Batteri nelle urine senza sintomi: nuove linee guida

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Batteri nelle urine senza la presenza di sintomi: nuove linee guida 2019.

Queste sono le nuove raccomandazioni, dettate dall’Infectious Diseases Society of America e recentemente pubblicate anche sulla rivista “Clinical Infectious Diseases”.

 

    

 

In pratica sono state aggiornate le precedenti linee guida, date circa 14 anni fa cioè nel 2005, che devono sempre essere intese come indicazioni cliniche generali e che comunque non sono mai da utilizzare in alternativa al giudizio clinico diretto dello specialista nella gestione reale dei singoli pazienti in terapia; sono comunque suggerimenti che, in alcuni casi, possono essere utili ad evitare il trattamento farmacologico non mirato di alcuni gruppi particolari di pazienti.

Gli autori di queste nuove raccomandazioni hanno seguito il principio cardine che è quello di evitare, quando possibile, l’uso inadeguato di antibiotici con tutte le relative problematiche di resistenza in presenza di batteri nelle urine ma in assenza di sintomi, situazione clinica conosciuta anche come batteriuria asintomatica.

 

    

 

In queste nuove linee guida lo screening ed il trattamento di una batteriuria asintomatica sono raccomandati soprattutto nelle donne gravide e in tutti i pazienti che sono stati sottoposti a procedure endoscopiche urologiche con secondari traumatismi vari delle mucose; viene anche indicata una attenta osservazione clinica, prima di una eventuale antibioticoterapia, nelle persone anziane con disabilità cognitive e funzionali.

Lo screening e il trattamento della presenza di batteri nelle urine senza sintomi non sono raccomandati nei neonati e nei bambini, nelle donne senza altri problemi in premenopausa o in post-menopausa, nelle donne non gravide, negli anziani con solo problemi funzionali, nei diabetici, in chi ha ricevuto un trapianto di rene più di un mese prima, nei trapianti di organo solido escluso il rene, nei para e tetraplegici, nei pazienti che devono tenere un catetere uretrale per un breve periodo di tempo, e nei pazienti sottoposti a chirurgia elettiva non urologica.

 

     

 

Nessuna indicazione precisa, pro o contro, è stata invece data per un eventuale screening o un’antibioticoterapia nei casi con carenza di globuli bianchi neutrofili ad alto rischio.

Per maggiori dettagli rimando comunque alla fonte qui sotto suggerita.

 

Fonte:

https://academic.oup.com/cid/article/68/10/e83/5407612

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/urologia/6277-non-sempre-gli-antibiotici-sono-utili-quando-si-ha-un-infezione-delle-vie-urinarie.html

https://www.medicitalia.it/news/urologia/6037-infezioni-delle-vie-urinarie-diagnosi-piu-rapide.html

 

Data pubblicazione: 01 agosto 2019 Ultimo aggiornamento: 20 agosto 2019

5 commenti

#3
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Utente 559XXX

Buongiorno , mio figlio ha 23 anni ed ha l'enterococcus faecalis ci combatte da 4 anni con terapie diverse alti e bassi ma non va' via , inoltre ha la prostatite cronica , non manifesta ancora particolari problema ,ma continuando cosi a cosa va incontro ?

#4
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Dr. Giovanni Beretta

gentile lettore,

in questi casi è importante monitorare per bene la situazione e seguire attentamente tutte le indicazioni del vostro andrologo od urologo di fiducia.

Detto questo poi, quando sono presenti queste "problematiche andro-urologiche , come spesso ripeto, possano essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale, quali:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8) infine ultimo consiglio, si ricordi che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

#5
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Utente 559XXX

Grazie per le indicazione

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