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Vibegron anche in Europa contro la sindrome da vescica iperattiva
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Nuova strategia terapeutica per la sindrome da vescica iperattiva anche in Europa.
Cos'è la sindrome da vescica iperattiva?
La sindrome da vescica iperattiva è clinicamente caratterizzata da un improvviso e impellente desiderio di urinare, un’urgenza per cui la persona colpita non può aspettare e la minzione diviene difficile da rimandare.
Non sempre si ha un’incontinenza urinaria, ma alcune volte la sindrome è complicata da una eccessiva frequenza urinaria diurna (pollachiuria) o notturna (nicturia) in assenza di infezioni delle vie urinarie o altre problematiche urologiche evidenti.
Da un punto di vista fisiopatologico tutti i sintomi, dovuti ad una tale sindrome, indicano un'iperattività del detrusore, cioè il muscolo della vescica che si contrae quando andiamo ad urinare.
Questa iperattività può essere:
- intrinseca al muscolo,
- secondaria a particolari condizioni neurologiche, come l’ictus o una lesione del midollo spinale.
Vescica iperattiva: un nuovo farmaco in arrivo
Ora in questi giorni il CHMP (Comitato per i Medicinali per Uso Umano) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), ha dato un parere positivo e raccomanda l'approvazione di un farmaco, il Vibegron, per il trattamento sintomatico di pazienti adulti che presentano la sindrome della vescica iperattiva (OAB è l’acronimo inglese di questa patologia).
Per approfondire:Dieci consigli per la vescica iperattiva
Come agisce il Vibegron?
Il Vibegron è un nuovo agonista selettivo del recettore adrenergico beta-3 (β3-AR).
I recettori adrenergici beta si trovano in tutto il corpo, ma i β3-AR si trovano prevalentemente a livello del detrusore umano che è, come già detto, la muscolatura liscia della vescica.
Il parere positivo dato dal CHMP è dovuto soprattutto ai dati positivi di due studi di fase III, randomizzati, multicentrici e in doppio cieco.
Il primo studio ha valutato l'efficacia, la tollerabilità e la sicurezza a dodici settimane di terapia con il Vibegron (alla dose di 75 mg al giorno) rispetto al placebo e alla Tolterodina.
Il secondo studio ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l'efficacia a lungo termine del farmaco a cinquantadue settimane, rispetto sempre alla Tolterodina.
Il Vibegron ha mostrato un profilo di rischio/beneficio favorevole nel trattamento sintomatico della incontinenza e dell'aumento del numero delle minzioni diurne e notturne.
Il parere positivo dato dal CHMP è stato ulteriormente supportato dai dati clinici riferiti ad un terzo studio (URO-901-100), randomizzato, di fase 1, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha verificato l'effetto del farmaco, durante il periodo di ventotto giorni, sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca.
I risultati di quest’ultimo studio hanno confermato che il Vibegron alla dose di 75 mg al giorno non ha comportato effetti collaterali statisticamente e clinicamente significativi.
Le valutazioni e le indicazioni del CHMP saranno ora esaminate dalla Commissione europea (CE), che deciderà in merito all'Autorizzazione e all'Immissione in Commercio di questo nuovo farmaco.
Se, come si pensa, anche in Europa questo farmaco sarà approvato e quindi diventerà disponibile, ciò potrà sicuramente costituire un ulteriore ed importante aiuto nella trattamento di questa fastidiosa sindrome che presenta aspetti a volte molto debilitanti, anche da un punto di vista psicologico.
Per approfondire:Come curare la vescica iperattiva?