L'acqua del rubinetto non influisce sulla formazione dei calcoli renali

L’Istituto Superiore di Sanità si è recentemente pronunciato sull’annoso argomento dell’influenza della qualità dell’acqua da bere sul rischio di formazione di calcoli renali.

Calcoli renali: quanto contano acqua e alimentazione?

Facendo riferimento alla più recente letteratura internazionale, viene ribadito che il contenuto di calcio dell’acqua non influisce sulla formazione dei calcoli. Questo va contro alla diffusissima convinzione, anche nella stessa classe medica, che l’acqua calcarea possa essere nociva e pertanto siano da preferire le “acque a basso residuo fisso”.

Questo ha ovviamente sostenuto per molti decenni il commercio di acque “oligominerali” con etichetta, abitudine peraltro massimamente diffusa soprattutto in Italia.

Le più recenti acquisizioni scientifiche hanno dimostrato che il calcio assunto per via alimentare (cibi ed acqua) influisce in minima parte alla costituzione dei calcoli renali.

I calcoli di gran lunga più diffusi sono quelli di ossalato di calcio, ma il calcio in essi contenuto proviene principalmente dal metabolismo delle ossa. Anzi, il calcio introdotto con la dieta lega nell’intestino l’ossalato, presente in moltissimi alimenti di origine vegetale, impedendone l’assorbimento ed il passaggio ai reni.

Per approfondire:Calcoli renali: quanta e quale acqua bere?

Quali sono i fattori di rischio per la formazione dei calcoli?

Si conferma quindi che la formazione dei calcoli di ossalato di calcio sia principalmente legata ad una predisposizione costituzionale ereditaria e secondariamente al consumo di cibi ad elevato contenuto di sodio e proteine.

La conclusione dell’intervento dell’Istituto Superiore di Sanità è quindi che l’acqua potabile domestica possa essere generalmente utilizzata senza alcuna riserva e senza l’applicazione di costosi filtri od “addolcitori”.

Ricordiamo con una certa soddisfazione che queste indicazioni sono state da noi espresse già più di 10 anni fa con i nostri articoli su Medicitalia.

Per approfondire:Calcoli renali: quale dieta seguire?