lupo.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#2]
Utente
Gentilissima Dott.ssa Tornello,
la ringrazio per la tempestività con cui ha risposto. Ho cercato di fare aprire al dialogo il mio ragazzo, incitandolo a parlare con me delle sue preoccupazioni, rassicurandolo che io per lui ci sarò sempre e che può considerarmi anche amica, che non giudica, ma ascolta e consiglia. Per lui è stato un vero e proprio trauma quell' esperienza adolescenziale, tanto che si lasciò andare con un pianto liberatorio quando mi confessò la storia. Non pensavo che un ragazzo possa reagire cosi per una cosa del genere, pensavo che piuttosto una simile reazione fosse più sovrapponibile a quella di una ragazza. Cosi, ha cominciato ad aprirsi uno spiraglio di luce e pian piano stiamo tentando di ricostruire su nuove basi (spero più solide delle precedenti) il nostro rapporto.
Forse ciò che manca è quel "sale" in più che non guasta, quel flirtare tra noi, quel mordi e fuggi, quel rincorrersi, quel giocare, quell' ammiccare, insomma, l' eros. Io penso che se una persona cerca altrove determinati stimoli è anche perchè chi ha accanto non lo realizza in toto. E ritengo che a seconda di quello che si "ricerca" negli altri o con contatti via web sia solo un substrato di qualcosa che manca nella coppia. Chi sta bene in coppia, chi ha davvero tutto dal partner, non va a cercare "flirt virtuali". Lei certamente saprà confermarmi o confutarmi. Io e lui siamo come due bimbi, giochiamo molto, scherziamo molto, amiamo essere quanto più allegri possibile tra noi, battibecchiamo come due bambini, ma più spesso con dispettucci infantili, non veri e propri litigi. Forse facendo più i bimbi e meno i ragazzi della nostra età abbiamo trascurato quel surplus che darebbe più sapore al tutto. Questo, chiaramente, è solo il mio punto di vista. Mi piacerebbe conoscere cosa ne pensa a riguardo. La ringrazio in anticipo!
la ringrazio per la tempestività con cui ha risposto. Ho cercato di fare aprire al dialogo il mio ragazzo, incitandolo a parlare con me delle sue preoccupazioni, rassicurandolo che io per lui ci sarò sempre e che può considerarmi anche amica, che non giudica, ma ascolta e consiglia. Per lui è stato un vero e proprio trauma quell' esperienza adolescenziale, tanto che si lasciò andare con un pianto liberatorio quando mi confessò la storia. Non pensavo che un ragazzo possa reagire cosi per una cosa del genere, pensavo che piuttosto una simile reazione fosse più sovrapponibile a quella di una ragazza. Cosi, ha cominciato ad aprirsi uno spiraglio di luce e pian piano stiamo tentando di ricostruire su nuove basi (spero più solide delle precedenti) il nostro rapporto.
Forse ciò che manca è quel "sale" in più che non guasta, quel flirtare tra noi, quel mordi e fuggi, quel rincorrersi, quel giocare, quell' ammiccare, insomma, l' eros. Io penso che se una persona cerca altrove determinati stimoli è anche perchè chi ha accanto non lo realizza in toto. E ritengo che a seconda di quello che si "ricerca" negli altri o con contatti via web sia solo un substrato di qualcosa che manca nella coppia. Chi sta bene in coppia, chi ha davvero tutto dal partner, non va a cercare "flirt virtuali". Lei certamente saprà confermarmi o confutarmi. Io e lui siamo come due bimbi, giochiamo molto, scherziamo molto, amiamo essere quanto più allegri possibile tra noi, battibecchiamo come due bambini, ma più spesso con dispettucci infantili, non veri e propri litigi. Forse facendo più i bimbi e meno i ragazzi della nostra età abbiamo trascurato quel surplus che darebbe più sapore al tutto. Questo, chiaramente, è solo il mio punto di vista. Mi piacerebbe conoscere cosa ne pensa a riguardo. La ringrazio in anticipo!
[#3]
Cara ragazza,
la fiducia tradita provoca spesso dei terremoti nei rapporti, anche quando non è successo nulla di grave o di irreparabile.
Per questo le ci vorrà un po' di tempo per riuscire a fidarsi di nuovo del suo ragazzo, ma è già sulla buona strada e, tenendo al rapporto, si sta impegnando per riaggiustarlo e migliorarlo.
Mi sembra delusa dal fatto che il ragazzo non è aperto come lei vorrebbe nel raccontarsi, ma, visto che siete assieme da 4 anni, può darsi che questo le pesi solo adesso perchè forse immagina che dietro alla riservatezza si nasconda anche dell'altro, oltre a quello che ha già scoperto.
La prima reazione del ragazzo, e cioè la negazione dell'accaduto, mi pare molto infantile e mi domando se lui sia così anche in altri ambiti.
E' in effetti inusuale che un maschio accetti di buon grado di non avere rapporti sessuali per diversi anni (non so quando vi sposerete), e la motivazione potrebbe essere anche dovuta ad un certo infantilismo o alla brutta esperienza della sua prima volta (se è stata davvero così traumatica).
Con questo non voglio dire che se la vostra è una scelta dettata da determinati valori il ragazzo stia facendo solo finta di aderirvi, ma che potrebbe sentirsi ancora molto immaturo e non in grado di sostenere una relazione adulta (che comprende anche il sesso).
Per rispondere alla sua ultima domanda: è possibile che si cerchi al di fuori del rapporto quello che non si trova più in esso, ma è possibile anche che certi comportamenti siano dettati da un'insicurezza così radicata che nessuna conferma esterna è mai sufficiente.
Ci sono uomini che passano la vita a flirtare con tutte le donne che lo permettono loro, perchè non si sentono mai sufficientemente all'altezza (belli/interessanti/attraenti) e la loro scarsa autostima li spinge a sollecitare continuamente risposte che li rassicurino in questo.
Forse il suo ragazzo agisce così per questo motivo, tanto più se prima che vi metteste assieme si sentiva inferiore agli altri perchè non aveva la ragazza.
Non è detto che si comporti così perchè gli sta mancando il sesso (è a questo che lei pensa, giusto?) e va a cercarlo altrove.
Possono essere valide le ipotesi che ho formulato sopra, a meno che lei non sia così "autoritaria" da scoraggiare in partenza la messa in discussione dell'astinenza da parte del suo ragazzo.
Cordialmente,
la fiducia tradita provoca spesso dei terremoti nei rapporti, anche quando non è successo nulla di grave o di irreparabile.
Per questo le ci vorrà un po' di tempo per riuscire a fidarsi di nuovo del suo ragazzo, ma è già sulla buona strada e, tenendo al rapporto, si sta impegnando per riaggiustarlo e migliorarlo.
Mi sembra delusa dal fatto che il ragazzo non è aperto come lei vorrebbe nel raccontarsi, ma, visto che siete assieme da 4 anni, può darsi che questo le pesi solo adesso perchè forse immagina che dietro alla riservatezza si nasconda anche dell'altro, oltre a quello che ha già scoperto.
La prima reazione del ragazzo, e cioè la negazione dell'accaduto, mi pare molto infantile e mi domando se lui sia così anche in altri ambiti.
E' in effetti inusuale che un maschio accetti di buon grado di non avere rapporti sessuali per diversi anni (non so quando vi sposerete), e la motivazione potrebbe essere anche dovuta ad un certo infantilismo o alla brutta esperienza della sua prima volta (se è stata davvero così traumatica).
Con questo non voglio dire che se la vostra è una scelta dettata da determinati valori il ragazzo stia facendo solo finta di aderirvi, ma che potrebbe sentirsi ancora molto immaturo e non in grado di sostenere una relazione adulta (che comprende anche il sesso).
Per rispondere alla sua ultima domanda: è possibile che si cerchi al di fuori del rapporto quello che non si trova più in esso, ma è possibile anche che certi comportamenti siano dettati da un'insicurezza così radicata che nessuna conferma esterna è mai sufficiente.
Ci sono uomini che passano la vita a flirtare con tutte le donne che lo permettono loro, perchè non si sentono mai sufficientemente all'altezza (belli/interessanti/attraenti) e la loro scarsa autostima li spinge a sollecitare continuamente risposte che li rassicurino in questo.
Forse il suo ragazzo agisce così per questo motivo, tanto più se prima che vi metteste assieme si sentiva inferiore agli altri perchè non aveva la ragazza.
Non è detto che si comporti così perchè gli sta mancando il sesso (è a questo che lei pensa, giusto?) e va a cercarlo altrove.
Possono essere valide le ipotesi che ho formulato sopra, a meno che lei non sia così "autoritaria" da scoraggiare in partenza la messa in discussione dell'astinenza da parte del suo ragazzo.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
Gent.ma Dott. ssa Massaro,
ringrazio anche lei per la sua risposta celere. A dire il vero, anche io ho detto a lui più volte che a mio avviso non era ancora pronto per un' esperienza sessuale con me, in quanto alcuni comportamenti suoi, e lei mi ha dato conferma, mi sono parsi molto infantili. Avevo anche pensato che il fatto che lui abbia accettato qesto "compromesso", quale l' astinenza, fosse in parte dovuto all' esperienza che ha avuto da ragazzino. Questo pensiero è scemato con l' andar del tempo e non ho più dato peso a questa mia "sensazione".
Come ho già scritto nei post precedenti, io ho sempre saputo che lui avesse avuto quell' esperienza, anche perchè la ragazzina era amica mia e mi confidò subito l' accaduto. . Io in questi anni gli ho sempre chiesto se fosse o meno vero ciò che asseriva la ragazza. Dapprima, non appena fidanzati, mi disse che tra noi non voleva ci fossero segreti e mi disse che aveva avuto quel rapporto sessuale. Col tempo però, ogniqualvolta io riprendessi quell' argomento, lui sviava e negava la versione precedentemente datami, arrivando a sostenere che tra loro non c' era stato nulla. Di volta in volta le versioni che mi dava erano contrastanti tra loro e si stizziva, dicendomi di cambiare argomento perchè provava fastidio. Questo mi ha spinto ad essere sempre più "desiderosa" di farmi confermare la verità, di cui già a priori ero a conoscenza. Non mi spiegavo perchè lui dovesse mentirmi, io avevo la certezza che fosse vero, avevo solo bisogno di sentirlo dire da lui. Non riuscivo a capire il perchè, soprattutto se prima mi confermò tutto, per poi ritrattare. Per me era davvero importante che lui mi confermasse ciò che sapevo. Cosi, l' altro giorno, si sfogò, pianse e mi raccontò la verità. Disse che sentiva da parte mia una "pressione psicologica". Non pensavo che un ragazzo arrivasse a viver male una cosa simile, piuttosto ritenevo che fosse appannaggio più delle ragazze. E' dispiaciuto di avere "sprecato" cosi la sua prima volta, con una persona che non ama e che non ha amato. Dice di capire le ragazze che pensano di voler aver il primo rapporto con chi davvero amano. Si rimprovera considerandosi uno stupido e questo "segreto" lo ha tenuto per sè per tutti questi anni, a quanto dice.
Sostiene di non avermi detto la verità sulla sua esperienza adolescenziale perchè temeva di perdermi (?!). Non so se sia questo il reale motivo, giacchè subito confermò per poi ritrattare di volta in volta.
Quanto all' astinenza, non mi è molto chiaro il concetto di essere "autoritaria" che lei ha accennato. Io non ho mai avuto rapporti sessuali, non per motivi di religione, ma per una mia reale convinzione. Ne parlai con lui e fu d'accordo con me e con quello che pensavo. Lui considera il sesso come "la ciliegina sulla torta" che corona tutte le emozioni. Queste furono le sue parole.
Siamo due ragazzi con interessi diversi, ma con forma mentis quasi identica. Crediamo negli stessi valori, la pensiamo allo stesso modo su molte tematiche, siamo sulla stessa cresta dell' onda. E' chiaro che il suo carattere è differente dal mio, ma mi creda, per molti aspetti è come se lui fosse il mio "alter ego" in versione maschile, anche se qualche sfumatura del suo carattere non combacia con la mia. Gli rimprovero di essere poco romantico e talvolta superficiale. Lui vuole affetto e tenerezza. E' capitato che ci siamo rimproverati il fatto che io, a suo dire, sono poco sensuale e lui, a mio dire, poco passionale.
Io dal canto mio, mi sento molto ferita dai suoi flirts virtuali e dalle sue bugie guarnite da tanto di pianto e scene simili. Ora sono ossessionata dall' idea che possa rifarlo e che lo faccia perchè non mi ama come io amo lui. Questa, Dott. ssa, è una mia grande paura.
Mi perdoni per essere stata prolissa, spero solo di non rubarle del tempo prezioso.
La ringrazio vivamente per il suo aiuto!
ringrazio anche lei per la sua risposta celere. A dire il vero, anche io ho detto a lui più volte che a mio avviso non era ancora pronto per un' esperienza sessuale con me, in quanto alcuni comportamenti suoi, e lei mi ha dato conferma, mi sono parsi molto infantili. Avevo anche pensato che il fatto che lui abbia accettato qesto "compromesso", quale l' astinenza, fosse in parte dovuto all' esperienza che ha avuto da ragazzino. Questo pensiero è scemato con l' andar del tempo e non ho più dato peso a questa mia "sensazione".
Come ho già scritto nei post precedenti, io ho sempre saputo che lui avesse avuto quell' esperienza, anche perchè la ragazzina era amica mia e mi confidò subito l' accaduto. . Io in questi anni gli ho sempre chiesto se fosse o meno vero ciò che asseriva la ragazza. Dapprima, non appena fidanzati, mi disse che tra noi non voleva ci fossero segreti e mi disse che aveva avuto quel rapporto sessuale. Col tempo però, ogniqualvolta io riprendessi quell' argomento, lui sviava e negava la versione precedentemente datami, arrivando a sostenere che tra loro non c' era stato nulla. Di volta in volta le versioni che mi dava erano contrastanti tra loro e si stizziva, dicendomi di cambiare argomento perchè provava fastidio. Questo mi ha spinto ad essere sempre più "desiderosa" di farmi confermare la verità, di cui già a priori ero a conoscenza. Non mi spiegavo perchè lui dovesse mentirmi, io avevo la certezza che fosse vero, avevo solo bisogno di sentirlo dire da lui. Non riuscivo a capire il perchè, soprattutto se prima mi confermò tutto, per poi ritrattare. Per me era davvero importante che lui mi confermasse ciò che sapevo. Cosi, l' altro giorno, si sfogò, pianse e mi raccontò la verità. Disse che sentiva da parte mia una "pressione psicologica". Non pensavo che un ragazzo arrivasse a viver male una cosa simile, piuttosto ritenevo che fosse appannaggio più delle ragazze. E' dispiaciuto di avere "sprecato" cosi la sua prima volta, con una persona che non ama e che non ha amato. Dice di capire le ragazze che pensano di voler aver il primo rapporto con chi davvero amano. Si rimprovera considerandosi uno stupido e questo "segreto" lo ha tenuto per sè per tutti questi anni, a quanto dice.
Sostiene di non avermi detto la verità sulla sua esperienza adolescenziale perchè temeva di perdermi (?!). Non so se sia questo il reale motivo, giacchè subito confermò per poi ritrattare di volta in volta.
Quanto all' astinenza, non mi è molto chiaro il concetto di essere "autoritaria" che lei ha accennato. Io non ho mai avuto rapporti sessuali, non per motivi di religione, ma per una mia reale convinzione. Ne parlai con lui e fu d'accordo con me e con quello che pensavo. Lui considera il sesso come "la ciliegina sulla torta" che corona tutte le emozioni. Queste furono le sue parole.
Siamo due ragazzi con interessi diversi, ma con forma mentis quasi identica. Crediamo negli stessi valori, la pensiamo allo stesso modo su molte tematiche, siamo sulla stessa cresta dell' onda. E' chiaro che il suo carattere è differente dal mio, ma mi creda, per molti aspetti è come se lui fosse il mio "alter ego" in versione maschile, anche se qualche sfumatura del suo carattere non combacia con la mia. Gli rimprovero di essere poco romantico e talvolta superficiale. Lui vuole affetto e tenerezza. E' capitato che ci siamo rimproverati il fatto che io, a suo dire, sono poco sensuale e lui, a mio dire, poco passionale.
Io dal canto mio, mi sento molto ferita dai suoi flirts virtuali e dalle sue bugie guarnite da tanto di pianto e scene simili. Ora sono ossessionata dall' idea che possa rifarlo e che lo faccia perchè non mi ama come io amo lui. Questa, Dott. ssa, è una mia grande paura.
Mi perdoni per essere stata prolissa, spero solo di non rubarle del tempo prezioso.
La ringrazio vivamente per il suo aiuto!
[#5]
Cara ragazza,
se lei lo ha tartassato ripetutamente per sapere la verità su quel fatto risalente a diversi anni fa, per quanto importante, mi sembra comprensibile che alla fine lui abbia "confessato" piangendo perchè sentiva pressione psicologica da parte sua.
Perchè per lei era così importante sapere la verità, che peraltro lui le aveva già raccontato e lei già sapeva? Mi pare che lei andasse a caccia di una confessione su qualcosa che contribuisce a spezzare la simbiosi che ci descrive quando dice che lui potrebbe essere il suo alter ego maschile e che siete molto simili in tutto.
Anche il ragazzo considera lei un alter ego?
Leggendo i suoi post mi pare che quello che la ferisce sia proprio la presenza di qualcosa che incrina il rispecchiamento che questa relazione le permette: se lui ha esperienze diverse dalle sue lei va in crisi e non riesce a passarci sopra.
Come mai?
Lei si potrebbe definire un "maschiaccio" o ha sofferto in qualche modo il fatto di essere nata donna? Glielo chiedo perchè può essere che in questo alter ego lei "realizzi" la sua parte maschile e per questo non gli perdoni di essere diverso da lei (spero di essermi espressa in maniera comprensibile).
Per continuare a stare con lui dovrà accettare la diversità, e il fatto che in questo momento ha delle insicurezze che lo spingono a flirtare in maniera virtuale con altre ragazze, senza concretizzare un tradimanto.
Il ragazzo è come lei piuttosto giovane, deve ancora elaborare un'identità adulta e superare incertezze tipiche dell'adolescenza: è importante che lei non pretenda di sapere tutto di lui e di privarlo di uno spazio personale di autonomia, se non vuole perderlo.
Cerchi di dare il giusto peso alle cose, arrabbiandosi per quello che necessita una reazione e lasciando perdere il resto, per essere più serena lei per prima.
Vedo infatti dall'altra richiesta di consulto che ha formulato che soffre di contratture muscolari che possono essere determinate da uno stato di tensione psicologica (a meno che nel frattempo siano emerse cause mediche).
Ho il dubbio che lei sia un tipo autoritario nel senso che abbia in mano le redini della relazione e spinga il ragazzo a comportarsi come vuole lei, punendolo quando questo non accade e non lasciandogli uno spazio autonomo di decisione e di pensiero - e questo suo compiacersi che lui sia un alter ego mi fa pensare che sia così, anche senza che lei lo faccia apposta o se ne renda conto.
Che ne dice?
se lei lo ha tartassato ripetutamente per sapere la verità su quel fatto risalente a diversi anni fa, per quanto importante, mi sembra comprensibile che alla fine lui abbia "confessato" piangendo perchè sentiva pressione psicologica da parte sua.
Perchè per lei era così importante sapere la verità, che peraltro lui le aveva già raccontato e lei già sapeva? Mi pare che lei andasse a caccia di una confessione su qualcosa che contribuisce a spezzare la simbiosi che ci descrive quando dice che lui potrebbe essere il suo alter ego maschile e che siete molto simili in tutto.
Anche il ragazzo considera lei un alter ego?
Leggendo i suoi post mi pare che quello che la ferisce sia proprio la presenza di qualcosa che incrina il rispecchiamento che questa relazione le permette: se lui ha esperienze diverse dalle sue lei va in crisi e non riesce a passarci sopra.
Come mai?
Lei si potrebbe definire un "maschiaccio" o ha sofferto in qualche modo il fatto di essere nata donna? Glielo chiedo perchè può essere che in questo alter ego lei "realizzi" la sua parte maschile e per questo non gli perdoni di essere diverso da lei (spero di essermi espressa in maniera comprensibile).
Per continuare a stare con lui dovrà accettare la diversità, e il fatto che in questo momento ha delle insicurezze che lo spingono a flirtare in maniera virtuale con altre ragazze, senza concretizzare un tradimanto.
Il ragazzo è come lei piuttosto giovane, deve ancora elaborare un'identità adulta e superare incertezze tipiche dell'adolescenza: è importante che lei non pretenda di sapere tutto di lui e di privarlo di uno spazio personale di autonomia, se non vuole perderlo.
Cerchi di dare il giusto peso alle cose, arrabbiandosi per quello che necessita una reazione e lasciando perdere il resto, per essere più serena lei per prima.
Vedo infatti dall'altra richiesta di consulto che ha formulato che soffre di contratture muscolari che possono essere determinate da uno stato di tensione psicologica (a meno che nel frattempo siano emerse cause mediche).
Ho il dubbio che lei sia un tipo autoritario nel senso che abbia in mano le redini della relazione e spinga il ragazzo a comportarsi come vuole lei, punendolo quando questo non accade e non lasciandogli uno spazio autonomo di decisione e di pensiero - e questo suo compiacersi che lui sia un alter ego mi fa pensare che sia così, anche senza che lei lo faccia apposta o se ne renda conto.
Che ne dice?
[#6]
Utente
Dott. ssa Massaro,
concordo con lei. E' vero, io ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto nascere ragazzo anche perchè considero gli uomini più forti e più "solidali" tra loro. Trovo più lealtà nei ragazzi, perciò ho poche amicizie femminili - a mio avviso più ipocrite - e più amicizie maschili, amicizie schiette e sincere.
Più volte ho detto al mio ragazzo che lui rappresenta tutto ciò che vorrei essere io in versione maschile, lui ha avuto una vita attiva, dinamica, ha studiato, frequentato associazioni di volontariato in contemporanea, si è dedicato a molte cose. Dal canto mio, invece, ho sempre scelto di studiare e non fare altro, perchè lo studio mi impegnava - e mi mi impegna tuttora - totalmente. Avrei voluto essere più dinamica ma ho sempre considerato studiare la più alta priorità della mia vita e per questo ho tralasciato il resto. Lui incarna ciò che avrei voluto fare ma che non ho fatto e lui ne è a conoscenza, poichè gliene ho già parlato. Gli ho perfino detto che mi sarebbe piaciuto nascere di sesso maschile perchè cosi avremmo potuto "andare in cerca di ragazze" insieme, il tutto detto, chiaramente, con molta ironia.
Non le nascondo che sono una ragazza che non ama molto apparire. Credo che valga più "essere" qualcuno. Odio fare shopping (sarò forse la prima ragazza a dirlo!) perchè lo reputo snervante. Sono molto semplice, non amo agghindarmi eccessivamente, ma di certo non mi si addice l' aggettivo "maschiaccio", nè mi comporto o definisco tale. Sono un tipo "acqua e sapone" perchè ho sempre pensato che la semplicità sia "la chiave di volta" della persona. Non sono vanitosa, non bado al mio aspetto fisico in maniera maniacale come fanno certe ragazze che io, d' altra parte, evito di frequentare perchè da me considerate "eccessivamente civettuole". Sono molto idealista, talvolta con un briciolo di "vena ribelle" (mi passi l' espressione). Inguaribile romantica, molto timida ma amo essere sempre informata.
Le dico che lui è il mio alter ego perchè in qualche modo mi "completa". Lui immanente, io trascendente. Io amo leggere, scrivere, studiare, osservare, viaggiare per città d' arte, dare "cibo alla mia mente". Chi mi conosce, dice di me che sono intelligente, chiacchierona con la gente che conosco da tanto tempo e timida con chi non conosco ancora.
Lui dedica tempo ai suoi hobbies che sono differenti dai miei e in primis questo mi pesava, ma poi, col passare del tempo, mi sono resa conto che dovevo accettare questa diversità. Lui non mi ha mai detto che io sia il suo "alter ego" cosi come lo intendo io. Mi ha detto che si trova bene con me perchè di ragazze "frivole" il mondo ne è pieno, mentre in me ha trovato una "ragazza d' oro, dalle mille risorse" -cito testualmente-. Anche lui pensa che siamo persone con valori che oramai ben pochi hanno e per questo ci distinguiamo orgogoliosamente dagli altri.
Io gli voglio un bene dell' anima, spero tanto che lui provi le stesse cose che provo io, perchè altrimenti ne sarei davvero addolorata.
Quanto al mio essere autoritaria, ancora una volta mi trova d' accordo con lei. Ha ragione, mi rendo conto che voglio tenere le redini della situazione, ma non lo faccio per prepotenza. Essendo una persona molto "cerebrale", non voglio che la situazione mi sfugga dalle mani. Voglio avere sempre tutto sotto controllo, non abbassare mai la guardia per paura di avere spiacevoli sorprese. Mi si rimprovera di essere troppo sospettosa, ma non posso farci nulla. E' parte del mio carattere. Sono gelosa, molto. Spesso faccio sogni in cui perdo il mio ragazzo per un' altra. Non so se il mio sia un "presentimento" o piuttosto una vera ossessione. Ho paura di perderlo e di frequente sogno cose del genere. Forse perchè da parte sua vorrei più conferme, forse il fatto di sapere che mi ha mentito mi ha distrutta interiormente più di quanto io mi renda conto. E' certo che mi sono sentita "tradita" e non riesco a capire ilmotivo che lo abbia spinto a fare cose del genere, anche perchè nemmeno lui sa darmi una spiegazione.
Mi insospettisce il fatto che lui non sia geloso come me, perchè mi viene il dubbio che probabilmente non mi ami cosi tanto come dice. Ho impiegato tanto tempo prima di potermi fidare di nuovo di un ragazzo, vista la delusione passata col mio ex. E ora che avevo quasi ceduto ed avevo in parte accantonato "il mio pensare", ecco che all' orizzonte spuntano storie cosi, flirt virtuali.
Non so spiegarle perchè, nonostante lo sapessi, ho continuato a "tartassarlo". Forse ero alla ricerca di particolari dettagli dell' atto che mi facessero capire che quella ragazzina aveva mentito. Speravo, in cuor mio, che ci fosse qualche particolare che non combaciasse con quello descrittomi dalla ragazza in illo tempore. All' epoca avevo solo 16 anni, e nonostante fossi impegnata con quello che ora è il mio ex, conoscevo il mio ragazzo attuale e lo consideravo un amico caro. Ricordo che appena la ragazza mi raccontò l' accaduto, la cosa mi diede enorme fastidio. Non potevo crederle, poi però crescendo non diedi più importanza alla cosa, finchè io e lui non ci siamo messi insieme. Ogni volta che gli domandavo di riconfermare l' accaduto, cambiava versione e ciò mi ha spinto a pressare di più. Lui negò e a quel punto io cominciai a dubitare della versione della ragazza e questo mi risollevò. Non so spiegarmi perchè io abbia insistito cosi a lungo. Forse speravo solo che non fosse vero perchè mi da molto fastidio il fatto che qualcuna prima di me lo abbia avuto, abbia avuto una persona che io voglio sia solo mia.
In merito al consulto precedente, grazie a Dio era solo una semplice infiammazione dovuta al freddo.
Mi ero ripromessa di evitare di essere logorroica, ma mi rendo conto che non ho raggiunto tale obiettivo! Per questo, voglia scusarmi ulteriormente!
Grazie ancora Dott. ssa Massaro, di cuore!
concordo con lei. E' vero, io ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto nascere ragazzo anche perchè considero gli uomini più forti e più "solidali" tra loro. Trovo più lealtà nei ragazzi, perciò ho poche amicizie femminili - a mio avviso più ipocrite - e più amicizie maschili, amicizie schiette e sincere.
Più volte ho detto al mio ragazzo che lui rappresenta tutto ciò che vorrei essere io in versione maschile, lui ha avuto una vita attiva, dinamica, ha studiato, frequentato associazioni di volontariato in contemporanea, si è dedicato a molte cose. Dal canto mio, invece, ho sempre scelto di studiare e non fare altro, perchè lo studio mi impegnava - e mi mi impegna tuttora - totalmente. Avrei voluto essere più dinamica ma ho sempre considerato studiare la più alta priorità della mia vita e per questo ho tralasciato il resto. Lui incarna ciò che avrei voluto fare ma che non ho fatto e lui ne è a conoscenza, poichè gliene ho già parlato. Gli ho perfino detto che mi sarebbe piaciuto nascere di sesso maschile perchè cosi avremmo potuto "andare in cerca di ragazze" insieme, il tutto detto, chiaramente, con molta ironia.
Non le nascondo che sono una ragazza che non ama molto apparire. Credo che valga più "essere" qualcuno. Odio fare shopping (sarò forse la prima ragazza a dirlo!) perchè lo reputo snervante. Sono molto semplice, non amo agghindarmi eccessivamente, ma di certo non mi si addice l' aggettivo "maschiaccio", nè mi comporto o definisco tale. Sono un tipo "acqua e sapone" perchè ho sempre pensato che la semplicità sia "la chiave di volta" della persona. Non sono vanitosa, non bado al mio aspetto fisico in maniera maniacale come fanno certe ragazze che io, d' altra parte, evito di frequentare perchè da me considerate "eccessivamente civettuole". Sono molto idealista, talvolta con un briciolo di "vena ribelle" (mi passi l' espressione). Inguaribile romantica, molto timida ma amo essere sempre informata.
Le dico che lui è il mio alter ego perchè in qualche modo mi "completa". Lui immanente, io trascendente. Io amo leggere, scrivere, studiare, osservare, viaggiare per città d' arte, dare "cibo alla mia mente". Chi mi conosce, dice di me che sono intelligente, chiacchierona con la gente che conosco da tanto tempo e timida con chi non conosco ancora.
Lui dedica tempo ai suoi hobbies che sono differenti dai miei e in primis questo mi pesava, ma poi, col passare del tempo, mi sono resa conto che dovevo accettare questa diversità. Lui non mi ha mai detto che io sia il suo "alter ego" cosi come lo intendo io. Mi ha detto che si trova bene con me perchè di ragazze "frivole" il mondo ne è pieno, mentre in me ha trovato una "ragazza d' oro, dalle mille risorse" -cito testualmente-. Anche lui pensa che siamo persone con valori che oramai ben pochi hanno e per questo ci distinguiamo orgogoliosamente dagli altri.
Io gli voglio un bene dell' anima, spero tanto che lui provi le stesse cose che provo io, perchè altrimenti ne sarei davvero addolorata.
Quanto al mio essere autoritaria, ancora una volta mi trova d' accordo con lei. Ha ragione, mi rendo conto che voglio tenere le redini della situazione, ma non lo faccio per prepotenza. Essendo una persona molto "cerebrale", non voglio che la situazione mi sfugga dalle mani. Voglio avere sempre tutto sotto controllo, non abbassare mai la guardia per paura di avere spiacevoli sorprese. Mi si rimprovera di essere troppo sospettosa, ma non posso farci nulla. E' parte del mio carattere. Sono gelosa, molto. Spesso faccio sogni in cui perdo il mio ragazzo per un' altra. Non so se il mio sia un "presentimento" o piuttosto una vera ossessione. Ho paura di perderlo e di frequente sogno cose del genere. Forse perchè da parte sua vorrei più conferme, forse il fatto di sapere che mi ha mentito mi ha distrutta interiormente più di quanto io mi renda conto. E' certo che mi sono sentita "tradita" e non riesco a capire ilmotivo che lo abbia spinto a fare cose del genere, anche perchè nemmeno lui sa darmi una spiegazione.
Mi insospettisce il fatto che lui non sia geloso come me, perchè mi viene il dubbio che probabilmente non mi ami cosi tanto come dice. Ho impiegato tanto tempo prima di potermi fidare di nuovo di un ragazzo, vista la delusione passata col mio ex. E ora che avevo quasi ceduto ed avevo in parte accantonato "il mio pensare", ecco che all' orizzonte spuntano storie cosi, flirt virtuali.
Non so spiegarle perchè, nonostante lo sapessi, ho continuato a "tartassarlo". Forse ero alla ricerca di particolari dettagli dell' atto che mi facessero capire che quella ragazzina aveva mentito. Speravo, in cuor mio, che ci fosse qualche particolare che non combaciasse con quello descrittomi dalla ragazza in illo tempore. All' epoca avevo solo 16 anni, e nonostante fossi impegnata con quello che ora è il mio ex, conoscevo il mio ragazzo attuale e lo consideravo un amico caro. Ricordo che appena la ragazza mi raccontò l' accaduto, la cosa mi diede enorme fastidio. Non potevo crederle, poi però crescendo non diedi più importanza alla cosa, finchè io e lui non ci siamo messi insieme. Ogni volta che gli domandavo di riconfermare l' accaduto, cambiava versione e ciò mi ha spinto a pressare di più. Lui negò e a quel punto io cominciai a dubitare della versione della ragazza e questo mi risollevò. Non so spiegarmi perchè io abbia insistito cosi a lungo. Forse speravo solo che non fosse vero perchè mi da molto fastidio il fatto che qualcuna prima di me lo abbia avuto, abbia avuto una persona che io voglio sia solo mia.
In merito al consulto precedente, grazie a Dio era solo una semplice infiammazione dovuta al freddo.
Mi ero ripromessa di evitare di essere logorroica, ma mi rendo conto che non ho raggiunto tale obiettivo! Per questo, voglia scusarmi ulteriormente!
Grazie ancora Dott. ssa Massaro, di cuore!
[#7]
Lei dice:
"non voglio che la situazione mi sfugga dalle mani. Voglio avere sempre tutto sotto controllo, non abbassare mai la guardia per paura di avere spiacevoli sorprese. Mi si rimprovera di essere troppo sospettosa, ma non posso farci nulla. E' parte del mio carattere. Sono gelosa, molto."
Chi vuole avere tutto sotto controllo di solito non vive bene: soffre ogni volta che le cose non vanno come vuole, desidera sapere tutto delle persone che ha accanto, finisce col vivere come una minaccia quello che gli rimane nascosto come se gli altri non avessero diritto a conservare uno spazio privato, affronta come un fallimento inaccettabile l'esito negativo di situazioni nelle quali si è preso delle responsebilità nella convinzione di poter cambiare le sorti degli eventi con il proprio intervento.
Oscilla insomma fra onnipotenza, invadenza e paranoia.
Non posso sapere fino a che punto questo rispecchi la sua personale situazione, ma se non cercherà di cambiare posso ipotizzare che se in futuro avrà dei figli renderà loro la vita piuttoto difficile.
E' successo questo anche a lei, come figlia, con uno o entrambi i suoi genitori?
Pensa di essere stata iper-responsabilizzata, ha dovuto affrontare situazioni difficili da piccola o riconosce nella descrizione appena fatta il carattere di qualcuno che si è occupato di lei nella sua infanzia?
Anche la gelosia rientra in questo quadro di controllo: "sei mio, non mi sfuggi, non puoi nascondermi nulla".
Capisce che non ha molto a che fare con l'amore, ma piuttosto con il possesso e anche con l'insicurezza di chi prova questi sentimenti.
Se il suo ragazzo è una persona più sicura di lei non ha motivo di dubitare della solidità delle vostra relazione, tantopiù se non ha la sua stessa esigenza di controllo.
Le faccio presente poi che di solito le persone gelose sono le prime a provare il desiderio di tradire (o ad aver tradito) il partner, e la gelosia è spesso segno della proiezione di questi desideri sul proprio partner (dell'attribuzione a lui/lei di questi desideri).
Venendo alla sua affermazione per cui il suo carattere è così e non ci può fare nulla le garantisco che è possibile lavorare su di sè per modificare questi aspetti: ovviamente non da soli, ma con l'aiuto di uno specialista.
Chiudersi al cambiamento dicendo che non è possibile che avvenga è non solo improduttivo, ma dannoso, specie quando si è giovani come lei e si hanno davanti la maggior parte delle tappe più significative della vita. Vale la pena di prepararsi ad affrontarle con la maggior serenità possibile, e senza trascinarsi dietro problemi irrisolti e aspetti che si sa già creeranno problemi e sofferenza a sè e agli altri.
"non voglio che la situazione mi sfugga dalle mani. Voglio avere sempre tutto sotto controllo, non abbassare mai la guardia per paura di avere spiacevoli sorprese. Mi si rimprovera di essere troppo sospettosa, ma non posso farci nulla. E' parte del mio carattere. Sono gelosa, molto."
Chi vuole avere tutto sotto controllo di solito non vive bene: soffre ogni volta che le cose non vanno come vuole, desidera sapere tutto delle persone che ha accanto, finisce col vivere come una minaccia quello che gli rimane nascosto come se gli altri non avessero diritto a conservare uno spazio privato, affronta come un fallimento inaccettabile l'esito negativo di situazioni nelle quali si è preso delle responsebilità nella convinzione di poter cambiare le sorti degli eventi con il proprio intervento.
Oscilla insomma fra onnipotenza, invadenza e paranoia.
Non posso sapere fino a che punto questo rispecchi la sua personale situazione, ma se non cercherà di cambiare posso ipotizzare che se in futuro avrà dei figli renderà loro la vita piuttoto difficile.
E' successo questo anche a lei, come figlia, con uno o entrambi i suoi genitori?
Pensa di essere stata iper-responsabilizzata, ha dovuto affrontare situazioni difficili da piccola o riconosce nella descrizione appena fatta il carattere di qualcuno che si è occupato di lei nella sua infanzia?
Anche la gelosia rientra in questo quadro di controllo: "sei mio, non mi sfuggi, non puoi nascondermi nulla".
Capisce che non ha molto a che fare con l'amore, ma piuttosto con il possesso e anche con l'insicurezza di chi prova questi sentimenti.
Se il suo ragazzo è una persona più sicura di lei non ha motivo di dubitare della solidità delle vostra relazione, tantopiù se non ha la sua stessa esigenza di controllo.
Le faccio presente poi che di solito le persone gelose sono le prime a provare il desiderio di tradire (o ad aver tradito) il partner, e la gelosia è spesso segno della proiezione di questi desideri sul proprio partner (dell'attribuzione a lui/lei di questi desideri).
Venendo alla sua affermazione per cui il suo carattere è così e non ci può fare nulla le garantisco che è possibile lavorare su di sè per modificare questi aspetti: ovviamente non da soli, ma con l'aiuto di uno specialista.
Chiudersi al cambiamento dicendo che non è possibile che avvenga è non solo improduttivo, ma dannoso, specie quando si è giovani come lei e si hanno davanti la maggior parte delle tappe più significative della vita. Vale la pena di prepararsi ad affrontarle con la maggior serenità possibile, e senza trascinarsi dietro problemi irrisolti e aspetti che si sa già creeranno problemi e sofferenza a sè e agli altri.
[#8]
Utente
Dott. ssa Massaro,
ha ancora una volta ragione. Ricordo che quando mi mentì dicendomi di non esser lui quello che via msn aveva chattato con una ragazza, io scoppiai a piangere, non perdonandomi per esser stata cosi stupida da far prevalere i sentimenti alla ragione e per essermi illusa. Ho recepito quella situazione come un mio fallimento, poichè la situazione mi era davvero sfuggita di mano. E come vede, anche su questo ha avuto ragione.
Sono un tipo molto legato al passato e mi rendo conto che cosi facendo posso compromettere il mio presente e il mio futuro. Il mio ex è stato il mio primo vero amore e dopo aver avuto una enorme delusione (lui fece sesso con la mia migliore amica)da parte sua, decisi che non mi sarei più lasciata andare a sentimentalismi e che avrei ponderato tutto. Quando il mioi attuale ragazzo mi mentì, ci fu il crollo delle mie certezze, fui pentita di aver "ceduto" cosi il mio cuore a dispetto della mia ragione.
Lei scrive che lui per me è come uno specchio della mia "versione maschile": anche qui concordo in pieno. Forse è davvero cosi, mi aspetto che lui sia come me, che abbia i miei stessi interessi, i miei sentimentalismi.
Sovente non mi sento amata da lui non solo per il fatto che lui non prova gelosia (che ho attribuito anche alla sua superficialità) ma anche perchè non ha quel romanticismo a cui ero abituata quando stavo con il mio ex. A questo punto mi sembra opportuno metterla a conoscenza che l' ex di cui parlo è il cugino del mio attuale ragazzo e che la ragazza con cui il mio ragazzo ha fatto sesso per la prima volta è quella che una volta era la mia migliore amica (che tralaltro è stata anche colei che ha fatto sesso con il mio ex). Come può ben notare, la situazione è assai più articolata di quanto sembri.
Mi par di capire che lei sostenga che il mio ragazzo ha flirtato sul web per questioni di insicurezza. C' è un modo per migliorare il nostro rapporto, per rassicurare il mio ragazzo? C' è qualcosa che io possa fare per incrementrare la sua sicurezza? E ancora, cosa lo avrebbe spinto ad avere una reazione cosi "scontrosa" ogni volta che gli parlavo della sua esperienza, e perchè ha negato? Eccessiva sensibilità o altro?
Infine, per rispondere alla sua domanda sui miei genitori, in realtà non sono stata affatto iper-responsabilizzata, tanto che mi considerano "l' eterna bambina".
ha ancora una volta ragione. Ricordo che quando mi mentì dicendomi di non esser lui quello che via msn aveva chattato con una ragazza, io scoppiai a piangere, non perdonandomi per esser stata cosi stupida da far prevalere i sentimenti alla ragione e per essermi illusa. Ho recepito quella situazione come un mio fallimento, poichè la situazione mi era davvero sfuggita di mano. E come vede, anche su questo ha avuto ragione.
Sono un tipo molto legato al passato e mi rendo conto che cosi facendo posso compromettere il mio presente e il mio futuro. Il mio ex è stato il mio primo vero amore e dopo aver avuto una enorme delusione (lui fece sesso con la mia migliore amica)da parte sua, decisi che non mi sarei più lasciata andare a sentimentalismi e che avrei ponderato tutto. Quando il mioi attuale ragazzo mi mentì, ci fu il crollo delle mie certezze, fui pentita di aver "ceduto" cosi il mio cuore a dispetto della mia ragione.
Lei scrive che lui per me è come uno specchio della mia "versione maschile": anche qui concordo in pieno. Forse è davvero cosi, mi aspetto che lui sia come me, che abbia i miei stessi interessi, i miei sentimentalismi.
Sovente non mi sento amata da lui non solo per il fatto che lui non prova gelosia (che ho attribuito anche alla sua superficialità) ma anche perchè non ha quel romanticismo a cui ero abituata quando stavo con il mio ex. A questo punto mi sembra opportuno metterla a conoscenza che l' ex di cui parlo è il cugino del mio attuale ragazzo e che la ragazza con cui il mio ragazzo ha fatto sesso per la prima volta è quella che una volta era la mia migliore amica (che tralaltro è stata anche colei che ha fatto sesso con il mio ex). Come può ben notare, la situazione è assai più articolata di quanto sembri.
Mi par di capire che lei sostenga che il mio ragazzo ha flirtato sul web per questioni di insicurezza. C' è un modo per migliorare il nostro rapporto, per rassicurare il mio ragazzo? C' è qualcosa che io possa fare per incrementrare la sua sicurezza? E ancora, cosa lo avrebbe spinto ad avere una reazione cosi "scontrosa" ogni volta che gli parlavo della sua esperienza, e perchè ha negato? Eccessiva sensibilità o altro?
Infine, per rispondere alla sua domanda sui miei genitori, in realtà non sono stata affatto iper-responsabilizzata, tanto che mi considerano "l' eterna bambina".
[#9]
E' curioso che lei da "eterna bambina" in famiglia si sia trasformata in giovane donna che sta tenendo le redini del rapporto.
O c'è una continuità, e in casa le dicono così perchè pensano che voglia averla sempre vinta lei?
Riguardo alla chat credo che sia solo un mezzo tecnologico per scambi e incontri che una volta sarebbero avvenuti di persona.
Ciò non toglie che in tutto c'è una misura, e che se il "passatempo" superasse un certo limite (quantità e frequenza dei contatti, incontri di persona) dovrebbe far presente al suo ragazzo che così le manca di rispetto e chiedergli di smettere.
Non saprei cosa può fare per farlo sentire più sicuro, perchè si tratta di qualcosa che dipende dalla sua crescita e dalle sue esperienze personali: posso però dirle che se lo tartassa e lo dirige, come parrebbe fare, certamente non contribuisce a farlo sentire più sicuro di sè e più adulto...
O c'è una continuità, e in casa le dicono così perchè pensano che voglia averla sempre vinta lei?
Riguardo alla chat credo che sia solo un mezzo tecnologico per scambi e incontri che una volta sarebbero avvenuti di persona.
Ciò non toglie che in tutto c'è una misura, e che se il "passatempo" superasse un certo limite (quantità e frequenza dei contatti, incontri di persona) dovrebbe far presente al suo ragazzo che così le manca di rispetto e chiedergli di smettere.
Non saprei cosa può fare per farlo sentire più sicuro, perchè si tratta di qualcosa che dipende dalla sua crescita e dalle sue esperienze personali: posso però dirle che se lo tartassa e lo dirige, come parrebbe fare, certamente non contribuisce a farlo sentire più sicuro di sè e più adulto...
[#10]
Ieri non avevo tempo di rispondere a tutto, ma vorrei spendere qualche parola anche riguardo al suo ex: la situazione mi ricorda una famosa soap d'oltreoceano, nel senso che, a parte l'intrico dei rapporti, immagino che lei avrà occasione di incontrare il suo ex, vista la parentela con il suo ragazzo, e magari anche la sua ex migliore amica, che è stata con entrambi.
Mi chiedo quanto questi incontri alimentino in lei una certa nostalgia e magari la possibilità di un continuo confronto con il suo ragazzo, che è meno romantico dell'ex e forse è "meno" di lui anche in altri comportamenti.
Le faccio notare che lei parla del romanticismo al quale era abituata con il suo ex nonostante siano passati diversi anni, come se fosse qualcosa di terminato da poco, ed è chiaro che questo ragazzo le manca.
In questo senso la spiegazione che le ho dato della gelosia come proiezione sull'altro di propri desideri non pare così peregrina. Non trova?
Parliamo comunque di questioni molto delicate, che non è possibile analizzare e catalogare dividendo tutto fra bianco e nero perchè prevalgono soprattutto le vie di mezzo.
Mi chiedo quanto questi incontri alimentino in lei una certa nostalgia e magari la possibilità di un continuo confronto con il suo ragazzo, che è meno romantico dell'ex e forse è "meno" di lui anche in altri comportamenti.
Le faccio notare che lei parla del romanticismo al quale era abituata con il suo ex nonostante siano passati diversi anni, come se fosse qualcosa di terminato da poco, ed è chiaro che questo ragazzo le manca.
In questo senso la spiegazione che le ho dato della gelosia come proiezione sull'altro di propri desideri non pare così peregrina. Non trova?
Parliamo comunque di questioni molto delicate, che non è possibile analizzare e catalogare dividendo tutto fra bianco e nero perchè prevalgono soprattutto le vie di mezzo.
[#11]
Utente
Dott. ssa Massaro,
mi scuso per il ritardo, ma gli impegni universitari incalzano sempre più.
Ancora una volta ha ragione!
Penso sia naturale il fatto che il mio ex mi manchi, anche perchè con lui ho vissuto il periodo più bello della mia vita.
Allo stato attuale, non penso di provare per lui un sentimento profondo quale "amore", bensi solo affetto. Ritengo che l' amore, se vero, col tempo non scemi, ma cambi forma. Ecco perchè io per lui provo ancora molto affetto. Comprendo la sua idea, quando sostiene che io provi gelosia per il mio ragazzo perchè proietto in lui il mio "desiderio di tradimento".
E' difficile convivere con questa situazione, che come lei scrive, sa proprio di "soap opera". Ma, ahimè, è la realtà. Ora anche lui è fidanzato e ogni tanto capita di vederci. Alcune volte siamo usciti insieme, io e il mio ragazzo, lui e la sua ragazza. Ci comportiamo da "amici" o quantomeno "conoscenti". Ogni tanto capita che, per scherzo, io gli dica che ora siamo cugini e che "dobbiamo volerci bene". Lui va su tutte le furie, risponde che non siamo cugini, stizzito, acido.
Lui mi ha sempre detto che suo cugino, nonchè mio attuale ragazzo, gli ha "fatto un torto" mettendosi con me e non parlandogli prima per capire se a lui interessavo ancora o meno.
A dire il vero ho nostalgia di quei tempi con lui, delle sue attenzioni, ma allo stesso tempo mi rendo conto che se davvero mi avesse "amata" non mi avrebbe tradita con la mia ex migliore amica. Perdendo il mio ex e la mia ex migliore amica, ho ritrovato il mio attuale ragazzo e questo è stato un prezzo che ho pagato volentieri. Mi è servito a capire chi avevo innanzi. Un' "amica" niente affatto leale e un ex fidanzato assai poco onesto nei miei confronti. Ho preso una bella batosta e mi infastidisce notevolmente il fatto che la mia ex amica abbia fatto sesso col mio ragazzo, sebbene in un' epoca "ancestrale", nella quale non stavamo ancora insieme.
Da quando il mio ragazzo ha confermato quanto accaduto con lei, ora si sente più tranquillo. Mi ha detto di essere più sereno, di aver capito i suoi sbagli (spero sia cosi), di non pensare di andare oltre la chat e di aver peccato di superficialità poichè ha sottovalutato la situazione, non credendo di potermi ferire con i suoi "flirt". Mi ha detto di essersi tolto un peso di dosso, poichè in tutti questi anni quell' esperienza sessuale mal vissuta gli è gravata come un macigno. Non ne ha mai parlato con nessuno.
Ho come l' impressione che i ruoli si siano ribaltati: ora sono io che mi infastidisco quando lui mi parla della sua esperienza con quella tipa. E' una cosa che avevo già metabolizzato non appena l' ho saputo, ma dentro me ritorna a farsi strada quel pensiero. Nonostante lui mi dica che è stato un errore e che la prima volta per antonomasia debba ancora venire e che sarà con me,
non riesco ad accettare una cosa simile, ma devo condividerla. Sono certa che dovrò farmene una ragione.
Ora sembra aver riacquistato fiducia in sè, abbiamo parlato a lungo del nostro rapporto col sesso, stiamo cercando di mettere quell' "aroma" in più di cui le ho scritto in precedenza.
Lui però mi sembra ancora poco maturo per affrontare un rapporto cosi intimo, me lo sento, lo percepisco da ogni suo atteggiamento. Dice di sentirsi pronto ma a mio avviso è ancora poco "adulto". Dal canto mio, la cosa di intraprendere un rapporto cosi profondo mi spaventa e mi lascia perplessa, per paura di poter fare una cosa di cui pentirmi in seguito. Penso che le cose verranno da sè e non so dire se e quando sarà il momento giusto. Io vedo il sesso come un momento di incontro, di fusione non solo di due parti, ma un vero "impasto" di due cuori.
Forse mi giudicherà troppo "platonica", ma penso che le sensazioni fisiche debbano essere coadiuvate da sentimenti interiori, è un donarsi all' altra persona in tutto. E ritengo che lui ancora non abbia la maturità per affrontare la prima volta tra noi come io lo desidero. Peccherò di "fantasticheria" ma penso che ognuno sia artefice della propria vita e voglio vivere la mia a modo mio, come d' altra parte ciascuno di noi vorrebbe fare.
mi scuso per il ritardo, ma gli impegni universitari incalzano sempre più.
Ancora una volta ha ragione!
Penso sia naturale il fatto che il mio ex mi manchi, anche perchè con lui ho vissuto il periodo più bello della mia vita.
Allo stato attuale, non penso di provare per lui un sentimento profondo quale "amore", bensi solo affetto. Ritengo che l' amore, se vero, col tempo non scemi, ma cambi forma. Ecco perchè io per lui provo ancora molto affetto. Comprendo la sua idea, quando sostiene che io provi gelosia per il mio ragazzo perchè proietto in lui il mio "desiderio di tradimento".
E' difficile convivere con questa situazione, che come lei scrive, sa proprio di "soap opera". Ma, ahimè, è la realtà. Ora anche lui è fidanzato e ogni tanto capita di vederci. Alcune volte siamo usciti insieme, io e il mio ragazzo, lui e la sua ragazza. Ci comportiamo da "amici" o quantomeno "conoscenti". Ogni tanto capita che, per scherzo, io gli dica che ora siamo cugini e che "dobbiamo volerci bene". Lui va su tutte le furie, risponde che non siamo cugini, stizzito, acido.
Lui mi ha sempre detto che suo cugino, nonchè mio attuale ragazzo, gli ha "fatto un torto" mettendosi con me e non parlandogli prima per capire se a lui interessavo ancora o meno.
A dire il vero ho nostalgia di quei tempi con lui, delle sue attenzioni, ma allo stesso tempo mi rendo conto che se davvero mi avesse "amata" non mi avrebbe tradita con la mia ex migliore amica. Perdendo il mio ex e la mia ex migliore amica, ho ritrovato il mio attuale ragazzo e questo è stato un prezzo che ho pagato volentieri. Mi è servito a capire chi avevo innanzi. Un' "amica" niente affatto leale e un ex fidanzato assai poco onesto nei miei confronti. Ho preso una bella batosta e mi infastidisce notevolmente il fatto che la mia ex amica abbia fatto sesso col mio ragazzo, sebbene in un' epoca "ancestrale", nella quale non stavamo ancora insieme.
Da quando il mio ragazzo ha confermato quanto accaduto con lei, ora si sente più tranquillo. Mi ha detto di essere più sereno, di aver capito i suoi sbagli (spero sia cosi), di non pensare di andare oltre la chat e di aver peccato di superficialità poichè ha sottovalutato la situazione, non credendo di potermi ferire con i suoi "flirt". Mi ha detto di essersi tolto un peso di dosso, poichè in tutti questi anni quell' esperienza sessuale mal vissuta gli è gravata come un macigno. Non ne ha mai parlato con nessuno.
Ho come l' impressione che i ruoli si siano ribaltati: ora sono io che mi infastidisco quando lui mi parla della sua esperienza con quella tipa. E' una cosa che avevo già metabolizzato non appena l' ho saputo, ma dentro me ritorna a farsi strada quel pensiero. Nonostante lui mi dica che è stato un errore e che la prima volta per antonomasia debba ancora venire e che sarà con me,
non riesco ad accettare una cosa simile, ma devo condividerla. Sono certa che dovrò farmene una ragione.
Ora sembra aver riacquistato fiducia in sè, abbiamo parlato a lungo del nostro rapporto col sesso, stiamo cercando di mettere quell' "aroma" in più di cui le ho scritto in precedenza.
Lui però mi sembra ancora poco maturo per affrontare un rapporto cosi intimo, me lo sento, lo percepisco da ogni suo atteggiamento. Dice di sentirsi pronto ma a mio avviso è ancora poco "adulto". Dal canto mio, la cosa di intraprendere un rapporto cosi profondo mi spaventa e mi lascia perplessa, per paura di poter fare una cosa di cui pentirmi in seguito. Penso che le cose verranno da sè e non so dire se e quando sarà il momento giusto. Io vedo il sesso come un momento di incontro, di fusione non solo di due parti, ma un vero "impasto" di due cuori.
Forse mi giudicherà troppo "platonica", ma penso che le sensazioni fisiche debbano essere coadiuvate da sentimenti interiori, è un donarsi all' altra persona in tutto. E ritengo che lui ancora non abbia la maturità per affrontare la prima volta tra noi come io lo desidero. Peccherò di "fantasticheria" ma penso che ognuno sia artefice della propria vita e voglio vivere la mia a modo mio, come d' altra parte ciascuno di noi vorrebbe fare.
[#12]
Sono contenta che la situazione sia migliorata, ma se dovesse sentire ancora disagio o confusione si rivolga ad uno psicologo in zona, che la aiuti a fare chiarezza al di là delle cose che abbiamo detto in questa sede.
Un intervento psicologico le sarebbe utile per comprendere meglio sè stessa e il suo modo di interagire con gli altri e con le situazioni, e la consapevolezza che potrebbe acquisire le sarebbe davvero preziosa.
Un intervento psicologico le sarebbe utile per comprendere meglio sè stessa e il suo modo di interagire con gli altri e con le situazioni, e la consapevolezza che potrebbe acquisire le sarebbe davvero preziosa.
[#13]
Utente
Dott. ssa Massaro, siamo alle solite. La aggiorno su quello che è successo appena ieri.
Ricorda tutti i discorsi che ho fatto al mio ragazzo, sul fatto che si deve aprire con me e che si deve fidare di me? Bene, non sono serviti a nulla.
Le spiego.
Qualche giorno fa, ho visitato un forum a cui è iscritto il mio ragazzo e ho notato che tra i vari messaggi privati che aveva, ve n' era uno rivolto ad una ragazza, in cui le chiedeva di dove fosse e dove lavorasse. Tutto qui, nient' altro.
Bene, l' altro giorno ho detto al mio ragazzo di voler "visitare" il suo account su quel forum e lui mi ha detto che non c' erano problemi. L' indomani, ovvero ieri, lui mi ha detto, "sai, ho dato un' occhiata al forum di cui mi hai parlato e non c' era nulla di che. Se vuoi, gli possiamo dare un' occhiata insieme, passo passo". Io ho risposto che per me andava bene.
Quando sono andata a vedere per conto mio (a sua insaputa) di nuovo quel forum, ho scoperto ciò che immaginavo. Ebbene, aveva lasciato tutti i messaggi privati rivolti a ragazzi, eccetto l' UNICO rivolto ad una ragazza, che il giorno precedente avevo visto e letto.
La cosa mi ha fatta andare su tutte le furie. Mi ha mentito ancora e soprattutto, per una cosa cosi banale, per cui non oso immaginare per cose più serie. Quindi l' ho richiamato e gli ho chiesto cosa avesse fatto su quel forum. Lui mi ha risposto che aveva letto qualche messaggio, scritto qualche post e cancellato qualche messaggio. Io gli ho chiesto, "che messaggio?" e lui ji ha risposto "non ricordo, messaggi". Dopo un pò però, ha desistito e mi ha risposto "ho cancellato un messaggio di una tipa". E qui io mi sono arrabbiata. Mi ha presa in giro, ore e ore di discorsi non sono serviti a nulla. A questo punto credo che lui non abbia tanto paura di relazionarsi apertamente con me, quanto di "essere scoperto".
Se lui avesse davvero fatto la cosa in modo "ingenuo", diciamo cosi, non avrebbe cercato di occultarmi il messaggio che, ripeto, era davvero un messaggio non compromettente. Lui, secondo me, voleva evitare di apparire ai miei occhi come quello che nonostante tutte le belle parole, aveva rifatto quella cosa, sebbene quel messaggio sia del 2009. Voleva, a mio parere, che io mi fidassi di nuovo di lui e che pensassi di aver dubitato senza alcun motivo.
Lui, d' altra parte, mi ha risposto: "mettiti nei miei panni. Ho letto quel messaggio e ho pensato che se lo avessi letto pure tu, ti saresti arrabbiata. Cosi l' ho cancellato per evitare altri battibecchi, anche perchè in questi ultimi periodi ne abbiamo avuti tanti per lo stesso motivo".
Dott. ssa, le sembra un ragionamento consono?! Lui l' ha fatto con malizia, anche perchè non vedo il motivo di andare subito a guardare quel forum per i fatti suoi e spulciare tra i messaggi. Avrà avuto la coscienza sporca. Mi è parso subdolo, molto, soprattutto per il fatto che non si è solo limitato a cancellare il messaggio, ma anche di propormi, sponte sua, di controllare i messaggi passo passo, assieme a lui.
Come posso fidarmi di lui? Io gli voglio molto bene ed è questo che mi frena dal lasciarlo andare per la sua strada.
Mi piacerebbe conoscere il suo parere, prima di tutto di donna, poi anche di psicologa. Grazie!
Ricorda tutti i discorsi che ho fatto al mio ragazzo, sul fatto che si deve aprire con me e che si deve fidare di me? Bene, non sono serviti a nulla.
Le spiego.
Qualche giorno fa, ho visitato un forum a cui è iscritto il mio ragazzo e ho notato che tra i vari messaggi privati che aveva, ve n' era uno rivolto ad una ragazza, in cui le chiedeva di dove fosse e dove lavorasse. Tutto qui, nient' altro.
Bene, l' altro giorno ho detto al mio ragazzo di voler "visitare" il suo account su quel forum e lui mi ha detto che non c' erano problemi. L' indomani, ovvero ieri, lui mi ha detto, "sai, ho dato un' occhiata al forum di cui mi hai parlato e non c' era nulla di che. Se vuoi, gli possiamo dare un' occhiata insieme, passo passo". Io ho risposto che per me andava bene.
Quando sono andata a vedere per conto mio (a sua insaputa) di nuovo quel forum, ho scoperto ciò che immaginavo. Ebbene, aveva lasciato tutti i messaggi privati rivolti a ragazzi, eccetto l' UNICO rivolto ad una ragazza, che il giorno precedente avevo visto e letto.
La cosa mi ha fatta andare su tutte le furie. Mi ha mentito ancora e soprattutto, per una cosa cosi banale, per cui non oso immaginare per cose più serie. Quindi l' ho richiamato e gli ho chiesto cosa avesse fatto su quel forum. Lui mi ha risposto che aveva letto qualche messaggio, scritto qualche post e cancellato qualche messaggio. Io gli ho chiesto, "che messaggio?" e lui ji ha risposto "non ricordo, messaggi". Dopo un pò però, ha desistito e mi ha risposto "ho cancellato un messaggio di una tipa". E qui io mi sono arrabbiata. Mi ha presa in giro, ore e ore di discorsi non sono serviti a nulla. A questo punto credo che lui non abbia tanto paura di relazionarsi apertamente con me, quanto di "essere scoperto".
Se lui avesse davvero fatto la cosa in modo "ingenuo", diciamo cosi, non avrebbe cercato di occultarmi il messaggio che, ripeto, era davvero un messaggio non compromettente. Lui, secondo me, voleva evitare di apparire ai miei occhi come quello che nonostante tutte le belle parole, aveva rifatto quella cosa, sebbene quel messaggio sia del 2009. Voleva, a mio parere, che io mi fidassi di nuovo di lui e che pensassi di aver dubitato senza alcun motivo.
Lui, d' altra parte, mi ha risposto: "mettiti nei miei panni. Ho letto quel messaggio e ho pensato che se lo avessi letto pure tu, ti saresti arrabbiata. Cosi l' ho cancellato per evitare altri battibecchi, anche perchè in questi ultimi periodi ne abbiamo avuti tanti per lo stesso motivo".
Dott. ssa, le sembra un ragionamento consono?! Lui l' ha fatto con malizia, anche perchè non vedo il motivo di andare subito a guardare quel forum per i fatti suoi e spulciare tra i messaggi. Avrà avuto la coscienza sporca. Mi è parso subdolo, molto, soprattutto per il fatto che non si è solo limitato a cancellare il messaggio, ma anche di propormi, sponte sua, di controllare i messaggi passo passo, assieme a lui.
Come posso fidarmi di lui? Io gli voglio molto bene ed è questo che mi frena dal lasciarlo andare per la sua strada.
Mi piacerebbe conoscere il suo parere, prima di tutto di donna, poi anche di psicologa. Grazie!
[#14]
Carissima,
mi pare che nel chiedermi il mio parere di donna prima che di psicologa lei voglia farmi dire che ha ragione, ma non sono qui per questo.
Credo che il ragazzo abbia in qualche modo paura di lei, e che lei tenda ad essere eccessivamente sospettosa ed inquisitrice, finendo con il dare la lettura più negativa possibile a quello che succede (o meglio, la lettura che le è più "gradita" anche se negativa, come se cercasse un motivo per lasciarlo avendo ragione di farlo).
Secondo me dovebbe consultare di persona uno psicologo che la aiuti a limare queste spigolosità del suo carattere: a cercare si trova sempre qualcosa, ma non si trovano i motivi che stanno dietro a questo qualcosa e solo la fiducia in chi ce li può spiegare permette di dare un senso alle cose.
Se il messaggio cancellato era vecchio tenderei a credere che il ragazzo l'abbia cancellato in un maldestro tentativo di conquistare la sua fiducia invitandola a visionare i suoi messaggi.
Forse non sa come altro dimostrarle che tiene al vostro rapporto e che vorrebbe che lei si fidasse di lui.
mi pare che nel chiedermi il mio parere di donna prima che di psicologa lei voglia farmi dire che ha ragione, ma non sono qui per questo.
Credo che il ragazzo abbia in qualche modo paura di lei, e che lei tenda ad essere eccessivamente sospettosa ed inquisitrice, finendo con il dare la lettura più negativa possibile a quello che succede (o meglio, la lettura che le è più "gradita" anche se negativa, come se cercasse un motivo per lasciarlo avendo ragione di farlo).
Secondo me dovebbe consultare di persona uno psicologo che la aiuti a limare queste spigolosità del suo carattere: a cercare si trova sempre qualcosa, ma non si trovano i motivi che stanno dietro a questo qualcosa e solo la fiducia in chi ce li può spiegare permette di dare un senso alle cose.
Se il messaggio cancellato era vecchio tenderei a credere che il ragazzo l'abbia cancellato in un maldestro tentativo di conquistare la sua fiducia invitandola a visionare i suoi messaggi.
Forse non sa come altro dimostrarle che tiene al vostro rapporto e che vorrebbe che lei si fidasse di lui.
[#15]
Utente
Dott. ssa Massaro,
in effetti lui mi accusa di "vedere ovunque del marcio", ma se si comporta cosi come faccio a fidarmi di lui?!
D' altra parte, più indago e più scopro, più scopro più continuo ad indagare. Non so perchè si comporti cosi, nè tantomeno perchè cerca di "attaccar bottone" online.
Io non voglio cercare di lasciarlo, affatto. Anzi, è proprio perchè gli voglio infinitamente bene che la cosa mi preoccupa.
Ad ogni modo, lui mi ha raccontato un suo sogno che lo ha reso inquieto.
Ha sognato di essere rincorso da un uomo, che però non conosceva. Era in una stanza insieme a lui e a me, il mio ragazzo chiedeva aiuto e correva, stessa cosa io.
Fuggiva sempre, correva e d' improvviso si è svegliato tutto sudato.
Mi ha detto che non è la prima volta che sogna una cosa del genere.
Cordialmente.
in effetti lui mi accusa di "vedere ovunque del marcio", ma se si comporta cosi come faccio a fidarmi di lui?!
D' altra parte, più indago e più scopro, più scopro più continuo ad indagare. Non so perchè si comporti cosi, nè tantomeno perchè cerca di "attaccar bottone" online.
Io non voglio cercare di lasciarlo, affatto. Anzi, è proprio perchè gli voglio infinitamente bene che la cosa mi preoccupa.
Ad ogni modo, lui mi ha raccontato un suo sogno che lo ha reso inquieto.
Ha sognato di essere rincorso da un uomo, che però non conosceva. Era in una stanza insieme a lui e a me, il mio ragazzo chiedeva aiuto e correva, stessa cosa io.
Fuggiva sempre, correva e d' improvviso si è svegliato tutto sudato.
Mi ha detto che non è la prima volta che sogna una cosa del genere.
Cordialmente.
[#16]
Mi spiace, ma non posso andare oltre il molto che le ho già detto perchè questa non è la sede adatta per una consulenza approfondita e non le sarebbe neanche utile ricevere altre risposte da me, che non la conosco di persona.
La invito nuovamente a contattare uno psicologo della sua zona, magari assieme al suo ragazzo (per una consulenza di coppia), e le faccio tanti auguri.
La invito nuovamente a contattare uno psicologo della sua zona, magari assieme al suo ragazzo (per una consulenza di coppia), e le faccio tanti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 15.5k visite dal 12/11/2010.
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