Nuovo antibiotico contro i “superbatteri” resistenti
Questa notizia importante ci giunge dall’Università cinese di Chongqing, dove alcuni ricercatori sono riusciti a riprodurre nei loro laboratori alcune molecole modificate della famiglia delle Albomicine; questa classe di antibiotici, ottenuti da un microrganismo chiamato Streptomyces griseus, era già nota per la sua azione antimicrobica e già utilizzata dalla “medicina sovietica” durante la seconda guerra mondiale con risultati particolarmente efficaci nel contrastare alcune infezioni polmonari, dissenterie ed altre patologie sostenute da batteri.
I ricercatori cinesi hanno cosi scoperto l’Albomicina Delta 2, un antibiotico con una potente azione antimicrobica testata su cellule in provetta infettate da vari batteri; tra questi anche quelli considerati “ultraresistenti” ed è risultato efficace anche contro il più temuto battere conosciuto: lo Staphylococcus Aureus Meticillina-Resistente (MRSA).
Questo complesso e difficile lavoro di sintesi su queste strutture chimiche tridimensionali, non semplici da riprodurre, è stato ora divulgato “in open” su Nature Communication.
L’Albomicina delta 2 ha già comunque dimostrato, nella pratica clinica, la sua efficacia in pazienti con importanti e ricorrenti infezioni nosocomiali da Staphylococcus Aureus Meticillina-Resistente.
A questo punto manca solo la verifica finale della sua efficacia e sicurezza su numeri di pazienti più pesanti e poi eventualmente si dovrà trovare il modo di sintetizzare l’Albomicina delta 2 su vasta scala e soprattutto si dovrà fare attenzione ad un suo uso oculato e non indiscriminato.
Fonte:
https://www.nature.com/articles/s41467-018-05821-1/
Altre informazioni:
https://www.medicitalia.it/news/andrologia/7089-antibiotici-necessario-un-loro-uso-intelligente.html