Estratto di fiore di banano e ipertrofia prostatica benigna
La parola “banano” deriva dall'arabo e significa “dito”; i fiori di questa pianta crescono nascosti nel fusto finché non giungono alla giusta maturazione e, a questo punto, è la stessa pianta a esporli ai raggi del sole.
Il frutto del banano, cioè la banana, è noto ed è conosciuto come ottimo ricostituente e alleato importante delle funzioni intestinali; pochi invece conosco in occidente il suo fiore, chiamato anche Mocha o Cuore di Banano, che invece viene regolarmente consumato dalla popolazioni asiatiche ed è molto apprezzato in numerose zuppe ed insalate.
I fiori di banano sono comunque ricchi in Vitamina E, flavonoidi ed altri fattori antiossidanti, potassio e proteine, molto utili al nostro organismo ed sono anche conosciuti, presso molte popolazioni tropicali del sud est asiatico, da Taiwan alle Filippine, come capace di migliorare molti disturbi della minzione, ad esempio quelli dovuti alla presenza di un'ipertrofia prostatica benigna.
Tuttavia non erano stati portati, fino ad ora, dati clinici e sperimentali capaci di sostenere, in modo scientifico, l’efficacia e il possibile meccanismo d’azione di questi fiori nel migliorare i fastidiosi sintomi vescicali e ostruttivi che si hanno in presenza di una ipertrofia prostatica benigna.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Taichung a Taiwan ha presentato, in questi giorni, uno studio proprio mirato a comprendere i meccanismi d’azione “anti ipertrofia prostatica benigna” eventualmente presenti negli estratti di fiore di banano, ed ora pubblicato sulla rivista “International Journal of Experimental and Clinical Pathophysiology and Drug Research”.
I fiori di banano sono stati studiati in vitro ed in vivo utilizzando estratti ottenuti tramite sonicazione e si è visto che questi riducevano l’iperplasia delle cellule della linea BPH-1, determinando un arresto significativo della crescita cellulare anomala in fase G1; ancora l’estratto aveva una azione antinfiammatoria a livello del tessuto prostatico in quando bloccava anche la produzione di alcuni fattori infiammatori, come la ciclo-ossigenasi-2 e la prostaglandina E2.
In vitro, utilizzando la cromatografia liquida, si è visto poi che l’estratto di fiore di banano contiene acido nitrico, taurina, acido nicotinico e pantotenico; ancora in vivo l’estratto, dato a topolini maschi, determinava una riduzione del tasso di diidrotestosterone nel sangue e del volume della loro prostata.
In estrema sintesi i ricercatori hanno concluso che l’estratto di fiore di banano da sonicazione potrebbe rappresentare un'altra soluzione terapeutica capace di contrastare un’infiammazione ed un aumento del volume della prostata come succede in presenza di un’ipertrofia benigna di questa ghiandola.
Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30348691
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